ROMA – E’ Felice Belloli in nuovo presidente della LND – ovvero l’organo che rappresenta il cuore del calcio italiano, quello del mondo dilettante, proclmato dall’Assemblea Straordinaria Elettiva per il rinnovo delle cariche all’Hilton Rome Airport di Fiumicino. Questa Lega rappresenta oggi, all’interno dell’organismo Figc, la più grande e complessa piattaforma organizzativa di partite. Infatti La Lega Nazionale Dilettanti conserva per sé numeri imponenti, con una struttura capillare e periferica suddivisa in comitati regionali, e delegazioni provinciali che raggiungono numeri da capogiro se analizzati nel dettaglio: 1300000 giocatori, 70000 squadre, 15000 società sportive iscritte, per un totale di 700000 partite circa giocate in ogni stagione. Ma la Lnd rappresenta anche un valore di capitale immobiliare con sedi in tutta Italia.
MONDO FEDERALE A chi il calcio di base affida tutto questo? A un ex uomo di banca nato a Bareggio (MI) nel 1950, già presidente di club nonché per due volte consecutive eletto presidente della LND Comitato Lombardia (battendo la seconda volta alle urne anche un certo Sandro Mazzola). Belloli ripercorre dunque lo stesso tracciato dell’attuale presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio: entrambi lombardi, entrambi ex presidenti del Comitato Lombardo ed entrambi appunto presidenti della Lega Dilettanti Nazionale. Il caso vuole che questo avvenga in successione. Se dovessimo proiettarci con la mente nel futuro allora, dopo Tavecchio, in Figc il suo successore sarà appunto sempre Belloli? Troppo presto per dirlo.
LO STOP Dipende da molte cose. La presidenza di Tavecchio infatti è partita decisamente in salita dal punto di vista mediatico e dell’opinione pubblica, dopo la celebre frase su Optì Pobà e il conseguente stop che l’Uefa ha comminato in ambito internazionale allo stesso Tavecchio. E se il legame tra il numero uno Figc e Belloli fosse davvero così stretto, potrebbe finire se Tavecchio dovesse mai decadere? E cosa ne sarebbe del secondo? Chissà. Intanto nel consiglio del comitato lombardo da poco lasciato da Belloli, siede un certo Mario Tavecchio, nipote dello stesso presidente della Figc. Corsi e ricorsi…