Intervista esclusiva a Stefano Frigeri, presidente Comitato Regionale Emilia Romagna Federazione Italiana Golf
Ci parli del suo ruolo di presidente e di cosa si occupa il suo ente.
“Il Comitato si occupa della promozione e diffusione del golf nella Regione di competenza. Tiene i contatti con i circoli dell’Emilia Romagna, promuove il turismo, la pratica del golf e soprattutto l’attività giovanile dalla scuola alle competizioni nazionali”.
Come si è avvicinato al mondo dello sport da giovane e come alla politica sportiva?
“Personalmente ho sempre praticato molti sport fin dalla giovane età. Molti dei quali a livello agonistico anche nazionale. Arrivato al golf, oltre alla pratica agonistica mi è stato proposto di occuparmi di Commissione Sportiva, consiglio direttivo di un Circolo e, come percorso quasi obbligato, Comitato Regionale per la Federazione. Consigliere prima, vicepresidente poi per quattro anni fino ad arrivare alla Presidenza”.
Ha degli sport preferiti?
“Attualmente il golf occupa gran parte del mio scarso tempo libero. Seguo il calcio ed inseguo una bici da corsa da troppo tempo relegata in cantina”.
Nel suo attuale ruolo, di quale iniziativa o punto programmatico realizzato è più orgoglioso?
“Il progetto scuola e l’attività dedicata al mondo giovanile con l’organizzazione di corsi e brevetti nella speranza di trovare il Molinari o il Manassero di domani e aver contribuito a mantenere la regione Emilia Romagna in vetta alle classifiche per iscritti e risultati”.
Quali sono le difficoltà che può incontrare la sua mansione con il territorio?
“La mia Regione è lunga più di 300 km e sono le distanze da Piacenza a Cattolica che creano le maggiori difficoltà per i componenti del Consiglio”.
Tracci un breve bilancio del rapporto con i club. E poi questi, cosa le chiedono prevalentemente?
“Ho assunto un impegno con tutti i circoli che mi hanno votato e cerco di percorre in lungo ed in largo l’Emilia Romagna per ascoltare i problemi dei presidenti che in particolar modo in questo momento sono di natura economica. Alla Federazione chiedono supporto, presenza ed iniziative sopratutto per promuovere il nostro meraviglioso sport”.
Nel territorio sportivo di sua competenza ci sono ostacoli burocratici o ammistrativi che impediscono l’avvio di nuove iniziative o nascita di nuove strutture per lo sport?
“Siamo partner con la Regione per la promozione sportiva e turistica del golf, collaborazione che dura ormai da diversi anni. Anche i Comuni e le Amministrazioni locali hanno ben identificato il multiruolo della nostra disciplina sportiva e sono al nostro fianco in tutte le iniziative”.
Cosa in bolle in pentola nell’ente che presiede avete nuovi progetti in cantiere?
“Abbiamo in cantiere sopratutto il “Progetto Scuola” che riprende dopo anni di quasi abbandono.
Puntiamo sui giovani e giovanissimi per dare nuova linfa al golf in generale e emiliano romagnolo in particolare”.
Cosa ama del mondo sportivo e cosa la delude?
“Ho per fortuna ancora molto entusiasmo e credo fortemente nello spirito sportivo che serve per fare crescere gli uomini del domani con dei sani principi”.
E’ anche un tifoso? Le piace guardare lo sport in Tv?
“Ovviamente in tv guardo molto, moltissimo golf su Sky, poi sono tifoso del Parma Calcio ma sono curioso di natura e allora la mia attenzione vaga anche su tanti altri sport”.
Qual’é il consiglio che può dare ad un giovane sportivo?
“Di essere rispettoso delle regole, dell’avversario, di gioire per i risultati positivi e di non abbattersi per le giornate negative.
Di vivere la pratica sportiva come un grande dono che la vita può dare”.