MILANO – Alla presentazione del manuale “Imparo gli scacchi” di Adolivio Capece, nella moderna versione ebook, al Circolo della stampa giovedì sera, grande interesse ha suscitato l’intervento della professoressa Ornella Franceschinelli. Nella sua doppia veste di professoressa di filosofia in un liceo di Lovere e madre di tre grandi campioni, la sua è una testimonianza preziosa: gli scacchi, ha spiegato la professoressa, sono uno straordinario strumento per abituare i ragazzi alla concentrazione, alla riflessione, al rispetto delle regole e delle tempistiche, alla valutazione delle diverse possibilità e dei diversi punti di vista, predispongono ad organizzare il proprio studio o lavoro secondo un piano preordinato; incrementano le capacità di previsione e visualizzazione, la memorizzazione e la capacità di prendere decisioni, la creatività, il pensiero astratto. Inoltre sono positivamente coinvolte sfere comportamentali come l’autocontrollo, la capacità di stare in silenzio (che per i bambini non è poco!), l’osservazione degli altri e la comprensione del loro pensiero, il rispetto dei limiti di tempo e spazio, il, sapersi misurare con i propri avversari in senso intellettivo e mai fisico, la consapevolezza di sé e delle proprie capacità (negli scacchi la casualità è praticamente nulla). Ne aggiungiamo una noi, fondamentale nell’età evolutiva: gioire per la vittoria, ma accettare con serenità la sconfitta. Negli scacchi – e nella vita – non si può sempre vincere.
Proprio l’interazione scacchi – scuola è stato l’argomento al centro del dibattito propiziato dalla pubblicazione del manuale, mentre i tre ragazzini – Marco Cagnotto (12 anni), Federico Carli (13), Davide Lamartina (13) – giocavano fra loro alcune partite in attesa di sfidare il pubblico, cosa che poi è puntualmente avvenuta. Quasi “costretto” a parlare anche del suo libro, Capece ha poi detto – fra l’altro – che uno dei tratti distintivi di “Imparo gli scacchi” è la grande attenzione ai finali di partita, spesso trascurati e invece di fondamentale importanza. Alla parte introduttiva, dopo la prefazione dello scrittore Paolo Maurensig – appassionato scacchista – seguono i capitoli sulle curiosità, gli aneddoti e un’esauriente profilo storico del gioco. Fin qui una lettura interessante e per certi versi appassionante. Poi si entra nel vivo del manuale vero e proprio, prima le regole del gioco, poi gli sviluppi, infine gli esercizi e le soluzioni. Un vademecum che può accompagnare chi gioca dai primi passi fino agli altissimi livelli. Fortunatissimo in fatto di vendita nelle sue passate edizioni cartacee, nella versione digitale ha, in più, l’estrema comodità di consultazione grazie all’indice con i link ai capitoli che interessano e alla possibilità di portarlo sempre con sé sui vari lettori digitali, smart phone e I phone compresi.
“Imparo gli scacchi” è in vendita a 9,99 Euro su tutti i principali store on line oppure a questo link:
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