MILANO – La Giunta del Comune di Milano ha approvato lo scorso venerdì le linee guida per l’individuazione dei soggetti pubblici o privati interessati a svolgere il nuovo servizio di scooter sharing, che partirà il 21 marzo 2015. Dopo auto e biciclette in condivisione i cittadini potranno dunque scegliere lo scooter per spostarsi nel capoluogo lombardo.
IL SERVIZIO E I NUMERI Lo scooter sharing sarà usufruibile con il pagamento di una somma proporzionale al tempo d’uso e ai chilometri percorsi. Le tariffe dovrebbero aggirarsi tra i 25 e i 30 centesimi al minuto. Il servizio, fa sapere Palazzo Marino attraverso un comunicato stampa, “contribuirà inoltre a limitare le emissioni inquinanti attraverso un minor utilizzo dei veicoli di proprietà, e a ridurre il tasso di motorizzazione in città. A Milano ad oggi i motocicli immatricolati sono 156.736 (dato ACI), 93.400 i ciclomotori (stima Amat). Nel 2013, anno di avvio del car sharing, il numero di auto immatricolate è sceso da 717 a 701mila: è stata la più grande riduzione del decennio, in controtendenza con i dati nazionali”. Cifre importanti dunque secondo il Comune milanese.
LE PAROLE DI MARAN Pierfrancesco Maran, Assessore alla Mobilità e Ambiente, si esprime così sull’adozione del provvedimento in una nota apparsa sul sito del Comune di Milano (www.comune.milano.it): “Qualunque sia il mezzo di trasporto a Milano deve essere disponibile anche in sharing”. L’esponente politico aggiunge: “Sono certo che, come accaduto per i servizi di car sharing, saranno diversi gli operatori che vorranno contribuire a cambiare il volto della mobilità cittadina, e saranno moltissimi i milanesi che usufruiranno di questo nuovo servizio. Il futuro della mobilità è questo: poter contare, in qualunque momento, di un mezzo di trasporto comodo per spostarsi, senza essere obbligati ad acquistarlo”.
IL BANDO Palazzo Marino rende noto che “all’avviso pubblico per i servizi, in regime di libera concorrenza, potranno partecipare sia soggetti pubblici che privati organizzati in forma di impresa individuale o societarie, anche in forma consortile”. Lo scooter sharing, accessibile alle persone che hanno compiuto 18 anni, sarà attivo 365 giorni e disponibile 24 ore su 24 con “una flotta mezzi adeguati alle esigenze e alle dimensioni del territorio”. Ma non è tutto, si segnala un altro aspetto molto significativo: “I gestori dovranno impegnarsi anche ad organizzare, con cadenza semestrale, per i propri abbonati, corsi di formazione alla guida e alla sicurezza stradale volti a garantire l’incolumità sia dei fruitori sia dei pedoni, ciclisti e automobilisti”. La convenzione prevede infine che, per ogni scooter messo in servizio, “sia attivato da parte dei gestori un investimento minimo di 100 euro” per svolgere corsi rivolti ai giovani, sempre sulla sicurezza stradale, nelle scuole della città secondo un programma da concordare con l’Amministrazione Comunale.
Giorgio Meroni