PONTEDERA (PISA) – Un incredibile episodio si è verificato il 3 gennaio nel corso della partita dei Giovanissimi A tra l’Era Calcio e il Porta a Lucca secondo quanto riferisce Il Tirreno. L’arbitro aveva appena mostrato il cartellino rosso a due giocatori quando il genitore del giovane calciatore dell’Era Calcio espulso ha saltato una rete alta circa tre metri, è entrato in campo e ha sferrato un pugno al direttore di gara. I guardalinee e gli altri genitori sono subito intervenuti per allontanare l’uomo. Poco dopo l’arbitro ha sospeso la partita fischiando in anticipo la fine. La polizia, chiamata dai dirigenti dell’Era per difendere il nome della società che ha immediatamente preso le distanze dall’episodio, e intervenuta con una volante, ha identificato l’aggressore. Da parte sua il padre del ragazzo avrebbe ammesso di aver perso la testa.
In serata, Massimiliano Partigiani, questo il nome del fischietto, dopo essersi consultato anche con i responsabili della sezione Aia di Pisa, è andato al pronto soccorso dell’ospedale Lotti ed è uscito con una prognosi di tre giorni. Con ogni probabilità l’arbitro querelerà il genitore: per farlo dovrà chiedere l’autorizzazione alla stessa Aia.
IL COMMENTO DI BARANI Marco Barani, vicepresidente dell’Era Calcio, come riporta Il Tirreno, ha affermato: “Siamo rimasti senza parole quando abbiamo visto che il genitore era andato a farsi “giustizia” da solo per quella che aveva considerato un’ingiustizia nei confronti del figlio. Un comportamento del genere non è accettabile e non può essere giustificato. Con l’arbitro e con i presenti ci siamo scusati. Siamo davvero dispiaciuti per quello che è successo. Ognuno di noi sta facendo il massimo per la società e vedere episodi come questo non fa bene né al mondo del calcio e dello sport in generale e neppure ai ragazzi che erano in campo”. Il Comitato regionale toscano della Figc si è detto intanto profondamente amareggiato per l’accaduto.