NOVOKULI (DAGHESTAN) – Gasan Magomedov, 20enne giocatore dell’Anzhi, secondo quanto riferisce larena.it, è stato ucciso a colpi di mitra a Novokuli, piccolo villaggio nel Daghestan. Il calciatore era a bordo della sua auto vicino a casa quando è stato colpito da una raffica di proiettili sparati da un’arma automatica. Il giovane ha ricevuto subito i soccorsi ma è morto prima di arrivare in ospedale. A dare la notizia del gravissimo episodio l’Anzhi, attraverso una nota ufficiale nella quale, oltre ad avere espresso le condoglianze alla famiglia e il dolore per l’omicidio del giovane, ha sottolineato che al momento non è stato eseguito alcun arresto e che sono da chiarire le motivazioni dell’agguato mortale. Per ora si possono fare solo ipotesi: in Daghestan si sono spesso verificati atti terroristici e criminali compiuti dai ribelli islamici.
LA BREVE CARRIERA DEL CALCIATORE ALL’ANZHI La vittima, che avrebbe compiuto 21 anni il 17 gennaio, era all’Anzhi (club nel quale hanno militato anche campioni come Roberto Carlos e Samuel Eto’o portati dal magnate Kerimov) da due anni, e giocava nella squadra B nel campionato di seconda divisione. Da esterno sinistro nella stagione in corso aveva disputato 16 partite. La sua carriera è stata stroncata troppo presto, al pari di altri giovani giocatori. Il caso che viene subito alla mente riguarda il colombiano Andres Escobar, ucciso a colpi di pistola il 2 luglio 1994 da un ubriaco all’uscita di un bar di Medellin. La ‘colpa’ del 27enne difensore era stata quella di aver commesso un autogol durante il Mondiale in Usa, autogol che aveva causato l’eliminazione della sua nazionale dalla competizione. All’origine dell’omicidio ci sarebbero comunque state storie di scommesse e malavita, mai chiarite.