Ecco cosa ha dichiarato Danilo Goffi, pluri decorato maratoneta italiano, ai microfoni di Sport Small Tv, il canale youtube di SportSmall.it nell’intervista esclusiva rilasciata a Luca Talotta.
SAN DONATO MILANESE (MILANO) – Un atleta, un maratoneta, che ha fatto della tenacia la sua arma principale. Danilo Goffi è questo e molto altro: nella chiacchierata si scopre cosa vuol dire essere un atleta del suo calibro oggi.
Goffi, com’è stato questo 2014?
«Nel 2011 avevo smesso con la corsa ricominciando cosi’ a lavorare dopo tanti anni ad alto livello nello sport. Poi a metà maggio 2013 ho voluto riprenedere con l’atletica, cercando di poter essere protagonista anche nei Master. Nel 2014, avendo avuto Milano come sede del campionato italiano, mi sono buttato e ho vinto il titolo nella maratona dopo 19 anni dal primo conquistato. E’ stato l’inizio di un anno fantastico».
Un anno sugli scudi, insomma…
«Sono andato vicino alla convocazione agli Europei, non mi hanno portato per questioni di età, tempi e quant’altro… quindi mi sono rimboccato le maniche, sono andato a New York e ho rivinto il titolo Master. Quindi una stagione divisa in due: Primavera con campionato italiano, inverno con la marcia a New York. Di meglio non potevo fare».
Obiettivo del 2015?
«Fare un’altra maratona in Primavera, magari a livello Master, come Boston».
Un esempio, quello di Danilo Goffi, di tenacia e costanza che tutti i giovani dovrebbero perseguire…
«Nel 2015 entro nel mio 43esimo anno di età e sto ancora bene. Questo vuol dire che, prima di tutto, la fatica non fa male. L’atletica è fatica, sudore e pochi soldi, non è il calcio. A noi sportivi “minori” dei soldi non deve interessare, ma semplicemente dobbiamo perseguire l’obiettivo di fare sport divertendosi, mettendosi alla prova con le discipline che amiamo. L’atletica è un modo di appassionarsi e io sono un esempio per questo: nonostante passino gli anni, la voglia non viene mai meno».