CERCHIARA DI CALABRIA (CS) – Il calcio e le polemiche non si fermano nemmeno davanti alla morte. Questo il senso di quanto accaduto a Cerchiara, secondo quanto riporta paese.24.it. Lo scorso sabato mattina un uomo è infatti morto dopo essersi dato fuoco davanti al cancello del campo sportivo. Su quel campo il giorno seguente si sarebbe dovuta giocare la partita di Terza Categoria tra la squadra locale e la Polisportiva Cropalati. Nella giornata di sabato le due società avevano raggiunto l’accordo sul rinvio della gara, in segno di rispetto dei familiari dell’uomo e della città scossa per l’accaduto. Così sembrava. Domenica pomeriggio invece la sorpresa: il Cropalati si è presentato a Cerchiara, è sceso in campo e ha vinto 3-0 a tavolino dato che gli avversari non c’erano.
IL MANCATO ACCORDO Cosa è successo? Se lo chiedono in molti. Sabato pomeriggio la zona davanti al cancello del campo era stata dissequestrata e così da regolamento la Lega Nazionale Dilettanti non poteva rinviare il match. Ma su insistenza del Cerchiara e del suo presidente Antonio De Rasis, la Lega ha dato l’ok al rinvio e al recupero della sfida entro mercoledì a patto che le due società fossero state d’accordo. E sabato, come detto, l’intesa non era in discussione. 24 ore più tardi, inspiegabilmente, invece era tutto saltato.
LA NOTA DEL CROPALATI La Polisportiva Cropalati ha diffuso una nota sulla sua pagina Facebook nella quale tra le altre cose si può leggere: « (…) Il Presidente della Polisportiva ed il Sindaco di Cropalati immediatamente ed in diverse telefonate intercorse, con grande senso di partecipazione, costernazione e di solidarietà hanno aderito alla richiesta, consigliando alla dirigenza avversaria di perseguire le strade regolamentari ed istituzionali per rinviare la partita, con provvedimento ufficiale da parte degli Organismi della Lega, ed evitare così conseguenze disciplinari; tanto è vero che il Sindaco Lettieri in modo congiunto con il sindaco di Cerchiara, inutilmente hanno diramato una richiesta di rinvio alla Lega. La Lega, contattata numerose volte da sabato, ha mantenuto un comportamento nei diversi soggetti interpellati, altalenante ed ambiguo fino a domenica, allorquando dava indicazioni solo verbali alla dirigenza del Cerchiara, di non giocare la partita e rinviarla al mercoledì successivo, in modo concordato con la Dirigenza della Polisportiva Cropalati. Invano la Dirigenza della Polisportiva Cropalati faceva rilevare ai soggetti coinvolti, dirigenza avversaria, arbitro designato, Commissario di Campo e Carabinieri la irrituale e grottesca situazione creatasi di strana autogestione della partita, senza un provvedimento ufficiale degli Organi preposti della Lega». Insomma il Cropolati accusa gli avversari di aver autogestito il rinvio della partita senza seguire l’iter ufficiale. Una cosa è certa. Il calcio ha perso un’occasione. L’ennesima.