CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI) – Il 31 gennaio 2015 rimarrà agli annali della storia dello sport di base per aver dato il via ad un evento senza precedenti la “24 ore di idee dello sport“, la maratona di incontri, testimonianze, interventi e dibattiti promossa e organizzata dal Centro Sportivo Italiano all’Oratorio SACER di Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano. Un evento che ha l’intento finale di produrre 100 idee nuove per lo sport. Tutto questo realizzato con la partecipazione di molti dei protagonisti di varie discipline, professionisti e non. Tante le presenze dal presidente del Coni Giovanni Malagò a quello della Federcalcio Carlo Tavecchio, senza dimenticare tra gli altri, interventi forti come quello toccante di Giusy Versace (della dinastia dei re della moda), oggi campionessa paralimpica, e della tv nel programma ballando con le stelle.
LA RIVELAZIONE Presenza dirompente sul palco poi, dell’ex pallavolista Andrea Lucchetta che ha ballato insieme ai giovani del CSI, molti dei quali insieme ai dirigenti dei club degli oratori hanno fornito una serie innumerevole di proposte per migliorare lo sport italiano e sopratutto il rapporto e l’interconnessione con quello dei big. Da segnalare la presenza dei vertici della Federcalcio e delle leghe professioniste annesse. Ma davvero la lista è lunga da snocciolare per un evento voluto pensato ed orchestrato dal numero uno del CSI nazionale Massimo Achini. Di seguito le principali dichiarazioni enunciate di fronte al pubblico del teatro oratoriale.
MALAGO’ Il presidente del CONI Giovanni Malagò era già da qualche ora a Milano per un incontro con il sindaco Giuliano Pisapia, vertice nel quale i due hanno affrontato le questioni sull’ammodernamento dell’Idroscalo e del Velodromo Vigorelli, e ancora una visita a Casa Milan, per confrontarsi con la dirigenza rossonera, la quale ha aggiornato al n. 1 dello sport italiano in merito al progetto del nuovo stadio. Malagò prima di approdare a Cernusco ha fatto visita anche alla sede del Coni Lombardia presieduta dall’ex campione di pallacanestro Pierluigi Marzorati. Al suo arrivo all’ oratorio il presidente del Coni Nazionale ha dichiarato: «Ho un sogno: il giorno in cui terminerà il mio mandato, vorrei lasciare alle università italiane la possibilità di sviluppare la propria area sportiva, un po’ come si fa negli USA, grazie al CUS(I). Qualsiasi studente che intraprenderà un percorso di studi potrà avere la possibilità di fare sport abbinandolo all’ attivita’ di studente. Intanto inaugureremo quattro CUS universitari, prossimamente».
TAVECCHIO Il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, dopo aver ricordato come l’oratorio sia stato il punto di partenza della sua vita sportiva, ha aggiunto importanti parole a proposito del futuro del mondo dilettantistico: «Bisogna eliminare tutta una serie di adempimenti burocratici per le società di base. Ci vuole meno fisco e più volontariato. E’ necessario capire che queste situazioni, bloccano lo sport. Le societa’ di base vanno assistite e aiutate su questi temi. Abbiamo già ottenuto molto in Figc in questo senso, come per esempio la riduzione dell’IVA, ma la gestione sportiva non deve avere lacci e lacciuoli».
CRONACA DELLA MARATONA L’evento si era aperto al mattino con i saluti istituzionali di Alessandro Raimondi e Michele Catarzi, di ASO Cernusco, e di Giuseppe Valori, presidente del CSI Milano. Subito dopo sul palco è apparsa la fiaccola del centenario del CONI, con la quale è stato poi dato simbolicamente il via alla maratona non-stop sui tapis roulant. A darsi il cambio come primi frazionisti di questa staffetta aperta a tutti sono stati tre ospiti d’eccezione, ovvero l’olimpionico della ginnastica Igor Cassina, l’allenatore di calcio, Emiliano Mondonico e l’ex calciatore dell’Inter Ivan Ramiro Cordoba.
CASSINA, CORDOBA E BENELLI Cordoba e Cassina si sono poi ritrovati, assieme all’ex campionessa di pallavolo Manuela Benelli, su una panchina di spogliatoio, sistemata sul palco per l’occasione. «Oggi si perde il messaggio dello sport e della vita, ovvero il rispetto, la passione e l’umiltà. Pensare solo ed esclusivamente al business, anche nello sport, rovina il suo vero messaggio», ha dichiarato Cassina, incalzato dalle domande dei ragazzi presenti in sala. «Crescere nel mondo dello sport ti porta inesorabilmente a rispettare delle regole – ha invece detto Manuela Benelli – Il saperle rispettare è quello che fa la differenza tra un campione e gli altri.» «Come sportivi – ha detto infine Cordoba – per essere dei modelli per i più giovani, dobbiamo rimanere coi piedi per terra, anche per essere più presenti nei luoghi dove nasce lo sport vero, come ad esempio gli oratori o i campi di periferia».
GIANNI GOLA Il Generale Gianni Gola, presidente della Giuria (composta dai giovani) che dovrà valutare e votare le idee che emergeranno dall’iniziativa, ha espresso a sua volta un parere sull’esempio che i campioni dovrebbero dare ai giovani. «Il gesto atletico motiva, spinge all’emulazione – ha dichiarato – ma è il modo di comportarsi non solo nella vita, ma anche nello sport, prima, dopo e durante la prestazione sportiva) che ha il potere di educare».
DALLE ISTITUZIONI Eugenio Comincini, sindaco Cernusco, ha lanciato la sua idea: «I Comuni devono prevedere nei loro progetti di ammodernamento urbano il fatto che parte dei finanziamenti di riqualificazione deve essere dedicata alla creazione o rivalutazione di aree dedicate allo sport. Massimo Achini, ha rilanciato con il progetto di una «Convention con i protagonisti delle istituzioni pubbliche italiane che si occupano di sport, per studiare insieme, problemi e soluzioni». Dopo il primo cittadino, sono interventi Gian F. Lupatelli, che ha illustrato il suo progetto oggi realtà, della “Capitale dello sport”, e Natale Forlani, direttore generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro.
VIDEO: I dirigenti del CSI al lavoro per il tavolo delle Idee
LUCCHETTA E GIUSY VERSACE A rompere gli schemi è giunta poi l’incursione di Andrea Lucchetta, che ha coinvolto pubblico e ragazzi in una serie di balli e attività fisiche sul palco. Dopo l’ex pallavolista ed Ernesto Olivero (fondatore del Sermig), a salire sul palco è stata Giusy Versace, che ha raccontato la sua esperienza di atleta paralimpica: «Lo sport è davvero una terapia, soprattutto per i disabili, per i quali è una grande possibilità di riscatto personale, oltre che un mezzo per superare i propri limiti. Io per esempio 4 anni fa non avrei mai pensato di essere a questo punto».
DOPPIO MISTO C’è stata anche una simpatica intervista doppia ad Antonio Rossi e Chiara Bisconti rispettivamente assessori allo sport di Regione Lombardia e Comune di Milano (i quali hanno anche improvvisato una partita a calciobalilla). Sono poi arrivati gli l’interventi di Luca Pancalli, Michele Uva e Giovanni Malagò, che insieme al Presidente del CSI Massimo Achini hanno provato a sviluppare una discussione sulle loro proposte per migliorare lo sport.
GLI OSPITI La giornata è poi proseguita con una serie di altri incontri che hanno visto la partecipazione, tra gli altri di Alfio Giomi, Dino Meneghin, Emiliano Mondonico, Sandro Campagna, Marco Tardelli, Gian Paolo Montali, Antonio Rossi, Antonio Cabrini, Josefa Idem, Cecilia Camellini, Luca Galimberti, Italo Cucci e la Nazionale di Calcio Amputati CSI, Massimo Moratti e tanti altri. A chiudere le prime 12 ore, gli interventi di Don Alessio Albertini, Don Michele Falabretti, Don Samuele Marelli, Don Riccardo Pascolini, che hanno parlato dello sport in oratorio, e di Don Antonio Mazzi e Vittorio Gallinari. A Mezzanotte infine l’appuntamento con Andrea Zorzi e il suo spettacolo teatrale “La leggenda del pallavolista volante”, seguito da “Lancia il sogno, lascia il segno”, dedicato a Don Bosco”.