EMPOLI – Come riporta il sito ufficiale dell’AIA http://www.aia-figc.it/, Luciano Spalletti è stato ospite di una Riunione Tecnica Obbligatoria nella Sezione dell’Associazione Italiana Arbitri “G. Galigani” di Empoli. L’allenatore di Empoli, Udinese, Roma e Zenit San Pietroburgo, accompagnato dal suo vice Marco Domenichini, ha parlato in una sala strapiena di giovani fischietti. Il tecnico ha iniziato il suo intervento raccontando la sua vita: «Giocando avevo imparato a: palleggiare… calciare… puntare l’avversario… ma anche a: aiutare i compagni di squadra… rispettare l’avversario… prendermi le mie responsabilità», qualità queste ultime che devono essere un caposaldo anche per un arbitro. Naturalmente nella sua lunga esperienza non sono mancate le sconfitte: «Ho imparato anche a perdere; sì perché di partite, giocando, ne ho perse molte ma le armi le ho sempre consegnate alla fine. Giocando mi divertivo ugualmente e il divertimento rendeva meno amara anche la sconfitta. Nello sport il campione non è quello che vince sempre ma quello che non molla mai ed io di mollare non ne conosco il significato». Da qui quindi l’invito agli interlocutori:«Mai mollare, neppure dopo un errore, ma rialzarsi e capire il perché si è sbagliato».
IL CONSIGLIO Alla fine della riunione Spalletti ha voluto dare un consiglio ai giovani arbitri:«Occhi aperti e cervello acceso, sempre! Sì, perché prima o poi le occasioni arrivano, i treni passano e se vi passano davanti e voi avete il cervello spento, loro passano ma indietro non tornano: non sono d’accordo con quelli che pensano che per divertirsi bisogna avere il cervello spento. Se lo tenete acceso, potete osservare, imparare, rubare idee e credere di farcela». Il Presidente di Sezione Lorenzo Sani ha ringraziato il tecnico e il suo vice Marco Domenichini, che durante la serata ha raccontato qualche divertente aneddoto della lunga carriera al fianco di Spalletti.