MILANO – Il 29 gennaio è approdato nelle sale italiane “Unbroken”, il film diretto da Angelina Jolie, tratto dal libro “Sono ancora un uomo. Una storia epica di resistenza e coraggio” (rieditato poi col titolo “Unbroken”, l’indomito), scritto nel 2010 da Laura Hillenbrand. Prodotta dalla Universal Pictures e girata in Australia, la pellicola racconta la vera storia di Louis Zamperini, atleta olimpico che, dopo essere precipitato con il suo aereo nel Pacifico, trascorse 47 giorni su una zattera con due compagni di equipaggio, per poi finire nelle mani dei giapponesi ed essere deportato in un campo di prigionieri di guerra. Un’immagine spettrale quella interpretata da Jack O’Connell, rispetto a quella dell’atleta che soltanto un mese prima veniva celebrato nel suo Paese come il “miglior mezzofondista”, l’unico uomo in grado di scendere sotto i 4 minuti sul miglio.
LA STORIA Avvicinatosi all’atletica quasi per gioco, per “tenersi lontano dai guai” in quel villaggio di Torrance, nel sud della California, dove era nato nel 1917 da genitori italiani, divenne il più giovane mezzofondista ad entrare nella squadra olimpica degli Stati Uniti. A soli 19 anni prese parte alle Olimpiadi di Berlino, dove ottenne un ottavo posto, che sarebbe rimasto anonimo se non fosse per l’eccezionale rimonta tentata nell’ultimo giro, nel quale risultò il più veloce, e che gli valse i complimenti di Hitler. Salutato come un eroe nazionale al ritorno in patria, aleggiava ormai la certezza di un suo successo alle Olimpiadi del 1940 che avrebbero dovuto tenersi a Tokyo (Continua dopo il video).
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LA GUERRA Ma lo scoppio della guerra le cancellò. Zamperini ci arrivò in Giappone, ma nel 1943 e non come atleta ma come bombardiere, arruolatosi dopo l’attacco di Pearl Harbor. Da qui inizia il dramma, quel dramma che Angelina Jolie ripropone sullo schermo. Abbattuto dai giapponesi nel Pacifico, 47 giorni alla deriva alla mercé di squali e di attacchi nemici. Torturato in un lager, trascorre mesi di prigionia tra i militari fanatici devoti al Sol Levante. Ma lui si salva e ancora una volta torna in patria da eroe. Tanti anni dopo, nel 1998, corre in Giappone da tedoforo, portando la fiamma olimpica, simbolo di pace, proprio lì, tra i suoi ex nemici. È stata una polmonite a stroncarlo, il 2 luglio scorso, nella sua casa di Los Angeles, all’età di 97 anni.
IN ITALIA L’anteprima italiana di Unbroken, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, è stata accolta da un pubblico d’eccezione: presenti tante icone dello sport azzurro, tra cui Manuela Di Centa, Giuseppe Abbagnale, Gianni Rivera, insieme al presidente del CONI Giovanni Malagò. L’evento è stato salutato da un videomessaggio di Angelina Jolie indirizzato al Comitato Olimpico Nazionale Italiano e agli atleti.
Luisa Del Giudice