CALDIERO (VERONA) – Come riporta larena.it la Finanza (nello specifico otto uomini della Tenenza di Soave) ha bloccato un torneo di calciobalilla al Crazy House di Caldiero. L’organizzatore, Gabriele Baldo, aveva infatti trasformato la quota di iscrizione (5 euro gli uomini, 2 euro e mezzo le donne e gratis i ragazzini) in premi dando vita così a un “gioco d’azzardo”. Baldo, 39enne disoccupato che da qualche mese aveva lanciato il torneo, rischia un’ammenda da 516 a 5 mila euro e l’arresto da 3 a 12 mesi. Il tutto, come detto, per i 170 euro (sequestrati) delle iscrizioni che avrebbero dovuto essere i premi per i vincitori: 80 euro alla coppia vincitrice, 50 alla seconda classificata, 30 alla terza, 10 alla quarta.
IL VERBALE Nel verbale della Finanza, riferisce larena.it, i tornei per i quali sono previste scommesse con vincite di somme in denaro contante si stavano svolgendo senza la licenza per il gioco a scommessa del calciobalilla in violazione della legge sull’“Esercizio abusivo dell’attività di giuoco o di scommessa”. I calcetti non sono stati comunque sequestrati per motivi di ordine pubblico e perché Baldo e il titolare del locale hanno collaborato. Ma quei tornei che avevano riscosso grande successo, facendo incontrare molta gente, non si terranno più. Baldo intanto, secondo quanto scrive larena.it, si difende e assicura di non aver mai intascato denaro o di averne dato al titolare. Tutto girava insomma intorno agli appassionati di calcetto: a chi vinceva andavano i premi in denaro derivanti dall’iscrizione e altre volte in beni alimentari. L’uomo spiega infine di aver tentato di fare tornei senza premi ma invano: non si presentava nessuno o quasi.