MILANO – Arena “sold out” per la presentazione del libro “Manuale di sopravvivenza del giovane atleta e dei suoi genitori” di Giuliana Cassani: giovedì 12 febbraio nella sede del CP FIDAL Milano non c’erano praticamente più né posti a sedere né posti in piedi. Un’affluenza giustificata dall’esperienza “trasversale” del volume scritto per Carabà Edizioni dal consigliere regionale FIDAL ed ex-campionessa italiana, a coinvolgere temi relativi a sport, scuola e famiglia.
Sport, scuola e famiglia sono anche i pilastri della vita dell’autrice, che nel suo libro ha saputo raccogliere e organizzare gli appunti sparsi in anni di presenza nella scuola e sui campi sportivi: «Frequento l’Arena da quando avevo due mesi e mi ci portava papà Marco (giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, ndr): Franco Sar (presente all’evento, ndr) ripeteva spesso che sui campi ero una “spugna”, questo libro è uno strumento utilissimo per i giovani e per i loro genitori ma anche il modo in cui ho voluto fare ordine tra le mie esperienze sportive vissute in tanti anni» ha dichiarato Giuliana Cassani al moderatore Walter Brambilla. Esperienze che per inciso sono legate a doppio nodo ai ruoli molto diversi in cui l’autrice ha conosciuto lo sport: da atleta, da allenatrice, da dirigente, da professoressa di educazione fisica, da giornalista e da mamma (Continua dopo l’immagine).
Dopo alcuni aneddoti raccontati da Giuliana Cassani (dall’incontro in baita con liquore serbo offerto da parte di Armen Khatchikian all’intervista a un “mito” della propria gioventù come Arthur Kenney) a presentare il libro (dopo i saluti dei presidenti dei comitati FIDAL Sabrina Fraccaroli per Milano e Grazia Vanni per la Lombardia) sono stati un ex-atleta e papà di una famiglia di atleti come Gianfranco Baraldi (presidente dell’Associazione nazionale Atleti Olimpici Azzurri d’Italia), il noto storico dello sport Sergio Giuntini, il coach della marcia e dicente universitario Antonio La Torre, il provveditore agli studi di Milano Marco Bussetti e il giornalista de “La Gazzetta dello Sport” Marco Pastonesi, tutti intervistati dall’autrice nel suo “Manuale”. Ad aprire le “danze” degli interventi è stata l’esposizione-fiume e decisamente ricca di aneddoti di Baraldi: «Dispiace non aver mai lavorato con i giovani, in casa Baraldi grazie a mio padre lo sport era un dovere». Se Marco Bussetti ha parlato dell’amicizia che lo lega all’autrice (per anni addetta stampa del Comitato Regionale FIDAL Lombardia) e della familiarità dell’ambiente La Torre ha invece tracciato con chiarezza alcune linee descrittive del fenomeno-doping: «Il doping non riguarda solo i “gladiatori” dello sport, ma qualcosa come 450mila persone in Italia: è un problema di salute pubblica che finisce per foraggiare la criminalità organizzata. Nell’intelligenza umana c’è sempre più creatività che in una pastiglia». L’aneddotica del ciclismo ha introdotto il concetto forte di Marco Pastonesi: «Chi c’è in questa sala è una razza strana, che predica lo sport ma è dimenticata dalle istituzioni politiche e sportive». Decisamente più tecnico l’intervento di Giuntini: «Questo manuale serve ad accostarsi con spirito critico a un argomento complesso: oggi è vero, occorre difendersi anche dallo sport. Il problema è poi affrontato in modo estremamente democratico, dando spazio a tutti i punti di vista».
«Non serve vestire la maglia azzurra ai Giochi olimpici per amare l’atletica, basta sapere di essere riusciti a dare il massimo: così come è difficile amare lo sport se si ha un allenatore che ti umilia quando vuole correggerti»: la chiosa di Giuliana Cassani è una sorta di monito per uno sport “da manuale”. Oltre che, ovviamente, un appuntamento in libreria per giovani atleti, genitori, nonni, allenatori e dirigenti sportivi.
LA RECENSIONE – L’opera di Giuliana Cassani è un mosaico composto da una sapiente regia: ogni sfera problematica dello sport giovanile (la famiglia, la scuola, la società-squadra, fenomeni come il doping e il “campionismo”, l’alimentazione) viene affrontata con una testimonianza ricca di aneddoti di un atleta di alto livello del passato o del presente (citiamo Mario Scapini e Stefano Mei, senza dimenticare la pattinatrice Valentina Marchei e la cestista Mabel Bocchi) e con l’analisi delle criticità, gli indicatori delle situazioni di possibile “pericolo” e le soluzioni proposte da uno specialista (tra gli intervistati in questo ruolo anche Sandro Gamba e Antonio La Torre). L’autrice ha il grande merito di orchestrare e incanalare le numerose testimonianze nei solchi giusti, creando una panoramica del tema affrontato densa di autorevolezza scientifica ma anche di esperienza vissuta: un “vademecum” per chi vive lo sport di base sul campo su argomenti raramente trattati nei corsi.
Il volume di Giuliana Cassani è però anche “manuale” in senso più squisitamente nozionistico grazie alle schede di approfondimento su specifiche tematiche come la medicina e la psicologia dello sport, il sistema osteoarticolare, il sistema cardiocircolatorio, l’area pedagogica, l’area neurologica, l’allenamento e la preparazione atletica: anche in questo caso è uno specialista a intervenire. Il libro si chiude con una serie di “voci dal campo”: un puzzle di testimonianze raccolte in anni di permanenza sui campi: pillole per allenatori e dirigenti, ma anche per genitori e nonni, con lo sguardo sempre puntato su di loro, i protagonisti più giovani del pianeta Sport.
Giuliana Cassani, Manuale di sopravvivenza del giovane atleta e dei suoi genitori, Carabà Edizioni, 2014 (euro 13,00)
Ufficio Stampa Fidal Lombardia