FIRENZE – Prenderà il via a Firenze il progetto “Razzisti? Una brutta razza (… e non li vogliamo allo stadio!)”. L’iniziativa è stata ideata dalla Commissione FIGC per l’integrazione e la lotta al razzismo presieduta da Fiona May. Lo riferisce il sito ufficiale della Federazione. Il primo dei 20 appuntamenti previsti si terrà sabato 21 febbraio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Nel corso degli incontri verrà affrontato il delicato tema del razzismo con un linguaggio rivolto ai giovani calciatori delle società affiliate alla FIGC che si confronteranno con i protagonisti presenti sul palco.
IL FORMAT DEL PROGETTO Il progetto è scandito da tre momenti differenti. “Parliamone in campo”: nelle settimane precedenti l’evento gli istruttori delle squadre giovanili nel corso degli allenamenti approfondiranno il tema del razzismo. “Presentiamoci al territorio“: l’iniziativa sarà presentata ogni volta in una conferenza stampa con i rappresentanti delle istituzioni locali. “Solo per i ragazzi”: i giovani verranno coinvolti in uno spettacolo con la direzione artistica del giornalista e autore televisivo Antonello Piroso.
IL PROGRAMMA Nei prossimi due anni si svolgeranno 20 incontri, uno al mese, nei teatri e nei luoghi simbolo dei capoluoghi di tutte le regioni italiane, in collaborazione con le strutture della Federazione. I ragazzi coinvolti direttamente saranno 10 mila ai quali vanno aggiunti quelli raggiunti attraverso i social network.
GLI INTERVENTI DI TAVECCHIO E MAY L’evento, con finalità educative e l’apporto di rappresentanti del mondo del calcio e della cultura, è stato fortemente voluto dal Presidente Federale Carlo Tavecchio. Il numero 1 della FIGC spiega, come riporta il sito ufficiale della Federazione, che l’obiettivo è «seminare dove il terreno è più fecondo, perché solo attraverso l’educazione allo sport sano si può contribuire a creare una società migliore». Fiona May riconosce che purtroppo la piaga del razzismo attraversa tutta la società ma si dice convinta che il progetto «produrrà risultati importanti perché coinvolge gli sportivi ed i tifosi di oggi e di domani».