Ecco cosa ha dichiarato Paolo Gatti, Lombardia 1 (club di calcio milanese), una delle realtà più floride del panorama dilettantistico italiano, ai microfoni di SportSmall.it nell’intervista esclusiva rilasciata a Max Cavallaro.
MILANO – Arriva in Italia, e più precisamente a Milano, il “Talent Show-case”, format calcistico internazionale importato nel nostro Paese da Paolo Gatti del Centro Polisportiva Lombardia 1. Gatti ha rilasciato un’intervista esclusiva a Sportsmall.it per spiegare meglio il senso e gli scopi dell’iniziativa.
IL TALENT «La formula è ripresa dagli Stati Uniti, dove ho lavorato per quattro anni con ESP, il cui direttore tecnico era Jurgen Klinsmann. Ora ho deciso di adattare quel progetto al calcio di base, ovvero per le categorie dei Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti», sottolinea il tecnico. In sostanza si tratta di «Un mix di allenamenti e tornei per la durata di una settimana (le altre due settimane successive saranno dedicate ad altri club partecipanti). Una delle peculiarità di questo talent (lontano dai format televisivi, non troverete infatti il bacone con i giudici a seguire le esibizioni… ndr) è costituita dal metro di valutazione, che riguarderà ovviamente i calciatori ma anche per la prima volta, gli istruttori. Come funziona? Nei tornei che verranno allestiti nelle tre settimane di campus (divisi nei vari centri sportitivi dislocati per la city), le formazioni conosceranno i propri avversari solo nel momento in cui scenderanno in campo. Può anche capitare sovente che le squadre abbiano un tecnico diverso dal proprio. Così ì i giocatori valuteranno un tecnico che non conoscono e gli allenatori dei ragazzi nuovi per loro. Uno scambio». Il confronto sarà dunque tra giocatori e giocatori, tra allenatori e allenatori e tra giocatori e allenatori. I piccoli calciatori valuteranno l’operato degli istruttori attraverso la compilazione di una scheda: «Nei più piccoli avrà primaria importanza l’aspetto ludico e relazionale, mentre negli Esordienti quello tecnico» spiega Gatti. (Continua dopo la foto)
L’ALL STAR GAME L’insieme delle valutazioni porterà alla costituzione e poi alla disputa di un vero e proprio All Star Game, una sorta di premio finale, per i più meritevoli dalle valutazioni. Qui, andrà in scena, spiega sempre Gatti, «il meglio del meglio di ogni categoria, composta dai giocatori e dagli allenatori selezionati. Voglio precisare che le valutazioni verranno eseguite anche e soprattutto durante gli allenamenti con istruttori del Centro Tecnico Milan e oggetto di giudizio saranno la capacità di fare gruppo e naturalmente le competenze tecniche». L’istruttore chiarisce poi un aspetto: «Le squadre possono anche scegliere di mantenere il proprio allenatore, non possiamo evitarlo. I giovani staranno comunque con noi tutta la settimana per otto ore al giorno e naturalmente usufruiranno di tutti i servizi (incontro con lo psicologo e con il medico ad esempio, e saranno anche dotati di un kit).
IL PROGRAMMA Il talent si protrarrà da lunedì a venerdì (+ il sabato opzionale per l’All Star Game) spalmato su tre turni settimanali: dall’8 al 12 giugno, dal 15 al 19 giugno e dal 22 al 26 giugno 2015, nei quattro centri Lombardia 1 di Milano: «Ogni centro – conclude Paolo Gatti – per ogni settimana del progetto, ospiterà un Talent-Show Case diverso. Vogliamo infatti offrire qualcosa di nuovo alle famiglie, in alternativa ai soliti camp, tenendo così impegnati i loro ragazzi quando le scuole saranno finite con qualcosa di diverso dal solito ma di innovativo per l’Italia».
Giorgio Meroni