COLOGNO MONZESE – Mauro Icardi, attaccante dell’Inter con la moglie Wanda Nara, ospiti per la prima volta insieme alla prima puntata del “Grand Hotel Chiambretti”, il nuovo programma condotto da Piero Chiambretti, in onda, da stasera, ogni venerdì in seconda serata su Canale 5.
Icardi dichiara:
«Perché mi pagano poco? Può essere che il mio procuratore non sia tanto sveglio (ride…). Se rimango all’Inter? Mi mancano ancora tre anni di contratto dei cinque complessivi, voglio rimanere almeno fino a fine contratto. In Inghilterra mi darebbero 3 milioni? Devono pagare l’Inter.
Perché mai in prima squadra con il Barcellona? Ero giovane e poi ho deciso di cambiare cammino, ho scelto Genova. In Italia il calcio è più fisico, in Spagna si gioca più con la palla a terra. Messi? L’ho conosciuto, a Barcellona è stato il primo a farmi andare, a volermi. Perché vomita? Per lo stress di essere il numero uno, è lui il più forte non Ronaldo.
Sposato a 22 anni? Sono innamorato, altrimenti non lo avrei fatto così presto. A casa non seguo tanto il calcio: ho quattro bambini a cui stare dietro. La doppietta di Maxi Lopez contro il Bilbao? Di lui non me ne frega niente. Mia figlia l’ho chiamata Francesca in onore del Papa.
Troppi stranieri in Italia? Se sono bravi a giocare a pallone le frontiere devono stare aperte, anche se è vero che il calcio italiano in questo modo si impoverisce: a giocare la palla il calcio italiano è un po’ scarso, a pressare invece siete un po’ meglio.
L’episodio di Empoli ormai è dimenticato: c’è stato un faccia a faccia duro con i capi della Curva dell’Inter e ci siamo capiti. La mia non esultanza della giornata successiva contro il Palermo? Ero ancora un po’ arrabbiato, ma dopo ci siamo ulteriormente chiariti. Il caso Osvaldo? Ci siamo visti il giorno dopo durante gli allenamenti ed è stato un momento un po’ di tensione.
Se è giusto che la vita privata diventi pubblica (riferimento ai figli di Maxi Lopez)? Sono bambini che sono stati esposti fin dal primo giorno e questo non è un problema. Se ci sono persone che non lo accettano rispetto la loro opinione ma non me ne frega niente.
Maradona dice che sono un traditore? Non me ne frega niente di quello che dice, io faccio la mia vita. Meglio i soldi o la storia nel calcio? Se faccio la storia, farò anche tanta cassa».
Ufficio stampa Reti Mediaset