ANCONA – Da Modena ad Ancona, il risultato non cambia. Dopo il successo ottenuto domenica scorsa in Emilia Romagna dalla rappresentativa Allievi e Juniores, ieri un’altra selezione regionale ha primeggiato in una rassegna indoor. I cadetti veneti hanno vinto, per il secondo anno consecutivo, il Trofeo “Ai confini delle Marche” che, al Banca Marche Palas di Ancona (con l’aggiunta di gare outdoor di lancio del martello), ha coinvolto ben 14 squadre. Il bilancio veneto parla di nove vittorie individuali, sei secondi posti e quattro terzi posti, per un totale di 19 piazzamenti sul podio. Spicca la prestazione del trevigiano d’origine etiope Abel Campeol, autore della miglior prestazione italiana cadetti indoor nei 600 metri. Il quattordicenne dell’Atletica Gagno Ponzano ha corso in 1’24”51, migliorando nettamente il primato che già gli apparteneva (1’25”77 l’8 febbraio a Padova). Il Veneto, primo sia in campo maschile che in quello femminile, ha totalizzato complessivamente 239 punti, precedendo in classifica generale l’Emilia Romagna e il Lazio, ferme a 209 punti a testa.
I RISULTATI VENETI CADETTI: 60: 5. Leonardo Verrati (La Fenice 1923 Mestre) 7”54. 200: 1. Tommaso Rosso (FF.OO.) 23”85. 600: 1. Abel Campeol (Gagno Ponzano) 1’24”51. 60 hs: 3. Cristopher Cecchet (Athl. Club Firex Belluno) 8”69. Marcia (3 km): 4. Luca Olivotto (Pol. Vodo di Cadore) 15’35”10. Alto: 1. Francesco Ruzza (Biotekna Marcon) 1.90. Asta: 6. Lorenzo Candiotto (FF.OO.) 3.00. Lungo: 1. Alessandro Cappellari (Csi Fiamm Vi) 6.32. Triplo: 2. Alessandro Amadio (Lib. Tonon Vittorio Veneto) 12.95. Peso: 4. Catalin Bodean (Csi Fiamm Vi) 13.25. Martello: 2. Nicola Longhi (Corpo Libero Athletic Team Pd) 50.31. Tetrathlon: 3. Edwin Chinedu Ebem (Atl. Arzergrande) 2.527 punti. 4×200: 2. Veneto (Cappellari, Rosso, Vadym Kalchu/Atl. Arzergrande, Abdoullatif Compaore/Assindustria Sport Pd) 1’37”24. CADETTE: 60: 2. Chiara Bergamin (Atl. Breganze) 8”00. 200: 2. Margherita Zuecco (Novatletica Città di Schio) 25”81. 600: 1. Stella Zambolin (Gs Marconi Cassola) 1’39”06. 60 hs: 1. Noemy Petagna (Athletic Club Firex Belluno) 8”84. Marcia (3 km): 5. Maria Vian (Gagno Ponzano) 16’35”40. Alto: 1. Martina Leorato (Fondazione Bentegodi) 1.64. Asta: 3. Mariarosa Beriotto (Vis Abano) 3.00. Lungo: 1. Veronica Zanon (Galliera Veneta) 5.60. Triplo: 4. Benedetta Valle (Biotekna Marcon) 10.38. Peso: 3. Anna Bonato (Lib. Sanp Pd) 12.39. Martello: 2. Alessia Bettin (Corpo Libero Athletic Team Pd) 30.76. Tetrathlon: 1. Tea Tomicic (Atl. Stiore Treviso) 2.652 punti. 4×200: Veneto (Bergamin, Zuecco, Alice Muraro/Csi Fiamm Vi, Anna Roncato/Audace Noale) squalificato. I RISULTATI COMPLETI
TROFEO GIAVELLOTTI TREVIGIANI Festa grande a Conegliano (Treviso) per la quarta edizione del Trofeo Giavellotti Trevigiani. Oggi, allo stadio comunale Soldan, Antonio Fent, fresco bronzo tricolore assoluto nella rassegna invernale di lanci, ha fatto volare il giavellotto a 73.91. Dietro di lui, l’aviere padovano Leonardo Gottardo con 67.28. Una buona prestazione per il carabiniere montebellunese, di casa da queste parti, visto che gareggia, nei campionati di società, per la Silca Ultralite Vittorio Veneto, società organizzatrice della manifestazione che ha richiamato quasi 70 specialisti della disciplina, provenienti da Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Lombardia. Di alto livello anche la gara juniores, con il campione italiano invernale, Massimo Ros, a sfiorare i 66 metri (65.94, nuovo primato personale). Dietro, a dare battaglia, Matteo Masetti (Pro Busto Arsizio) e Jordan Zinelli (Fondazione Bentegodi) che hanno fatto atterrare il loro attrezzo rispettivamente a 62.05 e 60.39. Al femminile si sono confermate le due portacolori del Gs Valsugana, Luisa Sinigaglia, tra le juniores, e Paola Padovan, tra le promesse. Sinigaglia ha vinto la gara con 45.51. Dietro di lei si è ben comportata anche la portacolori dell’Atletica Stiore Treviso, Angela Carrer, miglioratasi fino a 43.31. Padovan ha lanciato invece a 43.92. Tra le allieve (in tre sopra i 40 metri) ha conquistato la prima piazza, con 41.67, la bellunese Cristina Corona. Discreto anche il 56.22 di Samir Masato (Assindustria Sport Padova). Tra le promesse maschili, vittoria del lombardo Roberto Candelario (Us Sangiorgese) con 56.68 e, tra le seniores, della rodigina Debora Salvaggiani (Atletica Estense) con 35.68. Al primo classificato di ogni categoria è stato regalato un giavellotto. Nella gara di contorno, il peso maschile, si è migliorato anche Mattia Vendrame (Brugnera Friulintagli) che nella prova juniores ha lanciato il peso da 6 kg a 15.46. Ospiti della giornata il primatista italiano Carlo Sonego e l’azzurra Sara Jemai.
RISULTATI. UOMINI. Seniores: 1. Antonio Fent (Carabinieri) 73.91, 2. Leonardo Gottardo (Aeronautica) 67.28, 3. Gabriele Draicchio (Polisportiva Triveneto Trieste) 47.79. Promesse: 1. Roberto Candelario (Us Sangiorgese) 56.68, 2. Emanuele Florio (Us Sangiorgese) 54.13, 3. Tomas Bertolin (Brugnera Friulintagli) 49.62. Juniores: 1. Massimo Ros (Atletica Brugnera Friulintagli) 65.94, 2. Matteo Masetti (Pro Busto Arsizio) 62.05, 3. Jordan Zinelli (Fondazione Bentegodi) 60.39. Allievi. 1. Samir Masato (Assindustria Sport Padova) 56.22, 2. Riccardo Favretto (Gruppo Atletica Vedelago) 49.09, 3. Alessandro Trevisani (Casa Atletica New Foods) 49.04. DONNE. Seniores: 1. Debora Salvaggiani (Atletica Estense) 35.68, 2. Lodovica Beghi (Us Sangiorgese) 35.45. Promesse: 1. Paola Padovan (Gs Valsugana) 43.92, 2. Federica Palumbo (Us Sangiorgese) 35.51. Juniores: 1. Luisa Sinigaglia (Gs Valsugana) 45.51, 2. Angela Carrer (Atletica Stiore Treviso) 43.31, 3. Sofia Basso (Atletica Vicentina) 39.42. Allieve: 1. Cristina Corona (Gs La Piave 2000) 41.67, 2. Celestine D’Ademo (Libertas Valpolicella) 40.72, 3. Francesca Bolpagni (Atletica Rodengo Saiano) 40.44.
EUROPEI INDOOR DI PRAGA Quanto Veneto nella giornata conclusiva degli Europei indoor di Praga. Nel pomeriggio, Silvano Chesani imita la collega di specialità Alessia Trost e vince l’argento nell’alto, superando al secondo tentativo la quota di 2.31, la stessa che consente al russo Daniyil Tsyplakov di aggiudicarsi l’oro (per minor numero di errori). In precedenza, medaglia di bronzo nei 1500 metri per la 20enne Federica Del Buono, con il tempo di 4’11”61. Infine il quarto posto di Michael Tumi nella finale dei 60 metri, con un 6”61 che dista un solo centesimo dal podio. La seconda medaglia italiana è il bronzo di Federica Del Buono. Il miglior finale possibile dopo due settimane di tormenti per i fastidi al piede destro patiti dopo gli Assoluti di Padova, e che avevano fatto emergere dubbi addirittura rispetto alla partecipazione. Con un po’ di tranquillità, al contrario, la talentuosa Federica ha avuto modo di esprimere la sua falcata rotonda, e soprattutto la sua capacità di leggere le gare, anche quelle più tattiche. L’avvio in solitaria dell’olandese Hassan spezza la gara in due parti. Dietro, infatti, si ragiona subito sugli altri due gradini del podio. A tre giro dalla fine, la Del Buono, fino a quel momento rimasta al traino, in corsia esterna, prende la testa, e comincia la sua progressione. La seguono solo due polacche, con la Chichocka che effettua il sorpasso decisivo all’attacco dell’ultima tornata. “Fede” stringe i denti e coglie la prima medaglia della sua carriera da grande. A vent’anni è un bronzo che vale oro. Poi, a sventolare il tricolore, è il poliziotto Silvano Chesani, al primo alloro internazionale di una carriera finora non proprio fortunata, contraddistinta com’è stata da infortuni anche di rilevante entità. Il trentino delle Fiamme Oro, reduce da una stagione di stop, corona l’inverno del suo ritorno con l’argento europeo, al termine di una gara appassionante. La quota di 2.31, superata alla seconda prova (primato stagionale), è la stessa del vincitore, il russo Tsyplakov, oro per essere volato al di là dell’asticella nel primo tentativo a disposizione. L’argento dell’italiano finisce per metà al collo del greco Mastoras, anche lui capace di 2.31 al secondo tentativo. Eppure, la gara di Chesani non si era aperta nel migliore dei modi. Dopo il facile 2.19 di avvio, due errori alla quota successiva, 2.24, prima del salto da bandierina bianca; infine, la successione in fotocopia di 2.28 e 2.31, in entrambi i casi valicati dopo un errore iniziale. A 2.34, Chesani spende l’ultima chance a disposizione quando tutti hanno già sbagliato: ma non ci sono più energie, anche a causa della lunga qualificazione di ieri. E’ argento, e il ragazzo trasferitosi a Modena per essere allenato da Giuliano Corradi, può finalmente festeggiare. Infine, Michael Tumi. Il ritorno ai massimi livelli del poliziotto vicentino si compie sotto il tetto dell’O2 Arena di Praga, e manca solo l’inezia di un centesimo di secondo, quello che lascia il vicentino fuori dal podio, perché la storia si chiuda con un finale da film. L’azzurro è quarto (6”61), beffato dal tedesco Blume (6”60), che si vendica così, con cospicui interessi, della sconfittà di misura inflittagli da Tumi in semifinale. A vincere è il favorito della vigilia, il britannico Richard Kilty, con un 6”51 che dà sostanza al titolo continentale della distanza sprint, mentre il connazionale Ujah, altro candidato all’oro, si accomoda negli spogliatoi prima del via per falsa partenza. Per il Veneto una domenica da ricordare.
Ufficio stampa FIDAL Veneto