ROMA – Raccogliere, valorizzare e diffondere esperienze positive in materia di sport e integrazione, mirate a favorire l’inclusione e l’inserimento dei giovani di prima e seconda generazione, provenienti da un contesto migratorio, e tese a contrastare l’intolleranza e la discriminazione nell’accesso allo sport, attraverso la valorizzazione delle diversità. È questo l’obiettivo del percorso delle “ Buone Pratiche”, nell’ambito del programma di azioni previste dal Progetto “Sport e Integrazione”, grazie al rinnovato accordo di programma, per il secondo anno consecutivo, tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il CONI.
L’ INVITO Il cammino di “segnalazione” delle Buone Pratiche, parte con l’invito, attraverso una “call” pubblica, a presentare attività e azioni in favore dell’integrazione attraverso lo sport, rivolto agli organismi sportivi riconosciuti dal CONI, alle associazioni del mondo dello sport, al terzo settore, agli Enti territoriali e, più in generale, ad ogni forma di associazionismo, consentendone la più ampia opportunità di partecipazione. Per partecipare all’iniziativa è necessario compilare, entro il 31 maggio, un apposito modulo disponibile sul sito ufficiale del Progetto, www.fratellidisport.it, dal quale è possibile anche consultare il regolamento della “call” e scaricare il Manifesto per conoscere i valori, gli obiettivi e le azioni del Progetto “Sport e Integrazione” e sul portale dell’Integrazione dei Migranti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (www.integrazionemigranti.gov.
AMMESSI I Progetti partecipanti, per essere ammessi, devono attribuire un ruolo centrale all’etica sportiva come veicolo di integrazione, al rispetto delle regole e all’applicazione dei Principi del Manifesto dello Sport e dell’Integrazione, quali la Fratellanza Sportiva e la Non Violenza, la Valorizzazione delle diversità e delle unicità, il Rispetto e la Consapevolezza del ruolo, il Rispetto delle regole e la Lealtà Sportiva, il Diritto allo Sport. Saranno considerati “ Buone Pratiche” i progetti che, oltre a rispettare i Principi di “Sport e Integrazione”, rispondano a determinate caratteristiche quantitative e qualitative, in base alle quali verranno individuate le “Buone Pratiche più virtuose”. A livello quantitativo dovranno essere indicate e rispettate le seguenti caratteristiche: realizzazione del progetto negli ultimi tre anni (tra il 2012 e il 2015), numero di partecipanti coinvolti, territori ed enti coinvolti. Dal punto di vista qualitativo invece, le caratteristiche sono: pertinenza rispetto ai temi di Sport e Integrazione, applicazione dei Principi del Manifesto, coinvolgimento di giovani provenienti da un contesto migratorio, inclusione e risultati sul territorio, soggetti coinvolti nelle azioni (istituzioni, associazioni, rappresentanti delle comunità straniere, ecc.).
IL MANUALE Tutte le Buone Pratiche che avranno superato i criteri di ammissibilità saranno pubblicate sul sito www.fratellidisport.it e potranno partecipare alla fase di selezione, a cura del Comitato Tecnico-Scientifico di “Sport e Integrazione” affiancato da una apposita Commissione di valutazione. Tra i migliori progetti selezionati, pubblicati nel “Manuale delle Buone Pratiche”, saranno individuate le 12 “Buone Pratiche più virtuose”, quelle cioè che meglio avranno rappresentato e diffuso i valori di “Sport e Integrazione”, a cui sarà riservata una ampia visibilità sui media nazionali, con il sostegno di media partnership, la pubblicazione sul sito del CONI e sul portale dell’Integrazione dei Migranti del Ministero e, infine, la possibilità di godere di un grande momento di visibilità durante il Workshop nazionale “Sport e Integrazione: le Buone Pratiche”, in programma nel mese di ottobre.
Ufficio Stampa Coni