Ecco cosa ha dichiarato Toni Cappellari (ex dirigente dell’Olimpia Milano Basket e ora vice-presidente del Quanta Club) ai microfoni di Sport Small Tv, il canale youtube di SportSmall.it nell’intervista esclusiva rilasciata a Max Cavallaro.
MILANO – Toni Cappellari, storico general manager dell’Olimpia, l’uomo che ha portato a Milano D’Antoni, Peterson e Meneghin, e oggi dirigente del Quanta, agenzia di formazione e di lavoro, nonché vicepresidente della struttura sportiva Quanta Club (in passato ha gestito il Forum e il Campus a Varese), si era proposto nelle scorse settimane come possibile candidato presidente del Coni Lombardia. In seguito ha avuto un ripensamento. L’unico candidato alle elezioni, rese necessarie dal commissariamento del Comitato regionale e in programma il 23 maggio, è l’ex canoista Oreste Perri. In esclusiva a SportSmall.tv Cappellari ha dato qualche ‘suggerimento’ al futuro presidente evidenziando le due questioni, a suo dire, da affrontare immediatamente.
LO SPORT DI BASE «Fare dello sport costa e le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese. Questo è un problema. Tralasciando le attività nelle scuole, meglio lasciar perdere, lo sport dovrebbe essere il più gratuito possibile e uno dei miei argomenti nel programma era proprio il miglioramento dello sport di base dando a tutti i bambini la possibilità di praticarlo».
L’IMPIANTISTICA «La mia generazione giocava per strada, nei campi, nei prati. Oggi Milano e le grandi città non consentono più queste situazioni. Se vuoi praticare uno sport devi andare in impianti di base e non mi riferisco a palazzetti, stadi o piste d’atletica. Purtroppo non esistono. Non esistono strutture dove si possano svolgere attività di base a costi normali. Le società sportive sono dissanguate per gli affitti dei campi. Ciò non deve succedere. E’ necessario defiscalizzare le società che svolgono le discipline di base. A noi serve far fare sport ai bambini che, quando iniziano, vengono certamente affascinati da qualunque attività intraprendono». (Continua dopo il video)
IL PRESIDENTE COME GESTORE Cappellari si sofferma quindi sul ruolo del Presidente del Comitato: «Il Coni ha l’obbligo di favorire la coesistenza di tutte le federazioni, da quelle più rilevanti a quelle meno importanti. La persona che deve mandare avanti ogni cosa è tenuto a essere un gestionale, in grado di mettere d’accordo le filosofie delle varie federazioni perché, ovviamente, la politica la determinano le federazioni stesse».
EXPO Passando all’Esposizione Universale in corso a Milano, l’ex manager dell’Olimpia sottolinea alcune contraddizioni: «Si è pensato di organizzare varie manifestazioni sportive per attirare le persone, ed è un aspetto positivo. Ma nulla è stato preparato per consentire di praticare sport alle migliaia di persone che lavorano a EXPO. Finito il lavoro potrebbero avere il piacere di andare in palestra, in piscina o di correre. Dove tutto questo è possibile?».
IL CONSIGLIO FINALE Infine Cappellari si sente di dare un consiglio conclusivo al futuro numero 1 del Coni lombardo: «Il prossimo presidente sicuramente ha conoscenza dello sport, spero che non venga schiacciato dai politici e dagli enti che tanto hanno influito nell’elezione».