REDAZIONE (MILANO) – Il 2 maggio 2014 nella sala stampa dello Stadio Olimpico di Roma il CSI aveva ‘premiato’ l’oratorio di Sant’Antonio Abate a Posada (Nuoro) con la realizzazione di un nuovo campo di calcetto in erba sintetica. A distanza di un anno del “campo dell’amicizia” non c’è alcuna traccia come ha testimoniato l’inviato di Striscia la Notizia Cristian Cocco, il quale ha intervistato Don Stefano. Il parroco ha mostrato l’attestato con i motivi dell’assegnazione (Posada era stata colpita dall’alluvione e un campo avrebbe potenziato le strutture sportive del paese) e ribadito di non aver mai visto alcun operaio nella zona. Ma non solo. Il sacerdote ha rivelato che i finanziamenti sono stati dirottati a Monserrato (Cagliari), in un’altra parrocchia, a insaputa dell’oratorio di Sant’Antonio Abate. La scoperta è arrivata consultando il sito ufficiale del Csi dove si dava notizia dell’inaugurazione. Don Stefano ha chiesto spiegazioni senza mai ricevere, a suo dire, risposte serie.
COSI’ UN ALTRO INVIATO DI STRISCIA, Jimmy Ghione, si è recato dal presidente nazionale del CSI Massimo Achini. Il numero 1 del Centro Sportivo Italiano ha subito promesso che il campo verrà fatto entro la fine del 2015 e chiarito i motivi del mancato compimento dell’opera. Il terreno, secondo Achini, non era in piano ma inclinato e aveva altri problemi tali da richiedere, relazioni tecniche alla mano, lo stanziamento di più di 80.000 euro mentre il CSI ne versa per ogni campetto 50.000. Quindi non era possibile procedere anche per rispetto degli altri oratori. Per il presidente del CSI è sufficiente cambiare terreno. Non è però tutto. Il luogo in cui è sorto il campo, Monserrato, è il paese di provenienza del Presidente del CSI sardo, Ghione h fatto notare questa “combinassiun…”. Di fronte all’ osservazione Achini ha sottolineato come la scelta venga affidata ai territori per evitare che Roma centralizzi eccessivamente: la fretta avrebbe pertanto spinto il Presidente del comitato sardo a prediligere uno spazio da lui conosciuto molto bene. Un ‘infortunio’ rimediabile soltanto con l’effettiva costruzione del campo a Posada promessa da Achini entro la fine del 2015.