NORBELLO – Nella galleria dei trofei anche un quarto posto in Coppa Europea. Ė arrivato a Jesolo, nel corso di una due giorni straripante di tennistavolo dove le tre avversarie della compagine gialloblù si sono rivelate più forti. Tutti i pronostici sono stati rispettati con la detentrice del titolo, Post SV Muehlhausen, che ha vinto tutte le sfide lasciando agli avversari un doppio e un singolo, aggiudicandosi la competizione per il quarto anno consecutivo. Più equilibrata è apparsa la lotta per la seconda piazza con gli austriaci dell’Oberwart che hanno battuto prima i polacchi del Morliny Ostróda e nella gara domenicale proprio i tre pongisti (Maxim Kuznetsov, Francesco Lucesoli, Vilbene Mocci) che nella riviera adriatica hanno rappresentato l’Italia e la Sardegna.
Nella rinomata località balneare veneta tutto è andato per il meglio: un’organizzazione impeccabile ha garantito un comodo soggiorno a tutti gli atleti. L’impegno sportivo ha fatto dimenticare a tutti i protagonisti di trovarsi in un ambiente e in un periodo dove i flussi turistici sono all’ordine del giorno. Unico svago un paio di passeggiate notturne nel dopo cena prima di rintanarsi a dormire dopo tante fatiche. E anche il presidente Simone Carrucciu, anche se non ha speso fiato sul tavolo, è stato segnato da una trasferta bella ma stancante.
“Già prima di giocare eravamo soddisfatti di aver raggiunto la final four europea – ha detto il dirigente – e senza nulla togliere alla bravura dei nostri giocatori, ritengo che se ci fosse stato anche il cinese Lu Leyi, avremmo assistito a partite perlomeno più equilibrate. Complimenti ai vincitori e nonostante tutto ritengo che Vilbene, Francesco e Maxim non abbiano per nulla sfigurato. Tutte le nostre avversarie hanno dovuto sudare per superarci. Viste da fuori le gare perdute con polacchi e austriaci, se affrontate con maggiore consapevolezza, avrebbero potuto dare risultati diversi, forse addirittura il secondo posto. Ringrazio la società Leoni di San Marco per la splendida accoglienza riservataci, non ci hanno fatto mancare nulla; il mondo del Tennistavolo ha bisogno di gruppi di buona volontà come quello mestrino. Speriamo di riproporci in una competizione continentale e offrire qualcosa di più. Bisogna infine ringraziare i ragazzi e riconoscergli che si sono impegnati tantissimo, manifestando tanta serietà e di questo sono molto soddisfatto”. E a sorpresa, durante le premiazioni, è giunto un pensierino al sardissimo Vilbene Mocci, sempre sconfitto sul campo, ma insuperabile nel rallegrare e divertire tutti i protagonisti. La targa come “Il giocatore più Attrattivo” non poteva trovare destinatario migliore.
Coppa Europea TT Intercup maschile – Final Four
Sabato 13 Giugno 2015, ore 10:30
Sede di gioco: Jesolo (VE)
A.S.D. Tennistavolo Norbello Morliny Ostróda (Polonia) 2 4
Comincia in discesa il match d’esordio dei giallo blu perché Francesco Lucesoli fa sua la prima gara contro il giovane Wiecek. Nulla ha potuto invece Vilbene Mocci opposto a Szarmach, il migliore della formazione avversaria. Maxim Kuznetsov, notoriamente un diesel, non riesce a prendere le misure a Koryki. In altre circostanze il russo guspinese sarebbe riuscito a fargli sudare la vittoria o addirittura vincere. Parte male anche il doppio Lucesoli – Kuznetsov che si ritrova sotto di due set, ma l’esperienza pluriennale di entrambi consente di mettere in pratica tattiche differenti. Maxim sbaglia sempre meno e la regolarità del compagno consentono di ribaltare il risultato nei confronti del tandem Koryki – Szarmach. Sul 2 a 2 Francesco Lucesoli tiene bene l’avversario ma non al punto di strappargli la vittoria. Il primo set è tiratissimo e il n. 1 del Morliny se lo aggiudica in extremis. Nel successivo l’atleta marchigiano si trovava in vantaggio per 9 – 5, ma poi è stato risucchiato da Szarmach. Il terzo non comincia affatto bene e la partita prende una precisa connotazione, perché anche nella sfida successiva Maxim, non avendo ancora preso definitivamente confidenza con il clima di coppa, perde il confronto con Wiecek, senza aver mai dato l’impressione di poter ribaltare le sorti.
Sabato 13 Giugno 2015, ore 14:30
Sede di gioco: Jesolo (VE)
A.S.D. Tennistavolo Norbello Post SV Muehlhausen (Germania)
1 4
Contro la favorita si perde ma per i colori gialloblu è una piccola rivincita rispetto alla gara scialba della mattina. Infatti nonostante il risultato netto, il Tennistavolo Norbello è stata la squadra che ha dato maggior filo da torcere ai quattro volte detentori della TT Intercup. La contesa iniziale vede sfidarsi i due ex compagni di squadra Maxim Kuznetsov e Bohumil Vozicky. Vince il pongista ceco in quattro set, anche se l’italo russo poteva allungare fino alla quinta e decisiva partita, considerato che l’ultimo parziale è stato molto combattuto. Vilbene ha provato a difendersi contro il teutonico più forte del Post Sv, l’ex nazionale tedesco Hielscher. Il divario è incolmabile. Anche Francesco Lucesoli dice la sua contro il “meno forte” del gruppo Bardon, ma non c’è scampo. Ė il doppio a prendersi una grande soddisfazione: Maxim e Francesco dominano sul duo Bardon – Schieyer, accorciando le distanze. Maxim Kuznetsov ce la mette tutta contro colui che è stato n. 50 del mondo (Hielscher) e se le cose gli fossero girate perfettamente avrebbe potuto giocarsela sino al quinto set, ma tutte le speranze svaniscono dopo quattro gare.
Domenica 14 Giugno 2015, ore 09:30
Sede di gioco: Jesolo (VE)
A.S.D. Tennistavolo Norbello UTTC Oberwart (Austria) 2 4
Nell’ultimo incontro mattutino c’erano addirittura serie speranze di accaparrare il secondo posto, a patto che si vincesse e la differenza set risultasse migliore. Il campo darà ragione al team austriaco che ha meritato il successo e dunque anche la piazza d’onore. Kuzntesov vince il suo primo singolare della due giorni domando il “vecchio” ma attrezzato Zoltan in quattro set. La sfida tra i più giovani dei due club vede prevalere il forte mancino ungherese Vajda su Mocci. Francesco Lucesoli riesce a riportare in vantaggio la sua squadra dominando Buganyi, forse l’unico giocatore “abbordabile” tra tutti i presenti in riviera. La striscia positiva del doppio viene interrotta dal duo oberwartiano Zoltan – Vajda, molto scaltro nel non dare nessuno spiraglio a Kuznetsov e Lucesoli che negli ultimi due parziali non hanno mai visto la palla. Lottano sino al quinto set Maxim e Vajda. Il pongista residente a Guspini accarezza il sogno di un’altra vittoria personale ma dopo aver recuperato da 6-9 a 9-9, si arrende di misura all’avversario, senza sfigurare. Il sipario si chiude con la sfida Lucesoli – Zoltan, con continui capovolgimenti di fronte che però hanno premiato il portacolori della formazione austriaca, che non si è mai scoraggiato nei momenti cupi, trovando sempre delle risorse alternative capaci di disorientare l’italiano.
LE IMPRESSIONI DEI PROTAGONISTI Maxim Kuznetsov: “Sapevamo che era difficile; se le altre tre finalista sono arrivate fino in fondo è perché avevano un organico importante. Tutto sommato ci siamo difesi bene, resta come sempre qualche rimpianto: qualcosa in più si poteva fare. Per esempio se avessimo affrontato la compagine polacca non all’esordio ma alla seconda o terza partita avremmo sicuramente potuto ottenere qualcosa di diverso perché a mio avviso erano inferiori rispetto al club austriaco e a quello tedesco. Purtroppo abbiamo cominciato non al meglio. A parte tutto non mi va di dire che sia stato un disastro perché comunque ho disputato delle buone partite contro avversari molto forti. Va messo in conto che ho vinto un singolo e due doppi, non siamo mai partiti da perdenti. Il clima della manifestazione è stato molto bello e soprattutto corretto e amichevole tra tutte le quattro avversarie. Non c’è stato un vero e proprio terzo tempo perché ognuno stava prevalentemente con la propria squadra. Ma quando si usciva tutti insieme per la cena, non sono mancate le chiacchiere collettive. Disputando così tante partite in poco tempo la stanchezza affiorava e conseguentemente non si vedeva l’ora di andare a nanna. Non siamo certo venuti in vacanza. Ora manca l’ultimo sforzo con l’appuntamento agli italiani: cercherò di prepararmi al meglio e questa competizione europea mi servirà tantissimo. Mi sento molto carico, cercherò di arrivare il più lontano possibile”.
Francesco Lucesoli: “Penso che comunque sia stata un’esperienza positiva. Dal punto di vista dei risultati sapevamo di affrontare squadre più’ forti di noi. A parte i tedeschi, che erano di un altro pianeta, rimane qualche piccolo rammarico per la gara con i polacchi e gli austriaci dove ci sono state delle piccole possibilità, che se le avessimo sfruttate, ora forse staremo a parlare di un altro match. Comunque onore agli avversari che sinceramente avevano qualcosina in più di noi. Penso però che al termine di questa stagione, così sfortunata e difficile, quasi stregata in alcuni momenti, essere arrivati alla Final Four, anche se con un pizzico di fortuna, sia un bel risultato. E a Jesolo ci siamo espressi al meglio delle nostre potenzialità e soprattutto ho rivisto quella bella coesione di squadra e di gruppo che troppo spesso non siamo riusciti ad esprimere durante questa stagione. Fosse andata sempre così ci saremmo potuti togliere qualche soddisfazione in più. Comunque, in conclusione la definirei un’esperienza positiva, con un bel livello di tennistavolo. L’organizzazione che ha fatto il possibile per mettere tutte le squadre nelle migliori condizioni sportive. Ho respirato la sana atmosfera dello sport: battaglie sui campi e clima di amicizia, rilassatezza al di fuori, penso proprio che in Italia sarebbe ora di imparare a vivere il tennistavolo come lo vivono in paesi pongisticamente più evoluti ed organizzati di noi. Colgo l’occasione per ringraziare la società, i miei compagni di squadra e il tecnico per la stagione appena conclusa”.
Vilbene Mocci: “Il premio che ho ricevuto penso derivi dalla simpatia che gli organizzatori hanno riscontrato nella mia personalità. E forse ho fatto loro molta tenerezza perché non ho vinto neanche un set. Per quanto riguarda la nostra esperienza, purtroppo molti fattori hanno inciso in una gara d’esordio che in altre circostanze sarebbe potuta andare diversamente. La seconda uscita già è andata meglio perché disputata in un’altra zona della palestra, sicuramente meno calda.. Pure io mi sono comportato meglio al cospetto di un giocatore che ha fatto la storia del pongismo tedesco. Mi porto dietro i soliti limiti causati anche da un’annata in cui i problemi lavorativi hanno condizionato la mia corretta preparazione. Sono conscio del fatto che se mi allenassi regolarmente potrei ottenere ben altri risultati. Ma davanti ad avversari così in palla, non credo che avrei avuto comunque molte chances di vittoria. L’intera manifestazione è stata comunque stressante perché tre gare in meno di ventiquatt’ore lasciano il segno e il dover correre tra aeroporti e fare e disfare i bagagli non aiuta a trovare la giusta preparazione. Ritengo comunque positiva la prestazione del mio collettivo. Tanto di capello ai vincitori e agli altri partecipanti che hanno espresso davvero un ottimo tennistavolo”.
UFFICIO STAMPA TENNISTAVOLO NORBELLO