MILANO – Kingsgrove non lascia, anzi raddoppia. Dopo la grande impresa del 2014, stagione in cui la squadra di Milano vinse il campionato di Serie A ed il campionato Under 13, il club meneghino conquista anche nel 2015 il doppio scudetto, riuscendo ad avere la meglio, sia in Serie A che nel campionato Under 15 su molte squadre presentatesi agguerrite – quest’anno – ai nastri di partenza. Su tutte il Trentino, che ha conquistato la piazza d’onore in entrambi i campionati vinti da Kingsgrove.
IN DUE ANNI La squadra di cricket milanese, nelle cui fila militano vari nazionali azzurri, va quindi a conquistare, nel giro di soli due anni, ben quattro scudetti, figli del grande lavoro organizzativo e sportivo di Marabini, Kamal & C.; una vera e concreta eccellenza sportiva di Milano e della Lombardia, che meriterebbe senz’altro – vista l’importanza che ha il cricket nel contesto delle discipline sportive di squadra più praticate al mondo – una grande e diffusa visibilità sia a livello locale che nazionale.
SACRIFICI I sacrifici della società, dei dirigenti e dei giocatori sono enormi. A titolo di esempio basti pensare che, per giocare nelle fila del Kingsgrove, quest’anno, due fratelli italiani, nati e residenti a Johannesburg, hanno percorso 11.000 chilometri in aereo: si tratta di Gian Piero “JP” Meade, all rounder, diciannovenne, che ha giocato titolare in prima squadra, e Riccardo Meade, wicket-keeper, che ha invece disputato e vinto il campionato Under 15, entrambi con ottime medie in battuta. Però Kingsgrove è anche la squadra di chi, aggrappato ad un albero per giorni, si salvò fortunosamente dal terribile tsunami asiatico di Santo Stefano 2004. Ma la passione sportiva è comunque la caratteristiche che accomuna tutti i giocatori del Kingsgrove. Particolare curioso: due terzi dei ragazzi Campioni U15 sono giovani studenti residenti a Pioltello (Mi).
QUESTIONE CAMPO Kingsgrove, con quattro scudetti in due anni, merita certamente, dopo tante promesse mai concretizzatesi, un campo di gioco e di allenamento senza dover ancora peregrinare fra Settimo Milanese e il Centro Saini alla ricerca di un impianto definitivo. Kingsgrove merita che il mondo sportivo milanese, appassionato o meno che sia di cricket, riservi a questa società la giusta attenzione e considerazione, con aiuti economici importanti, al fine di creare un polo sportivo che dia finalmente un senso compiuto a lanci e smazzate in incognito di molti ragazzini, per ora relegati in qualche cortile o parcheggio fino all’arrivo di una zelante pattuglia della vigilanza urbana. Kingsgrove, con tanti giocatori di provenienza diversa, è ennesima dimostrazione che, grazie allo sport, è possibile creare un amalgama vincente. Città di Milano, se ci sei ancora, batti un colpo !!!
Comunicato Stampa