MILANO – E’ stata presentata nella sede del Coni Lombardia in via Piranesi, la nuova fatica letteraria del giornalista sportivo Giulio Mola dal titolo “Gli arbitri viaggiano da soli” edito da Sedizioni. Alla conferenza inaugurale del volume presenti tra gli altri, l’ex giacchetta nera internazionale ed ex designatore di Serie A, Paolo Casarin, il direttore di Mediapason Fabio Ravezzani, e ancora, Filippo Grassia e Franco Ordine de Il Giornale, Guido Camera Avv. Lega Serie B, Laura Fasano vice direttore de Il Giorno e molti altri ospiti illustri tra cui anche due altri ex arbitri come Luca Marelli e Angelo Bonfrisco, quest’ultimo nelle veste di nostro gancio con l’evento, che qui di seguito ci ha raccontato quel che è accaduto:
BONFRISCO «La presentazione è durata circa due ore è vero ma sono state intense e ricche di aneddoti utili a raccontare davvero in profondità la dura vita degli arbitri sin dai loro esordi. Il libro di Mola – prosegue Bonfrisco – va a scavare storie incredibili dalle cronache dei fischietti sin dalle serie minori, racconti di violenze assurde subite da giovani giudici di gara spesso picchiati e perseguitati anche fuori da campo. Gli arbitri come ben evince il titolo del libro, sono fondamentalmente uomini soli».
IL CORAGGIO «Questo volume ha il coraggio di vole far conoscere i tormenti degli arbitri che difficilmente chi non ha mai utilizzato un fischietto in mezzo ad un campo, potrebbe capire. Storie di vita, di coraggio, di sconfitte e inquietudini e a volte di incoscienze come quando non ci si riposa dopo una gara e si torna dritti a casa, rischiando in auto…» Conclude Bonfrisco: «Oggi gli arbitri dovrebbero avere la possibilità di frequentare i piccoli club, per spiegare loro il regolamento, coinvolgendo genitori, tifosi, componenti societari e giocatori. Creare il “rispetto per l’arbitro insomma. E va da se’, che se le regole del gioco si conoscessero per davvero, molti episodi come gli arbitri quindicenni perseguitati da genitori su di giri e imbufaliti, sarebbero evitati».