REDAZIONE – La prima giornata del nuovo campionato doveva scattare nel week end tra il 17 e il 18 OTTOBRE 2015, poi lo scipero e l’annullmento dello stesso, per via delle promesse che Tavecchio ha fatto al mondo del calcio femminile. Ma protestare per cosa? Nello specifico le calciatrici erano, e sembrano continuare ad esserlo, stanche di avere pacche sulle spalle e non fatti risolutivi in merito alle loro istanze. Da tempo l’AIC per il calcio femminile chiede:
– Possibilità di accordi pluriennali;
– Contribuzione straordinaria;
– Fondo di garanzia per le società in difficoltà;
– Riduzione soglia vincolo sportivo ad oggi fissato a 25 anni
LA SITUAZIONE ATTUALE Dopo vari incontri tra l’AIC e la Lega Nazionale Dilettanti la situazione sembrerebbe aver trovato uno sviluppo concreto e positivo (il condizionale pare allo stato d’obbligo); al riguardo il Presidente Tavecchio si è impegnato a sottoporre la questione e le richieste delle calciatrici agli organi federali per trovare soluzioni. Attesa che potrebbe portare a nuove rivolte interne se tali soluzioni vengano ancora disattese.
DIFFICOLTÀ Le ragazze del calcio italiano pare si trovino in situazione di “estrema difficoltà”, sia in tema di normative sportive, sia in tema di normazione e tutela statale a tutti i livelli; infatti, rispetto ai colleghi uomini pur giocando nelle medesima categoria, la serie A, quella femminile, appartiene anzichè ad una Lega Professionisti, a quella Dilettanti. Diverso il discorso se si pensa ad altri paesi europei o agli Stati Uniti.
SVILUPPO CALCIO FEMMINILE Un primo passo, in verità, era già stato compiuto con la creazione di una Commissione denominata: “Esecutivo Consiglio Federale per lo sviluppo del calcio femminile”, organo che si era peraltro, già incontrato il 6 ottobre con le calciatrici per ascoltare e discutere sulle loro richieste.
L’AIC CHE FA’? Nella Giornata del 22 ottobre nelle sue comunicazioni iniziali, “il Presidente federale, con rammarico, ha informato i consiglieri della nota ricevuta dall’AIC circa la decisione di non prendere parte ai lavori della riunione ribadendo che è il Consiglio Federale il luogo deputato a manifestare le proprie posizioni e il dissenso su eventuali votazioni, nel rispetto dei principi del confronto democratico».
«Il Presidente, inoltre, ha informato il Consiglio circa la discussione e le decisioni maturate inseno all’Esecutivo per la promozione del calcio femminile svoltosi lo scorso 6 ottobre, confermando l’avvenuto stanziamento di una cifra di 500 mila euro per la promozione della disciplina, di cui 50 mila destinati all’istituzione di un fondo di garanzia per le calciatrici, e provvedendo all’approvazione della modifica delle Noif per inserire la possibilità di sottoscrivere accordipluriennali”. (vedasi ht
PROSSIMI APPUNTAMENTI In una successiva riunione, che si terrà il 27 ottobre, invece, probabilmente verrà valutata e ratificata la questione relativa alla possibilità anche per le calciatrici di stipulare accordi economici pluriennali, valutando ovviamente tutte le condizioni del caso. (vedasi http://www.lnd.it/news/leggi/%
QUESTIONE IRRISOLTA. La questione del vincolo sportivo, questione spinosa e difficile, per ora, purtroppo rimane aperta e di soluzione complessa. Sicuramente le eventuali soluzioni che verranno raggiunte, saranno utili anche alla sulla serie B femminile e alle successive categorie inferiori anche in ambito masdchile.
Avv. Michela Chiarini