COLOGNO MONZESE – Giovedì 19 settembre 2015, la redazione di “Premium Sport” ha realizzato un intervista esclusiva al capitano della Nazionale e della Juventus Gianluigi Buffon e un’intervista al portiere della Juventus Gianluigi Buffon Gianluigi Donnarumma, trasmessa all’interno dell’edizione delle ore 13.00 del 19 novembre di “Sport Mediaset”, su Italia 1.
PARLA BUFFON
IL SUO ESORDIO Sull’esordio contro il Milan di 20 anni fa e sulla sfida di sabato, dichiara: «Dal Milan al Milan, ma la partita con il significato maggiore rimane quella dell’esordio di 20 anni fa. Era il mio primo giorno tra i grandi. Riguardo al match di sabato, arrivo da un piccolo infortunio ma penso che ci siano ottime possibilità di scendere in campo. Il ricordo dell’esordio è incancellabile, non mi abbandonerà mai: dalla trepidazione per aver sentito la fiducia ricadere su di me, alla grande gioia per farmi finalmente conoscere e dimostrare il mio valore, fino alla consapevolezza dell’opportunità che mi era stata concessa. Un turbinio di emozioni: Nevio Scala bussò alla mia porta e mi chiese se me la sentissi di giocare e io, con un po’ di sfrontatezza giovanile, gli risposi che ero lì per quello. La mia risposta lo rassicurò. Tra i senior, molti mi fecero da tutor: a Parma ero considerato il figlioccio di tutti, anche perché ero un po’ ‘squilibrato’: Crippa, Menotti, Melli, Nista, Sensini e tanti altri mi diedero il loro appoggio.”
I SUOI TRAGUARDI Sui momenti più intensi e sui traguardi raggiunti in carriera, dichiara: «Di momenti belli ce ne sono stati troppi, tantissimi: forse l’apice, collettivamente parlando, è stato raggiunto con la vittoria del Mondiale nel 2006. Mi mancano l’Europeo e la Champions League? È vero, ma ho vinto tutto il resto, come giusto che sia per la carriera lunga che ho avuto, con tantissimi trofei. Qualcosa non l’ho ancora vinto e magari non lo vincerò mai: sarebbe l’ultima tessera del puzzle, ma anche se non arrivassero non cambierebbero la moderata soddisfazione che ho per quello che ho fatto».
SUL FUTURO Su un possibile futuro in panchina, dichiara: «Dipende dal tipo di ruolo, perché finché gioco spero che non mi vediate mai in panchina. Scherzi a parte, vedremo: ho tante belle idee ma non ho ancora pensato a quello che farò in futuro».
SUL GIOVANE COLLEGA Su Donnarumma dichiara: “Deve pensare a crescere con la calma necessaria per non farsi mettere pressione tra i grandi, anche se già il fatto di scendere in campo a 16 anni con la maglia del Milan e di reggere l’onda d’urto in un contesto dalle alte pressioni anche mediatiche, è un segnale di enorme grandezza. Ha debuttato un anno più giovane di me: i segnali convergono tutti nella stessa direzione, a sto punto starà a lui. Oltre ai segnali, anche le prime partita suggeriscono che potrà fare una carriera straordinaria. Io glielo auguro con tutto il cuore, perché queste sono tra le emozioni più belle che può regalarti la vita. Un consiglio? Cercare di maturare il più velocemente possibile, per capire quali sono le cose giuste e quali le cose sbagliate di questo ambiente.”
Il video con l’intervista a Gianluigi Buffon visibile integralmente sul sito www.sportmediaset.it
PARLA DONNARUMMA
IL SUO ESORDIO «E’ molto difficile mantenere la tranquillità a 16 anni, giocare a San Siro, in un grande stadio ma è una mia forza, cerco di mantenere la tranquillità e andare avanti così. Il momento in cui mi hanno detto che avrei giocato io? Mi ha chiamato il giorno prima Magni (preparatore dei portieri del Milan ndr) e mi ha detto che avrei giocato. E’ stato veramente bello, non me l’aspettavo.
SULL’ESPERTO COLLEGA «La mia parata più bella di queste prime quattro partite? Sicuramente quella su Felipe Anderson, dove poi dopo hanno fatto gol ma in fuorigioco. Cosa rappresenta per me Buffon? E’ un punto di riferimento importante, anche perché lui ha esordito a 17 anni e quando ero piccolo era un grande esempio per me. Sarà un incontro speciale, perché vedrò un grande portiere, il più forte di tutti i tempi secondo me. Sicuramente sarà un’emozione bellissima».
Il video con l’intervista a Gianluigi Buffon visibile integralmente sul sito www.sportmediaset.it
NEVIO SCALA: «Buffon? Spesso chiedevo al mio preparatore dei portieri se vedeva anche lui quello che vedevo io…»
Scala dichiara: “«Su Buffon non ho mai avuto dubbi: potevo averne dal punto di vista della sua gioventù, ma dal punto di vista tecnico assolutamente no. In allenamento chiedevo spesso al mio preparatore dei portieri se vedeva anche lui quello che vedevo io e lui mi rispondeva sempre che Gigi era un fenomeno assoluto. Qualche rischio l’ho corso nel farlo debuttare a 17 anni, ma a conti fatti penso di aver fatto bene».
RAMMARICO «Purtroppo l’ho allenato per poco, perché l’anno dopo sono andato via e quindi non ho molti aneddoti: quello più curioso è effettivamente il dialogo che abbiamo avuto nel momento in cui gli ho comunicato la mia volontà di farlo debuttare: la risposta che mi diede racchiude una personalità e una tranquillità disarmanti. La sua maturità, anche come uomo, mi entusiasma. La situazione del mio Parma? Sono il presidente più felice e fortunato del mondo. La gente sta rispondendo bene, non solo i tifosi del Parma che hanno raggiunto quota 10.000 abbonamenti, ma i messaggi di felicitazioni ci arrivano da tutta Italia e da tutto il mondo. Ora siamo partiti, la squadra sta andando bene: mi auguro che le cose possa andare avanti ancora meglio».
Dichiarazioni pervenute da
Ufficio Stampa Mediaset