REDAZIONE – Grazie ai suoi gol la Longobarda guidata da Oronzo Canà (Lino Banfi) era riuscita a salvarsi e a non retrocedere in Serie B. Ma il mitico Aristoteles, alias Urs Althaus, celebre personaggio del film cult degli anni ’80 “L’allenatore nel pallone”, è stato un calciatore non solo al cinema. Lo svizzero con padre nigeriano ha infatti giocato per due stagioni nello Zurigo prima di essere costretto ad abbandonare il calcio a causa di un infortunio al braccio. Da qui il passaggio alla carriera cinematografica dopo una parentesi da modello.
La redazione di SportSmall.it, tramite Max Cavallaro, ha incontrato l’attore, e Urs ha salutato i tifosi italiani confessando che la sua squadra del cuore è proprio… la Longobarda! Del resto è proprio nel film “L’allenatore nel pallone” che ha interpretato uno dei primi ruoli importanti diventando così un idolo dei supporters nostrani. Un successo pari a quello della pellicola che univa sport e comicità (nel periodo di diffusione televisiva del Processo del Lunedì e non solo), sperimentando quindi un binomio poi portato avanti da programmi quali Mai dire Gol e Quelli che il calcio e in tempi più recenti da Tiki Taka, nel modo di trattare il calcio con ‘leggerezza’ oltre che con serietà.