Il runner correrà oltre 120 km, di cui gli ultimi 32 nella maratona; ultimo km con Bebe Vio e altri ragazzi dell’Associazione
TREVISO – Questa Treviso Marathon sarà lunga più dei canonici 42,195 km della distanza regina dell’atletica. Domenica 6 marzo 2016 l’edizione 1.3 sarà ricordata anche per “Lele 100 for Bebe”, l’impresa di Daniele Cesconetto, il runner amante delle lunghe distanze che questa volta correrà per raccogliere fondi per art4sport (www.art4sport.org), l’associazione di Bebe Vio, la campionessa della scherma paralimpica, vincitrice, nel suo fantastico 2015, dei mondiali e della Coppa del Mondo.
DONAZIONE All’Onlus moglianese Maratona di Treviso donerà 1 euro per ogni iscritto alla maratona e 0,50 euro per ogni iscritto alla prima Treviso Half Marathon. E la risposta del territorio non è mancata: sono pronti a devolvere importanti somme anche diversi comuni, tra i quali Spresiano, Villorba, Valdobbiadene e Arcade e altri che si stanno via via aggregando. Alla presentazione dell’iniziativa all’Hotel Maggior Consiglio, alla presenza di Bebe Vio, Daniele Cesconetto, Marco Varisco, presidente degli XI di Marca e Lodovico Giustiniani, presidente del comitato organizzatore della Treviso Marathon.
PERCORSO Alle 23 di sabato 5 marzo Lele, 38enne giardiniere alla Nostra Famiglia di Conegliano, partirà dalla partenza della Treviso Marathon, attraversando poi il quartiere di Lourdes e immettendosi nel comune di San Pietro di Feletto dalla frazione di Casotto, per poi affrontare la prima di tante salita, il Muro di Ca’ del Poggio. Cesconetto, dopo essere tornato a Conegliano, passando per il Castello, passerà per Parè e poi, in linea di massima, secondo un percorso in via di definizione, toccherà i castelli di Susegana e di Collalto, Barbisano, Falzè di Piave, Sernaglia della Battaglia, Guia, Valdobbiadene, Vidor, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Villorba, Spresiano, Arcade, Nervesa della Battaglia, Ponte della Priula, per immettersi poi nella maratona attorno al decimo chilometro e percorrere così gli ultimi 32 chilometri della Treviso Marathon 1.3.
BEBE Ad affiancarlo, nelle ultime falcate della sua fatica, ci saranno Bebe e altri ragazzi dell’art4sport Team. Un modo per ringraziarlo, accoglierlo e ribadire che “insieme ce la si può fare”. «Si tratta di un percorso che attraversa i luoghi della Grande Guerra e tocca angoli molto belli della nostra terra – dice Lele – ho già fatto 100 km su un tapis roulant a Treviso per Bebe, questa volta i chilometri saranno più di 120 ma sono molto contento di poterli fare legandoli anche alla Treviso Marathon, la maratona del mio territorio che ho percorso diverse volte. Credo molto in quello che sta facendo art4sport, so l’aiuto concreto che danno a tanti bambini amputati».
MARCO VARISCO Motore inesauribile di solidarietà è Marco Varisco, il presidente degli XI di Marca, forte fautore di questa iniziativa. «Sono personalmente molto soddisfatto di poter aggiungere, oltre alle Hugbike, quest’altra bella iniziativa solidale legata alla Treviso Marathon, che anche in questo caso ci ha aperto le porte – commenta Varisco – credo sia fondamentale oltre che raccogliere fondi dare visibilità e impegnarsi per quelle realtà, come art4sport di Bebe, che si danno da fare per migliorare la vita a chi è meno fortunato di noi».
GIUSTINIANI Maratona di Treviso ha deciso di impegnarsi concretamente, donando ad art4sport appunto 1 euro per ogni iscritto alla 42,195 km e 0,50 euro per ogni partecipante alla 21,097 km. «Abbiamo sempre ripetuto che questa maratona è la maratona del territorio – afferma il presidente Giustiniani – e questo significa non solo correrla nella sua provincia, ma anche entrare in sintonia con le sue varie realtà, in particolare sociali. Dopo le Hugbike, incrementiamo la nostra collaborazione con gli splendidi XI di Marca con questo evento. Siamo onorati di poter ospitare Bebe, esempio di vita prima che di sport, e di contribuire concretamente a “salvare” tanti giovani».
VOCE DI UNA CAMPIONESSA Sprizza gioia da tutti i pori Bebe Vio, la 18enne campionessa mondiale di scherma paralimpica, grande speranza azzurra per le Paralimpiadi di Rio. E anzi fa un appello. «Invitiamo il maggior numero di persone a partecipare sia alla maratona che alla mezza maratona – riferisce Bebe – più podisti ci saranno più protesi potremo acquistare e darle poi a tanti ragazzi che hanno subito delle amputazioni. Vi assicuro è importante uscire, darsi dei nuovi obiettivi e lo sport, in questo, è favoloso. Per me, con la scherma, lo è stato. I podisti hanno una forte motivazione nel correre con il sole cocente, il freddo, la pioggia, la neve, a loro chiedo di partecipare alla Treviso Marathon e alla Treviso Half Marathon perché così facendo non solo inseguiranno il loro obiettivo cronometrico ma daranno una mano alla nostra associazione. Io della corsa amo il vento in faccia e la velocità che non è tanto differente dalla mia amata scherma, nel suo essere veloce, scattante, rapida. Per dedicarmici dovrei però rifarmi le gambe da corsa. Magari dopo Rio».
TERESA GRANDIS Particolarmente felice è anche la mamma di Bebe, Teresa Grandis, presidente di art4sport. «Ci fa davvero molto piacere partecipare alla Treviso Marathon – aggiunge Teresa – siamo un’associazione della provincia e questa è la maratona della nostra terra. Ringrazio Daniele e gli XI di Marca per energia, bontà d’animo, voglia di fare del bene per tutti e anche quel briciolo di follia che fa pensare ad imprese simili. Non da meno diciamo grazie di cuore grazie a Maratona di Treviso per questo impegno importante sia per i fondi sia per la visibilità che viene data in questo modo non solo alla nostra realtà ma anche al mondo della disabilità e dello sport paralimpico. Il nostro sogno è quello di far uscire di casa i ragazzi perché solo così possono godere della bellezza della vita». Domenica 6 marzo 2016 a Conegliano saranno in tanti. Per correre tutti insieme.
Treviso Marathon – Ufficio Stampa e Comunicazione