«Il piano con Bee ci porterebbe 100 milioni all’anno,
ma la conduzione sportiva rimarrebbe a noi»
COLOGNO MONZESE – Venerdì 19 febbraio 2016, la redazione di Premium Sport ha realizzato un’intervista al presidente del Milan Silvio Berlusconi, intervista che sarà trasmessa all’interno de «Il Presidente – 30 anni di Milan», uno speciale dedicato al trentennale di presidenza rossonera in onda domenica 21 febbraio in prima serata alle ore 21.15 su Retequattro.
Di seguito alcune anticipazioni dell’intervista a Silvio Berlusconi:
Sul Milan di oggi dichiara: «Vorrei un Milan tutto italiano e stiamo lavorando in questo senso. Anche la Nazionale soffre questa grande presenza di stranieri nel campionato e infatti non abbiamo degli attaccanti italiani di livello. Al Milan stiamo puntando molto sui giovani, ne è la testimonianza Locatelli, l’ultimo aggregato alla prima squadra; poi De Sciglio, che è già nel giro della Nazionale, oltre a Donnarumma che a 16 anni è ammirato da tutti e su cui io garantisco non lascerà il Milan, qualunque offerta arrivi. Spero possa essere il nostro portiere per i prossimi 20 anni: può diventare un simbolo come Maldini, perché ha talento ed è un bravissimo ragazzo».
Su Carlos Bacca dichiara: «E’ un bravo ragazzo oltre che un cecchino spietato. A volte è fuori dal gioco, perché il Milan di oggi non pratica a fondo quel diktat di diventare padrone del campo e del gioco e questo è ciò di cui stiamo discutendo con i tecnici, ma quando arriva la palla giusta fa sempre gol».
Sulla trattativa con mister Bee, dichiara: «Nel calcio sono entrati capitali infiniti e le squadre che vogliono essere protagoniste hanno enormi mezzi a disposizione. Una famiglia come la mia, che in questi 30 anni ha già investito nel Milan 1 miliardo e 200 milioni di euro, non può fare tutto da sola. Il Milan ha conquistato la simpatia di 363 milioni di tifosi nel mondo, di cui 242 milioni solo in Cina e allora abbiamo verificato quanto è importante il brand Milan in quei mercati: mister Bee ci ha fatto un’offerta molto concreta e interessante per commercializzare il brand, con sponsorizzazioni, scuole calcio, merchandising e questo piano potrebbe garantirci entrate per 100 milioni all’anno. Noi riteniamo che questa sponsorizzazione potrebbe farci competere con gli altri club che hanno importanti afflussi di capitale. Comunque mister Bee si interesserebbe solo della parte commerciale, mentre tutto ciò che riguarda la conduzione sportiva rimarrebbe a noi».
Su un possibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic dichiara: «E’ un giocatore che ha classe e potenza: ovunque va vince, ma credo che riceverà offerte dall’America, dai paesi arabi o dalla Cina per noi impareggiabili».
Sulla scelta tra la vittoria in coppa Italia o il terzo posto in classifica dichiara: «Tutti e due».
Sul Milan allenato da Pippo Inzaghi dichiara: «Gli ho dato fiducia come allenatore, ma forse non era ancora pronto: il suo Milan non riusciva a sfidare gli avversari prendendo in mano il pallino del gioco. Gliel’ho detto molte volte, ma probabilmente aveva bisogno di maturare ancora».
Sulla tentazione di acquistare Diego Armando Maradona dichiara: «L’ho avuta, però era diventato una bandiera del Napoli e mi imposi di non comprare le bandiere. Così come ebbi la tentazione di comprare Totti. Mentre Nesta, invece, lo comprai quando fu messo sul mercato».
Sul ricordo più bello: «La finale di Coppa Campioni a Barcellona contro lo Steaua: dopo la fantastica semifinale contro il Real il popolo rossonero si riversò a Barcellona, che diventò un’altra Milano. Se chiudo gli occhi ancora oggi vedo le migliaia di fiammelle accese in tutto il campo, che crearono un’atmosfera di leggenda. Mentre l’addio di Van Basten è stato il momento più commuovente: Marco era il campione dell’eleganza, il suo gol contro la Russia in finale di Europeo è tra i più belli della storia del calcio. È un grande uomo, fu sfortunato perché dovette lasciare nel momento migliore della carriera. Il suo addio fu dolorosissimo».
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