COVERCIANO – Cento eventi provinciali, venti regionali ed un grande appuntamento finale che possa riunire tutti sotto la grande bandiera del calcio visto come sport sano e pulito, prima di ogni altra cosa. Per il suo cinquantesimo anniversario di fondazione, Aiac (Associazione italiana degli allenatori di calcio) scende in campo e lo fa in modo massiccio e capillare: l’associazione degli allenatori presieduta da Renzo Ulivieri andrà provincia per provincia ad incontrare chi del calcio ne fa una vera passione al servizio dei giovani. Per tutto il 2016, i gruppi provinciali e regionali e la sede nazionale di Coverciano saranno impegnati in un lavoro d’insieme senza precedenti per una serie di incontri formativi al motto di: “Un altro calcio è possibile”. Ed è veramente possibile, ma solo con un allenatore per ogni squadra e con l’aiuto di tutti per portare i principi fondanti di un nuovo calcio su tutti i rettangoli di gioco della penisola, dagli oratori ai professionisti, nessuno escluso. Durante le serate che, attraverso la presenza di ospiti d’eccezione e di grandi tecnici, porteranno idee ma soprattutto esperienze, l’associazione incontrerà gli allenatori e presenterà il progetto Aiac Edu Giovani; una serie di incontri di formazione e aggiornamento completamente gratuiti sulle tematiche, come è facile intuire dal nome, del calcio giovanile e della crescita del ragazzo e del talento attraverso una visione sana del nostro sport.
Aiac Lombardia non poteva che farsi trovare pronta: grazie alla disponibilità dei gruppi provinciali ed al lavoro del presidente regionale Luigi Tosi, tutte le sedi provinciali saranno coinvolte in un calendario fitto ma ricco di spunti e personaggi. L’appuntamento per la città di Milano sarà il 4 aprile alle 20.30 nella sala della sede Figc Lnd di via Pitteri 95: nel corso della serata sarà introdotto il progetto Aiac Edu Giovani e, con il coinvolgimento di Roberto Samaden (Responsabile del settore giovanile Fc Internazionale), Filippo Galli (Responsabile del settore giovanile Ac Milan) e Alessandro Musico (Tecnico delle rappresentative nazionali giovanili), si parlerà della crescita dei giovani all’interno di un sistema che sta cambiando e mutando. Maggiori dettagli al sito www.aiacmilano.it
Le parole del Presidente Nazionale Aiac Renzo Ulivieri: «Quelli passati dal 1966 ad oggi sono stati anni importanti per quanto è stato fatto dal punto di vista sindacale e della formazione. Siamo partiti con pochi associati, qualche centinaio, e a bilancio poche lire: oggi compiamo 50 anni e vorrei considerare l’anno che inizia non come l’anno zero, ma come un anno, come si dice in gergo, di ripartenza. Ripartenza per arrivare al punto che ogni squadra abbia un allenatore diplomato, ripartenza del nostro impegno nel sociale, ripartenza per quanto riguarda l’istituzione di scuole calcio da noi organizzate. Un impegno vastissimo, un lavoro importante per i nostri associati sul territorio verso i quali nutro massimo fiducia e rispetto».
Le parole del Presidente regionale Aiac Lombardia Luigi Tosi: «Vogliamo un Aiac sempre più al servizio degli allenatori e stiamo lavorando per questo. Negli ultimi anni abbiamo fatto notevoli passi avanti per la difesa degli allenatori e del loro ruolo fondamentale nel Mondo del calcio. Il nostro lavoro è stato apprezzato, come dimostrato dal crescente numero di associati, ma soprattutto dalla crescente consapevolezza di quanto sia importante essere affiancati da un’associazione di categoria che sa come gestire le varie problematiche e come formare dal punto di vista sportivo e umano i propri associati. Come Aiac Lombardia non vediamo l’ora di scendere in campo con i nostri eventi che saranno sicuramente partecipati ed altrettanto interessanti».
Le parole del Presidente provinciale Aiac Milano Stefano Milanesi: «Auguri all’Aiac per i suoi primi cinquant’anni al fianco degli allenatori. È un onore per me e per tutta la delegazione di Milano far parte di questa grande famiglia e sono orgoglioso di tutto quello che abbiamo saputo fare insieme. Di questi 50 anni ne ho vissuti moltissimi in associazione e tanti sono stati i traguardi raggiunti, sotto molti punti di vista. Tante anche le persone che mi sento di ringraziare, ma una in particolare: Dino Dolci che da tantissime stagioni è il nostro punto di riferimento a livello milanese. Lo dobbiamo a lui se oggi l’Aiac di Milano è un’associazione viva più che mai, come dimostrano i nostri eventi e come dimostreremo durante la serata del 4 aprile».
Da comunicato AIAC Lombardia