La REDAZIONE di SportSmall.it ha intervistato in esclusiva Simone Gambino, Presidente Nazionale della Federazione Cricket Italiana.
Come è la situazione del cricket in Italia?
«Il cricket è lo sport con il più alto tasso di crescita. Tuttavia bisogna crescere bene, armonicamente, senza correre il rischio di crollare subito dopo come ad esempio successo nel mondo del tennis a seguito del boom degli anni ’70. Dobbiamo purtroppo fare i conti con la carenza e assenza delle strutture, Milano rappresenta il caso emblematico. Serve una presa di coscienza da parte delle istituzioni: il cricket non è più un’attività esotica ma la seconda maggiormente praticata al mondo dietro al calcio».
Ci sono progetti con le scuole?
«Due anni fa eravamo in 20 scuole, oggi in 80. Siamo in crescita, formiamo istruttori ma, ricollegandomi al discorso di prima, se tutto poi si ingolfa questo processo risulta purtroppo inutile».
Come sta andando e quali sono i prossimi impegni della Nazionale?
«Nel 2013 l’Italia ha vinto gli Europei e nel 2015 si è classificata al terzo posto. La Nazionale si è qualificata per la World Cricket League e attualmente occupiamo il 25° posto su 106 Paesi».
Come si immagina lo sviluppo di questo sport in Italia fra 10 anni e quali sono gli obiettivi immediati a livello organizzativo?
«La chiave di tutto riguarda la scuola, punto di partenza, e l’impiantistica, punto di arrivo. Questi due elementi costituiscono l’asse dei nostri sforzi. L’obiettivo è la costruzione di strutture per rendere sempre meno difficile la pratica del cricket. Il grosso della nostra attività si concentra infatti a Bologna dove abbiamo cinque campi: è però paradossale che alcune squadre lombarde siano costrette a giocare in ‘casa’ a Bologna…».