ROMA – Una FIR più matura, determinata a lavorare sempre più a stretto contatto con le molteplici componenti del sistema-rugby del nostro Paese. «Per continuare a crescere. Tutti insieme…» come auspica il Presidente federale, Alfredo Gavazzi, nella propria introduzione del primo Bilancio di Sostenibilità che la Federazione ha presentato a Roma e disponibile sul sito internet ufficiale.
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Sviluppato con la collaborazione di tutti gli uffici federali, la consulenza di Studio Ghiretti e di Deloitte quale Società di Revisione, il Bilancio di Sostenibilità abbraccia le stagioni 2013/2014, 2015/2015 e 2015/2016 raccontando, attraverso sei capitoli, l’identità ed i valori della Federazione, la visione federale del Gioco del Rugby in Italia, la struttura federale, l’impatto degli eventi, i risultati delle Nazionali, l’impatto economico di FIR sul movimento e l’impegno del rugby italiano in ambito sociale.
«Nel percorso di transizione della FIR verso quell’impostazione aziendale imprescindibile per continuare a generare risorse da investire nello sviluppo del movimento, il nostro primo Bilancio di Sostenibilità segna una tappa importante, volta a rendicontare quanto fatto da FIR da un punto di vista sociale, economico ed ambientale» – ha dichiarato il Presidente Gavazzi presentando il documento.
«Coinvolgere sempre più tutte le componenti del rugby italiano è capitale per proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso e che vogliamo continuare a percorrere con tutti i portatori d’interesse» – ha aggiunto il Presidente federale, che ha consegnato sinbolicamente la prima copia del Bilancio di Sostenibilità al Presidente del CONI, Giovanni Malagò.
Da comunicato FIR
Il Rugby. Nasce nel XIX secolo nel regno Unito ed è uno sport di squadra. Esiste il Rugby Union giocato 15 contro 15, e rugby league giocato invece 13 contro 13, ma è quello a 15 giocato nella maggior parte dei paesi del mondo come in Italia dove Rugby a 15 ha un suo campionato nazionale dal 1929.