Focus: Juve-Siviglia
COLOGNO MONZESE – Mercoledì 14 settembre 2016, nel corso del programma “Premium Champions” hanno parlato i protagonisti della sfida di Champions League
Juventus-Siviglia 0-0
(primo tempo 0-0)
MASSIMILIANO ALLEGRI: «Volevamo vincere ma non dobbiamo essere delusi: abbiamo grandi possibilità di andare avanti»
PREMIUM SPORT: oggi, mercoledì 14 settembre 2016, nel corso del programma “Premium Champions”, l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri dichiara: «Nel primo tempo è stata una partita difficile, loro pressavano molto e noi non riuscivamo a impostare ma abbiamo avuto occasioni importanti in cui potevamo passare in vantaggio, peccato non aver vinto.
In Europa è sempre complicato vincere però non abbiamo concesso niente: abbiamo tempo e ci sono ancora punti per passare il girone.Non abbiamo sfruttate le occasioni, soprattutto quelle di Khedira e Higuain. Nella ripresa abbiamo iniziato a palleggiare, abbiamo fatto molti cross ma non abbiamo segnato. E’ la prima partita, volevamo tutti vincerla ma non dobbiamo essere delusi.
Abbiamo grandi possibilità di andare avanti e può capitare di pareggiare una partita Dybala più arretrato rispetto alla passata stagione? Dybala gioca nella stessa posizione dell’anno scorso, ma Higuain ha caratteristiche diverse da Mandzukic. Ha fatto una buona partita, poi alla fine era stanco.
In futuro possibilità di vedere il tridente? Alla fine avevo solo un cambio a disposizione, o mettevo Mandzukic o inserivo Pjaca. Ho scelto Pjaca perché avevo visto il Siviglia un po’ sulle gambe. Loro poi di testa sono molto forti e l’ho preferito a Mandzukic.
Perché Asamoah al posto di Pjanic? Pjanic ha le qualità tecniche per dare di più anche entrando dopo e così è stato. E’ entrato molto bene in campo. Asamoah è un giocatore importante anche se non ha fatto una bellissima partita.”.
NEL PRE GARA, GIUSEPPE MAROTTA: «Dimostriamo sul campo la nostra forza. Marchisio in gruppo fra un mese»
PREMIUM SPORT: oggi, mercoledì 14 settembre 2016, nel corso del programma “Premium Champions”, l’amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta dichiara: «C’è il clima adatto, il palcoscenico della Champions è importante: dobbiamo dimostrare di essere bravi con i fatti e non solo con i consensi ricevuti in estate. Il campo, alla fine, ha sempre ragione. Marchisio verso il ritorno?Sta recuperando, il giocatore è molto motivato e credo che nel giro di un mese possa tornare in gruppo: è un uomo importante per la squadra ma dobbiamo avere cautela.
Pjanic in panchina anche senza Marchisio? I grandi clu devono avere una grande rosa, quindi siamo contenti di avere questi problemi invece di avere una rosa stringata. Lasciare in panchina giocatori forti è un ottimo segnale, vuol dire che la rosa è forte.
Troppe aspettative possono portare a pressioni pesanti? Noi come società dobbiamo avere la capacità di trasmettere ai giocatori le giuste motivazioni e far capire che alla fine i consensi devono trasformarsi in fatti sul campo, soprattutto in una competizione come la Champions dove un episodio sfavorevole, un infortunio o una squalifica hanno un peso notevole. Dobbiamo dimostrare di essere bravi.
L’arbitro di Bayern-Juve disastroso anche ieri in PSV-Atletico Madrid? Ho visto ma non voglio iniziare facendo polemiche se no Collina mi tira le orecchie. Faccio l’in bocca al lupo a tutti gli arbitri».
MONCHI: «Il Milan non mi ha mai cercato»
Il direttore sportivo del Siviglia Monchi dichiara: «Cercato dal Milan? No, non ho mai parlato direttamente con nessuno del Milan che ha un grande direttore sportivo e io sto bene qui al Siviglia. Nel mondo del calcio si dicono tante cose ma nessuno mi ha mai chiamato».
ALVARO MORATA: «Mi voleva il Napoli ma non ci sarei mai andato. Il Real ha rifiutato un’offerta della Juve per me»
L’attaccante del Real Madrid Alvaro Morata dichiara: «Auguro sempre il meglio alla Juve. Mi è dispiaciuto andare via ma è il calcio è così, è la mia seconda casa e voglio sempre che vinca, tranne contro il Real.
L’acquisto di Higuain? Io so che avevano fatto un’offerta importante per me ma il Real ha detto di no. Il calcio è così, a Torino mi sentivo a casa, la Juve è il più grande club d’Italia ma la vita continua e chissà che in futuro non si possano incontrare ancora i nostri percorsi.
Cercato dal Napoli? Hanno parlato con il mio agente ma non sarei mai andato là per orgoglio e per rispetto della Juve che considero la mia seconda famiglia».
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