Focus: Juventus-Lione 1-1
COLOGNO MONZESE – Mercoledì, 2 novembre 2016, nel corso del programma “Premium Champions” hanno parlato i protagonisti della sfida di Champions League.
MASSIMILIANO ALLEGRI: «Risultato positivo ma abbiamo rischiato troppo. Mi interessa solo vincere e non è vero che giochiamo male».
L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri dichiara: «Alla fine è un risultato positivo perché ci permette di avere lo scontro diretto a favore e ci dà la possibilità di non giocare la vita a Siviglia e ci tiene in corsa per il primo posto. Alla fine abbiamo fatto una buona partita, soprattutto nel primo tempo. Ero molto arrabbiato perché qui partono tutti fortissimo ma la Champions non si vince stasera e neanche la prossima gara. E questa sera dopo aver preso il pareggio non dovevamo rischiare niente perché se avessimo perso avremmo dovuto vincere per forza a Siviglia.
Dobbiamo imparare dalla gestione degli ultimi 20 minuti. Noi abbiamo perso delle palle perché abbiamo forzato delle giocate quando loro erano coperti dietro. Poi abbiamo preso un gol su punizione ma soprattutto abbiamo rischiato di compromettere tutto in uno scontro diretto e questa cosa non va bene.
Nel secondo tempo stavamo gestendo la partita fino al loro gol. A me interessa solamente che la Juve vinca le partite, non è vero che giochiamo male come molti dicono. Non si possono fare 27 punti in campionato giocando male. L’importante è recuperare alcuni infortunati e vincere contro il Chievo prima della sosta. Bastava difendere in modo più ordinato e non avremmo subito niente, siamo andati in difficoltà dopo il loro gol e questo non deve succedere perché ci stavamo giocando il passaggio del turno.
Dobbiamo migliorare dal punto di vista tecnico, dobbiamo recuperare i giocatori che sono fuori come Pjaca, Dybala, Asamoah e Lemina. Questo mese è stato più intenso rispetto all’altro, l’importante è che ne siamo usciti nel migliore dei modi. Mi piacerebbe anche a me vedere la squadra giocare meglio, che segna 4 gol a partita ma ci sono momenti nel corso della stagione e bisogna capire i momenti in totale serenità senza arrabbiarsi molto perché tanto alla fine quello che conta è il risultato.
La coppia Higuain-Mandzukic? Sono due giocatori che hanno corso molto, vengono poco tra le linee perché non hanno quelle caratteristiche ma ci sono solo loro a disposizione e stanno facendo il massimo.
La gara di Pjanic? Ha fatto bene nel primo tempo, è andato a corrente alternata. Ha giocato tantissime partite e contro il Lione non era facile».
CLAUDIO MARCHISIO: «Dovevamo vincere ma l’importante era non perdere»
Il centrocampista della Juventus Claudio Marchisio dichiara: «Queste sono sempre partite difficili, l’importante era non perdere anche se portare a casa i 3 punti era determinante per la qualificazione. Abbiamo comunque fatto un buon punto, siamo sempre lì, ci sono altre due partite, sulla carta più abbordabili, ma abbiamo fatto una prestazione così così.
Squadra stanca? Io non sono stanco perché sono appena rientrato, i miei compagni può essere che abbiano accusato un po’ di stanchezza. Davanti siamo contati, Higuain e Mandzukic hanno dato un grande contributo nelle gare precedenti però dobbiamo cercare di portare a casa questo tipo di partite perché sono fondamentali».
PATRICE EVRA: «Risultato non da Juve ma non è la fine del mondo. Se non avessi fiducia in questa squadra non giocherei più»
Il difensore della Juventus Patrice Evra della Juventus dichiara: «Non siamo stati abbastanza aggressivi ma per me il problema non è stato il gol preso ma gli ultimi 20 minuti in cui abbiamo perso un po’ di personalità e fiducia, fondamentali per vincere le partite. Non dobbiamo inventarci scuse della stanchezza, non è stato un risultato da Juve.
Allegri molto arrabbiato? Lo eravamo tutti, non solo lui. Alla Juve ci sono degli obiettivi, quello di oggi era vincere per passare il turno e non l’abbiamo fatto. Adesso andremo a giocarcela a Siviglia, siamo la Juve e siamo pronti. Siamo primi in campionato e in corsa in Champions, sono arrabbiato per la gestione della gara nel finale ma questo pari non è la fine del mondo. Non è che stasera non dormirò.
I tifosi devono avere fiducia nella Juventus? Se non avessi fiducia in questa squadra chiederei al mister di non giocare più. C’è tanta pressione su di noi, vogliamo vincere il campionato e andare avanti in Champions però con calma. La gente vuole vincere subito ma la Champions non si vince adesso, si vince più tardi. Io ho la massima fiducia in tutti i miei compagni».
NEL PRE-GARA GIUSEPPE MAROTTA: «A gennaio non credo ci saranno opportunità per migliorare la rosa»
L’amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta dichiara: «Tolisso interessa alla Juve? È un buon giocatore ma non è di nostra proprietà.
La Juve a gennaio cercherà un centrocampista? La rosa è competitiva. Alcuni infortuni ci hanno un po’ danneggiato ma il ritorno di Marchisio è fondamentale per l’economia del centrocampo. Poi non credo che a gennaio ci possano essere occasioni per migliorare il livello qualitativo di questo gruppo che sta facendo bene sia in Italia che in Europa. Noi abbiamo tentato fino all’ultimo giorno di cogliere un’opportunità a centrocampo e quella di Witsel era un’opportunità. Non ci siamo riusciti per impedimenti oggettivi ma come detto a gennaio non credo ci saranno delle occasioni anche se noi siamo sempre molto vigili.
Cuadrado considerato il dodicesimo uomo che entra per spaccare le partite? E’ anche questo. Le partite durano ’95 minuti e spesso vengono determinate negli ultimi minuti. Penso che avere dei giocatori del livello di Cuadrado in panchina sia uno strumenti a disposizione dell’allenatore per modificare l’assetto tattico o per inserire una pedina diversa dal punto di vista tecnico. Ben vengano questi co-titolari, non voglio chiamarli riserve.
Meglio il gioco o il risultato? Siamo molto concreti quindi dico meglio il risultato, poi ragionando come Sacchi si dice che si vince attraverso il gioco. Noi stiamo cogliendo risultati importanti e l’obiettivo è vincere e divertire.
Meglio la difesa a 3 o a 4? Dipende a seconda degli uomini che si intende impiegare. Il compito del mister moderno è quello di valorizzare al meglio i giocatori che ha a disposizione senza focalizzarsi su un modulo solo».
Mediaset