Focus: Commenti Roma-Bologna 3-0 e 12° turno
COLOGNO MONZESE – Domenica 6 novembre 2016, nel corso del programma Serie A Live in onda su Premium Sport, hanno parlato alcuni dei protagonisti della dodicesima giornata del campionato di massima serie.
ROMA-BOLOGNA 3-0
(primo tempo 1-0)
RETI: Salah al 13′ p.t., al 18′ s.t. e al 26′ s.t.
MOHAMED SALAH: «Vogliamo vincere qualcosa per questo club»
L’attaccante della Roma Mohamed Salah dichiara: «Sono contento per la tripletta, vogliamo continuare così e vincere tutte le partite. Ora abbiamo quattro punti dalla Juventus, noi vogliamo vincere qualcosa per questo club».
LUCIANO SPALLETTI: «Non so se siamo l’anti Juve, ma siamo una squadra di professionisti veri»
L’allenatore della Roma Luciano Spalletti dichiara: «Nel primo tempo non abbiamo fatto benissimo, al contrario della ripresa. Mi aspettavo che calassimo un po’ per via degli impegni in coppa e invece abbiamo fatto malino all’inizio e benissimo col passare del tempo. Nel secondo tempo non abbiamo mai dato impressione di avere incertezze su quello che avevamo intenzione di fare. Quindi bisogna fare i complimenti ai ragazzi. Si parla molto degli infortuni, ma la società ha allestito un’ottima squadra: i giocatori si adattano e lo fanno bene, come Nainggolan che ha finito la partita facendo il terzino destro.
Va bene così, anche se non sarebbe male trovare un po’ di equilibrio: sotto porta a volte la giocata decisiva ci manca ancora. Non so se siamo l’anti Juve: so che tra le due soste per le nazionali abbiamo preso punti a tutti. Se abbiamo fatto questo, nonostante le defezioni, significa che questa squadra è composta da professionisti veri. Ma la sosta ci vuole, perché dobbiamo recuperare energie.
Come sopperire all’assenza di Salah per la coppa d’Africa? Bisogna comprarne uno uguale. Scherzi a parte, ho El Shaarawy che ha fatto sempre bene quando è stato chiamato in causa e c’è anche Iturbe».
ROBERTO DONADONI: «Sotto al primo errore, sconfitta che deve servirci per il futuro»
L’allenatore del Bologna Roberto Donadoni dichiara: «Abbiamo avuto una bella partenza, con buone opportunità e ci è mancata quel pizzico di determinazione per sfruttarle. Contro queste squadre andare in vantaggio ti permettere di gestire la partita in un certo modo: purtroppo non l’abbiamo fatto e loro, con la qualità che hanno, sono riusciti a indirizzare la partita nel binario che volevano, con giocatori come Salah e Perotti che sono difficili da fermare. Non ci siamo messi a difendere e basta, purtroppo al primo errore siamo andati sotto e così è difficile rimediare.
Difetti di personalità? A volte quando manca qualche giocatore di esperienza qualche giovane può risentirne, ma non credo sia un nostro problema. Perdere dà fastidio, ma ci può servire per trovare la chiave di lettura per il futuro. Dobbiamo sapere prendere anche da una sconfitta come questa le cose positive: sapevamo già da prima che il nostro cammino sarebbe stato complicato. Ora arriveranno delle partite più alla nostra portata e dovremo farci trovare pronti a tirare fuori gli artigli.
Sadiq? Ha fatto la sua onesta prova, deve e può crescere ancora molto ma ha lottato e questo mi piace. Può crescere esponenzialmente.
Come sostituire Verdi? È difficile, ma come è difficile rimpiazzare chiunque. Abbiamo ancora qualche defezione: ci abbiamo provato come meglio potevamo».
CHIEVO 1-2 JUVENTUS
RETI: Mandzukic (J) al 51′, Pellissier ( C) al 66′, Pjanic (J) al 75′
MASSIMILIANO ALLEGRI: «Questa Juve come quella di Capello? Quella squadra vinceva, così come questa»
L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri dichiara: «Abbiamo rischiato nel finale, soprattutto negli ultimi 30 secondi. Abbiamo fatto una bella partita conquistando un risultato importante. Abbiamo chiuso un mese al meglio, dove abbiamo affrontato squadre importanti.
La prova di Higuain e Mandzukic? Ho chiesto ai due di sacrificarsi e l’hanno fatto bene. Hanno dato ampiezza al campo e hanno fatto bene tecnicamente: sono contento della prestazione. Higuain ha giocato molto con la squadra e quando non c’è Dybala lo fa lui perché ha grande tecnica. Ha avuto anche due occasioni importanti, poi alla fine per necessità tattiche volevo togliere una punta e ho tolto lui.
Questa Juve come quella di Capello? La sua Juve me la ricordo vagamente, so che vinceva e anche questa Juve sta vincendo. Ogni anno è sempre più difficili perché gli avversari sono sempre più tosti e dopo 5 Scudetti vinti provano sempre a batterti: la nostra sfida di quest’anno è migliorare noi stessi. Pensiamo a una gara alla volta, dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo.
Pjanic meglio a centrocampo che da trequartista? Pjanic giocando da interno destro diventa più lucido in avanti, è una questione semplice, giocando a tre deve aiutare il terzino e magari si trova fuori posizione, riducendogli il campo d’azione è più lucido e pericoloso. Nel calcio è importante giocare bene ma è importante anche correre.
Manca qualcosa a centrocampo? Si va sempre alla ricerca di cose che non esistono. Abbiamo una rosa di qualità e la squadra ha fatto una buonissima partita, creando molte occasioni.
L’infortunio di Barzagli? Gli è uscita la spalla e gliel’hanno rimessa a posto».
NEL PRE GARA, GIUSEPPE MAROTTA: «Bentancur alla Juve? Ci sono molte possibilità di prenderlo. Le frasi di Buffon? E’ un fatto che non è avvenuto»
Il direttore generale della Juventus Giuseppe Marotta dichiara: «Bentantcur e Verratti? Su Bentancur abbiamo un diritto di prelazione che dovremo esercitare entro aprile e devo dire che i presupposti per concludere la trattativa ci sono perché il ragazzo sta facendo buone cose. Valuteremo la situazione ma ci sono buone probabilità. Per quanto riguarda Verratti non ho niente da dire, è un ottimo giocatore.
Ci aspettiamo il salto di qualità da parte di Pjanic? Sì, sicuramente, lui si è inserito con difficoltà ma è un grande professionista e un bravo ragazzo e peno ci siano tutte le possibilità: ha dimostrato di essere un giocatore di valore in questi anni e dovremo avere la pazienza di aspettarlo. Il calciatore moderno deve essere eclettico, l’allenatore deve valorizzare le risorse a disposizione, adattando le risorse a un modulo tattico. Può essere considerato un calciatore duttile.
Troppe critiche alla Juve? La storia della Juve è contraddistinta da tantissime vittorie e da tantissime critiche. Noi siamo consapevoli che la squadra sia molto valida, siamo in testa in campionato, in Champions stiamo facendo bene per cui continueremo su questa squadra, cercando di migliorarci sempre.
La polemica sulle esternazioni di Buffon? Non entro nel merito perché è un fatto che non è avvenuto. Il comunicato è stato chiaro, non c’è nulla da aggiungere.
Tra la Champions e il campionato la differenza è l’intensità delle gare? Probabilmente è un discorso di qualità maggiore. Chi partecipa alla Champions è perché ha raggiunto degli obiettivi importante, la differenza sta nel valore delle squadre. Dobbiamo adeguarci agli avversari di turno ma il ruolino di marcia di questi anni in Europa è stato positivo».
INTER-CROTONE 3-0
L’allenatore dell’Inter Stefano Vecchi dichiara: «Per me e il mio staff l’obiettivo era fare bene in queste due gare: ci siamo sentiti lusingati per questa chiamata, abbiamo cercato di portare entusiasmo. Per un pelo giovedì non siamo riusciti a fare risultato e oggi per un pelo abbiamo vinto, ma credo che ci sia stato un predominio territoriale netto: per fortuna siamo riusciti a sbloccarla e poi a chiuderla bene. Devo ringraziare i ragazzi che si sono dimostrati davvero responsabili: si sono consegnati a me e al mio staff in maniera umile e disponibile.
Cosa succede adesso? Io ora dovrei tornare in Primavera, mentre la società farà le sue scelte per la panchina della Prima squadra. Dico “dovrei” perché ancora non mi hanno comunicato nulla, ma è sicuro che arriverà qualcuno, diciamo al 99,99 per cento».
NEL PRE GARA, PIERO AUSILIO: «Abbiamo visto 3 allenatori, ma spesso quando si parla di Inter si fa un po’ di cinema»
Il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio dichiara: «Il comunicato è chiaro: si è detto tanto in questi giorni, in realtà si sono fatte cose molto normali, cose che fanno tante società quando c’è da scegliere un allenatore. Figuratevi in una società importante come l’Inter. Si sono viste 3 persone, non 15-20, ma ogni tanto quando si parla dell’Inter si fa un po’ di cinema. L’Inter non è divisa, ma non possiamo stare tutti i giorni a smentire qualcosa: qui la gestione è seria, c’è una proprietà che si è appena insediata e c’è bisogno che ognuno si ambienti. I problemi ci sono stati, infatti abbiamo cambiato allenatore, ma vi posso assicurare che c’è tutta la volontà di fare bene. La proprietà è cinese, geograficamente lontana, ma è in realtà molto vicina alla squadra.
Se rifarei quelle dichiarazioni di appoggio totale a De Boer poco prima della partita che l’ha portato all’esonero? Certo. Purtroppo poi è arrivato l’ennesimo risultato negativo e abbiamo fatto un’analisi più profonda, che ci ha portato a cambiare. Ma io difenderò tutti gli allenatori dell’Inter fino all’ultimo loro minuto sulla panchina dell’Inter.
L’influenza di Kia? Mi viene da ridere. È una persona che conosco da più di dieci anni: lui fa l’agente, se poi ha rapporti con Suning per me non è un problema. All’Inter è solo l’agente di Joao Mario, non mi sembra che abbia fatto tutte queste operazioni con noi. Non sarà nemmeno l’agente del nostro prossimo allenatore».
PALERMO-MILAN 1-2
(primo tempo 0-1)
RETI Suso (M) all’11’ p.t.; Nestorovski (P) al 26’, Lapadula (M) al 37’ s.t
VINCENZO MONTELLA: «Noi da Champions? Dobbiamo avere sempre la fame di Lapadula»
L’allenatore del Milan Vincenzo Montella dichiara: «Sono molto felice per lo stato d’animo di Lapadula, ha una determinazione fuori dal normale e so quanto questo gol valga per lui. Oltre ai tre punti che valsi per la squadra, tre punti arrivati in un momento difficile per il Milan. Siamo partiti benissimo, abbassando molto il Palermo e facendo girare bene la palla: siamo passati meritatamente in vantaggio ma dopo ci siamo poco alla volta accomodati, abbiamo abbassato il ritmo e senza la nostra consueta aggressività facciamo fatica. Nel secondo tempo si è visto che gli avversari avevano qualche motivazione in più e giustamente sono arrivati al pareggio. Per fortuna abbiamo reagito: questa partita la volevamo vincere e il successo è meritato, anche se naturalmente ci sono degli aspetti su cui lavorare. Ma lavorare dopo una vittoria è comunque più facile.
Se siamo da Champions? Bisogna sognare, ma per rimanere a questo livello dobbiamo avere sempre la fame che ha fatto vedere oggi Lapadula.
Dove intervenire a gennaio sul mercato? Tutte le squadre sono migliorabili, ma tante volte per migliorare una squadra a gennaio si rischia di peggiorarla. Quindi bisogna stare attenti. Romagnoli? Gli manca un po’ di mestiere, ma ha il tempo dalla sua parte e la base è già di altissima qualità.
Pasalic? Buona gara: non era facile perché viene da un lungo periodo di inattività. È un bel prospetto».
GIANLUCA LAPADULA: «Il gol è un sogno che si realizza. Vogliamo riportare il Milan dove merita»
L’attaccante del Milan Gianluca Lapadula dichiara: «Il gol in Serie A è un sogno che si realizza ma non ho pianto perché se segno il primo gol a 26 anni vuol dire che c’è ancora molto da fare. In area ci provo sempre, a volte non becco neanche la palla, oggi sono stato fortunato. Speriamo di dare continuità a queste belle giocate.
I miei obiettivi e quelli del Milan? Vogliamo riportare il Milan dove merita, nei maggiori palcoscenici europei. Io farò di tutto per ritagliarmi uno spazio in questa squadra».
NEL PRE GARA, ADRIANO GALLIANI: «Non carichiamo di troppe pressioni Locatelli. Montella grandissimo allenatore, ma anche Mihajlovic lo è»
L’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani dichiara: «Squadra italiana che va verso una proprietà cinese? Un discorso è la squadra e un altro è la proprietà. Questa squadra è la più giovane del campionato e questo è fondamentale. Abbiamo tantissimi italiani, cinque sono stati convocati da Ventura e se ci fosse stato Montolivo sarebbero stati sei: ci sono tante cose positive.
Un giudizio su Locatelli? Tendo a minimizzare perché ho il terrore di dargli troppe speranze e pressioni. È un buonissimo giocatore che sta crescendo, ma una volta i giocatori avevano bisogno di più tempo adesso dopo due buone gare sei già da Nazionale. Non bisogna caricarlo di troppe pressioni, è un ’98, noi comunque capimmo che sarebbe diventato un giocatore importante e il merito va dato al nostro talent scout Bianchessi che lo prese dall’Atalanta quando aveva 9 anni.
La differenza tra questa stagione e quella dello scorso anno? Ogni stagione fa storia a sé. Quest’anno c’è più serenità, Montella è un grandissimo allenatore ma anche Mihajlovic lo è e lo sta dimostrando al Torino. I giocatori rendono in maniera diversa, noi oggi abbiamo un grande allenatore ma voglio fare i complimenti al mo amico Sinisa per quello che sta facendo in granata».
FIORENTINA-SAMPDORIA 1-1
RETI: 37’ Bernardeschi (F); 57’ Muriel (F)
PAULO SOUSA: «In casa persi troppi punti»
L’allenatore della Fiorentina Paulo Sousa dichiara: «Oggi, purtroppo, l’intensità che avevamo nel primo tempo non l’abbiamo avuta nel secondo, probabilmente complice la carenza di energie post Europa League. Anche se penso che la vittoria l’avremmo meritata comunque. Per intensità intendo quella mentale, perché è la testa che ti fa correre, prima delle gambe.
Il nostro gioco richiede un gran dispendio di energie e quando succede che non chiudi la partita rischi di farti riprendere, come è successo con la Sampdoria. Purtroppo in casa abbiamo perso molti punti: a volte meritavamo di più, altre volte avremmo dovuto fare di più».
Mediaset
SERIE A TIM 2016/17 12° Giornata
Sabato 5 novembre 2016
Torino-Cagliari 5-1
Napoli-Lazio 1-1
Domenica 6 novembre 2016
Pescara-Empoli 0-4
Chievo-Juventus 1-2
Genoa-Udinese 1-1
Palermo-Milan 1-2
Sassuolo-Atalanta 0-3
Fiorentina-Sampdoria 1-1
Inter-Crotone 3-0
Roma-Bologna 3-0
Classifica
Juventus 30
Roma 26
Milan 25
Lazio 22
Atalanta 22
Napoli 21
Torino 19
Fiorentina 17
Inter 17
Genoa 16
Cagliari 16
Chievo 15
Udinese 15
Sampdoria 15
Bologna 13
Sassuolo 13
Empoli 10
Pescara 7
Palermo 6
Crotone 5
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