Focus: Mick Jagger
LOS ANGELES (U.S.A.) – È finita nel peggiore dei modi la spedizione azzurra a Los Angeles, dove la squadra nazionale si giocava le possibilità di restare in WCL4. L’Italia si è classificata al sesto ed ultimo posto della competizione e, insieme a Jersey (con cui ha perso due volte) è retrocessa nella divisione inferiore. Compresa la finale per il 5° e 6° posto, la nostra squadra ha disputato 6 incontri, vincendo, forse a sorpresa, solo quello contro Bermuda che, nell’edizione precedente, era retrocessa da WCL3 a WCL4.
Troppo forti si sono dimostrate, ad esempio, la Danimarca (che ci ha sconfitto con un imbarazzante 214/5 – 100/10 nell’incontro di esordio), terza classificata, ed Oman che, invece, giungeva dalla promozione WCL5-WCL4 ed ha ora centrato una clamorosa e meritata qualificazione in WCL3, piazzandosi al 2° posto nel torneo, vinto dai padroni di casa degli USA così risaliti immediatamente in WCL3.
Proprio contro gli USA, l’Italia ha disputato un ottimo incontro, rovinato dalla pioggia, che ha obbligato alla riduzione della partita di 9 overs. Davvero un peccato, perché gli azzurri hanno chiuso contro gli americani a 185/5; nel secondo innings gli statunitensi sono giunti al limite per battere i nostri giocatori perdendo ben 9 wickets prima di superarli con il 186° run. Se la partita fosse durata i 50 overs previsti inizialmente, probabilmente avremmo avuto buone chance di vincere l’incontro, avendo un solo wicket ancora da prendere (contro 5 nostri da perdere).
Anche la prima partita contro Jersey ha visto l’Italia dilapidare un cospicuo bottino di 235 runs. Nell’innings di battuta, Jersey è giunta ad un solo run di distacco alla fine del 49° over e poi, nel 50° over, è riuscita al terzo lancio a superare gli azzurri. Punteggio finale 236/7 – 235/10.
La vittoria contro Bermuda, che aveva avuto ragione della Danimarca, è stata l’unica nota piacevole e positiva della spedizione negli States. Il punteggio finale è stato 228/8 – 203/9 per l’Italia.
Nella finalina di consolazione per il 5° e 6° posto, Jersey ha poi avuto la meglio nuovamente sull’Italia, stavolta con il punteggio di 250/6 – 208/10, maturato soprattutto negli ultimi over di battuta dei britannici quando Bisson ha inanellato una serie di ottimi colpi che hanno fatto lievitare il punteggio di Jersey, risultato poi irraggiungibile.
In battuta si sono sicuramente distinti fra gli azzurri il capitano Crowley, con 217 runs (un quinto dei runs ottenuti da tutti gli azzurri) su 274 balls (SR = 79,20), Sandri con 155 runs (SR = 108,39) che ha disputato però solo 4 dei 6 incontri e Hussain con un SR di 107,37, anch’egli sottoutilizzato (solo 3 partite per il giocatore del Trentino). Nel lancio, note di merito ancora per Sandri con 9 wicket e 4,38 di Econ in 4 match, C. Singh con 7 wicket e 4,44 di Econ (premiato per la partita contro Bermuda come MVP) e Crowley, il lanciatore più utilizzato (55 overs) dal coach Scuderi, con il più basso Econ degli azzurri (3,58).
La debacle azzurra ha numerose concause. Ne indichiamo alcune: scarsa abitudine, da parte di diversi nostri giocatori, a giocare su campi come quelli ove si sono disputate le partite (riferimento particolare al pitch), mancata possibilità di portare certi giocatori al torneo per la mancata concessione del visto da parte delle autorità statunitensi (come accaduto, ad esempio, a uno dei nostri migliori lanciatori, Muhammad Imran del Kingsgrove), ridotta coesione o conoscenza reciproca o affiatamento fra i giocatori (non tutti giocano nei campionati italiani).
Si riparte ora dalla WCL5 contro Tanzania, Vanuatu, Jersey ed altre. Compito della nuova dirigenza e della nuova organizzazione sarà riportare l’Italia in una posizione di maggior rispetto internazionale, operando affinché – ad esempio attraverso il connubio nuova impiantistica e formazione scolastica – nel nostro Paese di possano compiere quei progressi che altre Nazioni hanno mostrato in questa ed in altre recenti competizioni.
“Note” degne di merito, infine, sono giunte a sorpresa, da un personaggio che, di “note” sa tutto. A trovare gli azzurri è infatti arrivato uno dei grandissimi della musica rock, appassionato di cricket, Mick Jagger, leggendario e carismatico leader dei Rolling Stones.
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