MILANO – Nella settimana dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, anche Giusy Versace, oggi atleta paralimpica, scende in campo a fianco dellamica Jo Squillo per promuovere il docu-film Wall of Dolls, un documentario di 40 minuti che verrà proiettato il 25 novembre a Milano alle 18:45 nella sala Alda Merini dello Spazio Oberdan di Viale Vittorio Veneto 2. L’appuntamento é aperto a tutti. Sempre domani il docu-film verrà proiettato per gli studenti a Roma, nella sala Tirreno della Regione Lazio. Wall of Dolls é stato presentato in anteprima anche al Festival del Cinema di Roma dello scorso fine ottobre, riscuotendo grande successo.
Lidea di questo docu-film nasce proprio dal Muro di Bambole che è stato allestito in via De Amicis a Milano: uninstallazione artistica realizzata da stilisti, artisti e associazioni che da 3 anni è divenuta simbolo contro i femminicidi e la violenza sulle donne. Un progetto che in questi anni ha saputo crescere al punto che lo scorso anno, durante Expo, è stato meta di milioni di persone e che da questanno è diventato dapprima un documentario e poi un progetto itinerante; tanto che anche Genova, Bologna e Cortina d’Ampezzo si sono organizzate per replicarlo.
Wall of Dolls è un documentario di denuncia a supporto delle vittime della violenza sulle donne, ideato per sensibilizzare le istituzioni alla creazione di nuove case rifugio per chi ha bisogno di protezione, dei centri antiviolenza, del codice rosa nei pronto soccorso e per la promozione di corsi educativi nelle scuole.
Testimonial e protagoniste di Wall of Dolls, in quanto sopravvissute alla violenza, Lucia Annibali, Laura Roverie e Valentina Pitzalis. Numerosi illustri personaggi come Maria Grazia Cucinotta, Giusy Ferreri, Vivienne Westwood e ovviamente Giusy Versace, hanno voluto supportare l’iniziativa portando ognuno la propria bambola. Quella di Giusy é esposta a Milano all’interno del museo, allestito a fianco del ”muro” di via De Amicis.
«Wall of Dolls è un muro che unisce e non divide – commenta la Versace – un simbolo di unione e aggregazione contro il femminicidio, una piaga della nostra società, ed io sono molto orgogliosa di esserne testimonial e portavoce. A breve inoltre, grazie al sostegno della Regione Lombardia, proietteremo il docu-film anche nelle principali scuole delle province lombarde perché solo così wall of dolls può moltiplicare il suo messaggio».
Jo Squillo Jo Squillo Jo Squillo Jo Squillo Jo Squillo Jo Squillo
Di seguito la locandina dell’evento