Focus: Nazionale Calcio Amputati Csi
MODENA – È ormai una tradizione prenatalizia quella della Nazionale Calcio Amputati, che il prossimo week end tornerà a far visita sui campi di Modena e provincia, per la precisione a Corlo di Formigine e a Castelvetro di Modena, per allenarsi a porte aperte e portare sui campi una testimonianza di sport ed entusiasmo, per la vita.
Primo appuntamento a Corlo di Formigine alle 16 di sabato, al Campo Corlo Arena di via Battezzate 72 dove è fissato il ritrovo per il primo allenamento del collegiale che servirà ai tecnici azzurri, i due emiliani Renzo Vergnani e Paolo Zarzana per testare il momento di forma dei ragazzi in vista dei prossimi appuntamenti ufficiali.
Domenica mattina, 18 dicembre, la Nazionale Amputati sarà invece in campo alle ore 10 al Campo Sintetico Venturelli a Castelvetro di Modena: per l’occasione, sarà presente anche Marco Ballotta, ex portiere del Modena e della SS Lazio ed oggi allenatore del Castelvetro. Una domenica mattina speciale, insomma, per vedere all’opera una squadra di ragazzi e tecnici accomunati dall’entusiasmo e dalla passione per uno sport che non ammette limiti né confini. Ad incoraggiare le “stampelle azzurre” le parole del numero uno del Csi, Vittorio Bosio: «Questa squadra rappresenta un fiore all’occhiello per la nostra associazione, quanto ad inclusione, integrazione ed appartenenza. Ai ragazzi, ai tecnici e a tutti gli atleti con disabilità va il nostro aiuto e sostegno, augurandoci sempre nuovi innesti in rosa»
LA STORIA DELLA NAZIONALE La squadra azzurra nasce nel 2012 da un’idea di Francesco Messori e nel corso di questi anni, dopo i Mondiali del Messico, senza dubbio si è già fatta conoscere nel panorama delle squadre nazionali europee e mondiali di calcio amputati.
Per Francesco, un sogno che si avvera. Nato senza una gamba, Francesco attraverso i social ricerca compagni per mettere insieme una squadra: il suo progetto, il suo sogno di formare una squadra diventa realtà grazie al Centro sportivo italiano, che nel 2011 “sposa” la sua causa e cambia il regolamento per consentire a lui e ad altri di giocare in un campionato di calcio. Francesco viene tesserato Csi e nel 2012 disputa il suo primo torneo a Bonemerse (Cr), dove è l’unico atleta con disabilità a giocare insieme ai normodotati. Passo dopo passo il Centro sportivo italiano Nazionale dà ufficialmente vita alla Nazionale Amputati che esordisce ad Assisi l’8 dicembre 2012. Da allora per la Nazionale è un crescendo di emozioni ed avvenimenti fino a quando, nel 2013, ad Annecy arriva l’esordio ufficiale contro la Francia.
Oggi la Nazionale Calcio Amputati può competere alla pari con tutte le altre squadre europee, è stata inserita nella WAFF (World Amputee Football Federation) e ha disputato tre amichevoli: due con la Francia e una con la Germania. Nel settembre 2013 ha partecipato ad uno dei più importanti tornei internazionali (Amp futbol cup) a Varsavia, un torneo a 6 squadre (Turchia, Inghilterra, Polonia, Ucraina, Belgio, Italia), aggiudicandosi un quinto posto. Nel 2014 i Mondiali di Calcio per Amputati, organizzati in Messico dalla WAFF.
Il team italiano è un condensato di storie coraggiose. Con Francesco, il “capitano”, ci sono anche altri ragazzi e adulti, che per un incidente o problemi congeniti sono privi di un arto inferiore. Ecco la formazione della Nazionale e la relativa provincia di origine di ciascuno dei 13 atleti che insieme si fanno “ambasciatori dei valori dello sport per tutti”, per il loro esempio di amore verso la vita e lo sport oltre ogni abilità o disabilità: Alessandro Genta, Bra (Alba); Stefano Starvaggi, Busto Arsizio (Varese); Emanuele Padoan, Castegnero (Vicenza); Francesco Messori, Correggio (Reggio Emilia); Lorenzo Marcantognini, Fano (Pesaro-Urbino); Riccardo Tondi, (Pesaro); Daniel Priami (Livorno); Paolo Capasso (Lucca); Arturo Mariani, Guidonia (Roma); Emanuele Leone Lenola (Latina); Luca Zavatti, (Latina); Gianni Sasso, Ischia (Napoli); Salvatore La Manna (Palermo).
IL PROGETTO SPORTANCHIO Francesco Messori è testimonial della campagna di sensibilizzazione #sportanchio lanciata nel 2016 dal Csi Modena a sostegno del progetto “Disabili e Sport”, una delle esperienze pilota in Italia nel sostegno ai ragazzi disabili nella scuola. Il progetto esiste sul territorio di Modena e provincia da dieci anni ed ha come obiettivo l’integrazione dei ragazzi disabili attraverso lo sport con i loro compagni durante le lezioni scolastiche, grazie all’aiuto degli insegnanti e di personale specializzato. Dal 2006 ad oggi ha coinvolto più di 20 medie e superiori della nostra provincia, oltre 200 ragazzi disabili toccati direttamente ogni anno da un’attività specifica studiata per loro.
Un progetto che, però, costa non solo in termini di progettazione e realizzazione, ma anche in termini economici: il Csi tutti gli anni investe in questa attività non meno di 20mila euro e per fortuna ha sempre avuto partner importanti al sua fianco. Storicamente il Panathlon, che in modo continuativo ha sempre finanziato le attività.
Per informazioni: http://csimodena.it/news/sportanchio
Per sostenere il progetto: buonacausa.org
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