TREVISO – Per correre una maratona servono non solo testa e gambe. Ma anche passione. Per andare oltre il cronometro serve un cuore enorme, come quello che metteranno in campo, o meglio, in strada, alcuni dei protagonisti della Treviso Marathon 1.4 di domenica 5 marzo 2017. I protagonisti della solidarietà. Dalla 42,195 km di Francesco, bimbo che ha affrontato un tumore, agli Amici di Diego e all’Unitalsi di Treviso che parteciperanno spingendo le carrozzine dei ragazzi disabili, come pure il team Bambini terribili for a smile, presenti a Conegliano in una sorta di anteprima davvero speciale prima di partecipare a un triathlon sulla distanza ironman.
Anche nell’edizione di quest’anno si correrà per importanti valori sociali, come quelli solidali. A correre la maratona di Francesco sarà Matteo Carlin, il papà di Francesco. «Ho deciso di partecipare alla Treviso Marathon con due amici per contribuire alla raccolta di fondi e sostenere la ricerca scientifica attraverso AIL Padova – racconta il padovano – a settembre 2015 a mio figlio minore Francesco, di 7 anni, è stato diagnosticato un linfoma di Burkitt, un tumore maligno. Dopo i primi giorni di allucinazione mista a disperazione abbiamo iniziato la nostra battaglia affidandoci completamente al reparto di Oncoematologia Pediatrica di Padova, ai suoi medici, infermieri, volontari, operatori… ed è in quel momento che si è aperto un mondo nuovo fatto di tanta sofferenza, ma anche di piccole gioie e speranza. Francesco adesso sta bene, siamo ai controlli ogni due mesi. Correrò per lui, per noi, correrò per ringraziare tutti coloro i quali hanno reso meno duro il nostro percorso. Correrò per chi ha fatto donazioni e per chi ne farà, perché è anche grazie alla ricerca che Francesco è qui con noi. Correrò soprattutto per tutti i bimbi di oncoematologia e le loro meravigliose famiglie. Basta poco per aiutarci e per aiutarli».
Si sono aggiunti anche altri amici e il gruppo sarà composto da una decina di maratoneti che indosseranno la maglietta dell’Ail. Ad abbracciare Matteo sul traguardo di Conegliano, alla conclusione di una grande impresa (“farò di tutto per arrivare, anni fa ho già corso la Treviso Marathon, ma allora ero più allenato, sicuramente”) proprio Francesco, la sorellina e la mamma.
Dal veneziano arriverà invece Pierluigi Righetti, che fa parte dei Bambini Terribili…for a smile. Il triathleta 45enne, specialista della distanza ironman in collaborazione con il Gruppo Terraglio, parteciperà al Venice Challenge, gara di 3,8 km a nuoto, 180 km in bicicletta e 42,195 km a piedi in programma a Venezia a giugno, portando con sé dei bambini disabili. Righetti ha scelto proprio la Treviso Marathon per la sua prima uscita con i ragazzini, per testare la frazione di corsa. Domenica 5 marzo spingerà quattro bimbi in carrozzina (che si daranno il cambio) insieme a un papà. Al trentesimo chilometro si unirà anche una mamma podista. L’obiettivo è raccogliere fondi, in questo caso per la Fisioterapia Terraglio di Mestre.
A Conegliano ad aprire la maratona ci saranno due storici gruppi che da anni promuovono inclusione e solidarietà, partecipando alla Treviso Marathon. Si tratta degli Amici di Diego Onlus e dell’Unitalsi di Treviso.
L’associazione presieduta da Stefano Franceschin sarà presente con una trentina di accompagnatori e una decina di ragazzi, tra cui Diego (Maschietto), che per primo è stato protagonista del progetto che vuole portare i giovani diversamente abili a vivere le emozioni delle corse su strada (la prima volta è accaduto diversi anni fa proprio a Treviso).
Il gruppo di San Pietro di Feletto, che partecipa a una ventina di corse all’anno, può godere della partecipazione di spingitori che arrivano praticamente da tutte le società di atletica del territorio. Anche loro, per poter operare, si avvalgono delle donazioni e del 5×1000. Domenica 5 marzo regaleranno emozioni forti, fortissime, non solo ai ragazzi in carrozzina, ma anche al pubblico.
Non mancherà, ovviamente, nemmeno l’Unitalsi di Treviso. Da anni alcuni podisti hanno scelto di impegnarsi oltre la corsa, dedicandosi agli altri. Anche quest’anno in occasione della seconda Treviso Half Marathon, la sezione Unitalsi di Treviso ripercorrerà le strade del Prosecco grazie a circa trenta atleti delle società PerCorrere il Sile e Playlife Ponzano assieme a una decina di amici diversamente abili.
Ci sono traguardi che non si misurano con una classifica e nemmeno con il cronometro. I protagonisti della solidarietà sono già campioni. Tutti. (da comunicato Treviso Marathon – Ufficio Stampa e Comunicazione)
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