Focus NAUTICA: Ice Yachts

TRIESTE – Dopo il successo della scorsa settimana alla 46° edizione del Trofeo Bernetti, in cui Black Arrow e Mataran si erano classificati primo e secondo di categoria, ieri nella 49ma edizione della Barcolana, la più affollata regata del mondo, che quest’anno ha contato 2.101 equipaggi registrati, le stesse imbarcazioni ad ordine invertito hanno conquistato nuovamente le prime due piazze della categoria.

Replicando il risultato ottenuto nel 2016, i due ICE 33, del cantiere nautico ICE YACHTS, hanno centrato un’altra volta l’obiettivo di chi ci ha creduto fin dall’inizio, cioè quello di progettare un monoscafo di dieci metri, alleggerito, semplice da portare e veloce sull’acqua. Fautori del progetto sono l’abile mano italiana di Umberto Felci e l’intuito imprenditoriale di Marco Malgara, amministratore unico del cantiere.

Ancora una volta il cantiere cremonese ICE YACHTS, si propone all’attenzione del pubblico con i suoi modelli all’avanguardia che rispecchiano l’eccellenza italiana nel mondo della nautica, in grado, anche,  di offrire prestazioni di altissimo livello anche sul campo di regata.

Le sue barche, dall’ICE 33, al 52 e 52R, fino al 60 (prossimo al varo), al 100 piedi e all’ultimo nato il CAT 61, sono tutte frutto di una lavorazione “artigianale”, dalla progettazione alla falegnameria degli interni, all’utilizzo di materiali compositi e tecnologie d’avanguardia. (da comunicato Ufficio stampa Ice Yachts)    

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TRIESTE – Dopo il successo della scorsa settimana alla 46° edizione del Trofeo Bernetti, in cui Black Arrow e Mataran si erano classificati primo e secondo di categoria, ieri nella 49ma edizione della Barcolana, la più affollata regata del mondo, che quest’anno ha contato 2.101 equipaggi registrati, le stesse imbarcazioni ad ordine invertito hanno conquistato nuovamente le prime due piazze della categoria. Replicando il risultato ottenuto nel 2016, i due ICE 33, del cantiere nautico ICE YACHTS, hanno centrato un’altra volta l’obiettivo di chi ci ha creduto fin dall’inizio, cioè quello di progettare un monoscafo di dieci metri, alleggerito, semplice da portare e veloce sull’acqua. Fautori del progetto sono l’abile mano italiana di Umberto Felci e l’intuito imprenditoriale di Marco Malgara, amministratore unico del cantiere.