MILANO – “Divieto di sosta” è la biografia scritta a sei mani da Gianni Romeo, Franco Fava e Fabio Monti su un totem del mezzofondo azzurro come Franco Arese, campione europeo a Helsinki 1971 sui 1500. Vietato fermarsi, ma a Milano (all’Hotel Melia di Via Masaccio) si sono fermati tanti campioni del passato (non solo azzurro) per il vernissage dell’opera edita da Editoriale Sport Italia-Edizioni Correre e presentata da Nicola Roggero e Daniele Menarini: un evento divenuto in fretta un cocktail di ricordi e aneddoti dalle piste di tutto il mondo.
Alla presentazione, oltre al presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera Alfio Giomi, hanno partecipato, solo per citarne alcuni, gli olimpionici Livio Berruti, Maurizio Damilano, Abdon Pamich e Lasse Viren (“spalleggiato” da un altro “flyin finn” del mezzofondo degli Anni Settanta come Pekka Vasala), il campione del mondo Francesco Panetta, i campioni d’Europa Stefano Mei e Venanzio Ortis, gli ex primatisti mondiali Giuseppe Gentile e Marcello “March” Fiasconaro e poi Franco Sar, Sergio Ottolina, Ennio Preatoni, Renato Dionisi, Venanzio Ortis, Laura Fogli, Gianni Del Buono, Gianfranco Baraldi e Giuseppe Cindolo. Proprio in riferimento alla presenza di Cindolo Arese ha ricordato un gustoso episodio relativo al 1° maggio 1971, quando entrambi (in gare diverse) scesero sotto il record italiano dei 10.000 metri di Giuseppe Ardizzone e si incontrarono in aeroporto ignari delle prestazioni altrui: Cindolo scoprì così che il limite italiano che aveva appena superato era stato già battuto dal 28:27.0 di Arese a Varsavia.
Sono intervenuti anche il consigliere federale Sabrina Fraccaroli, il presidente FIDAL Lombardia Gianni Mauri, il presidente della Bracco Atletica Franco Angelotti e il Segretario Generale del CONI Roberto Fabbricini, a trasmettere il saluto del Presidente del Comitato Olimpico Nazionale, Giovani Malagò (letto un messaggio del presidente della IAAF, Sebastian Coe). In sala anche assi di discipline quali basket e nuoto, ovvero Dino Meneghin e Novella Calligaris. Presente anche Giampaolo Ormezzano, giornalista autore della prefazione.
LA SINOSSI DEL LIBRO – Il contenuto di questo libro è la vicenda umana, sportiva e professionale di Franco Arese, percorsa costantemente dal desiderio di conoscere, sperimentare, confrontarsi con i migliori. Prima simbolo dell’atletica degli anni ’70, poi imprenditore di successo proprio nel mondo dello sport, tagliato il traguardo dei 70 anni Arese ha deciso di ripercorrere tutta la vita, chiamando a raccontarla tre giornalisti che lo conoscono bene.
Con Gianni Romeo rievoca l’inizio della passione che porta ai primi successi; con Franco Fava, già compagno in maglia azzurra, ripassa la stagione d’oro dell’agonismo culminata nella vittoria sui 1.500 metri ai Campionati europei di Helsinki ‘71; con Fabio Monti rivive la carriera da imprenditore proprio nel mondo dello sport e la contemporanea esperienza da dirigente sportivo, in cui spicca la presidenza della Federatletica dal 2004 al 2012. Tre firme competenti per le tre stagioni che compongono la sua vita.
E “Divieto di sosta” è il titolo scelto per porre l’accento sulle caratteristiche comuni a tutte e tre le stagioni: la curiosità e l’energia di chi ha scelto di correre senza fermarsi mai, nell’atletica come nella vita, con l’entusiasmo degli esordi. Un racconto che ripercorre il passato e guarda al futuro, rivolto agli appassionati di atletica e a chiunque sia pronto a lavorare duramente per “vincere” la propria gara.
Sergio Giuntini ha presentato “Storia agonistica, sociale e politica dell’Atletica Leggera italiana. E premio Marco Cassani
Mattinata densa di contenuti ieri giovedì 19 ottobre al Centro Asteria a Milano. In programma c’era “A proposito di Atletica: aspetti di fisiologia e storia agonistica, sociale e politica dell’Atletica Leggera italiana”, organizzato dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano in collaborazione con il Comitato Regionale FIDAL Lombardia, il CUS Milano, l’associazione LaCRO.S.S. e il Centro Asteria e aperta a tutte le componenti dell’atletica leggera, dagli atleti agli allenatori, dai dirigenti di società ai giudici e ai semplici appassionati della “Regina degli sport”: la sala della struttura milanese è stata riempita da 150 persone, tra cui gli studenti della classe prima del liceo sportivo Levi di Bollate.
Due gli interventi nella prima parte dell’evento (introdotti dal presidente di LaCRO.S.S. Andrea Bienati), su temi molto diversi ma entrambi molto apprezzati dal pubblico: il dottor Frederic Peroni Ranchet (Medico dello Sport, direttore sanitario dell’Ambulatorio di Medicina dello Sport presso l’ Istituto Padre Monti di Saronno e responsabile Dipartimento Medicina dello Sport a St Moritz) ha trattato l’argomento “Età giovanile e pericoli del sovraccarico funzionale: a volte dannoso, sempre inutile” mentre il conosciuto storico dello sport Sergio Giuntini ha presentato il libro “Storia agonistica, sociale e politica dell’Atletica Leggera italiana”, opera importante per poter leggere la storia non solo della nostra disciplina ma anche dello sport nell’Italia del XX secolo.
Il momento più emozionante è stata la consegna del primo premio dedicato a Marco Cassani (firma apprezzata dell’atletica leggera per “La Gazzetta dello Sport” e padre di Giuliana, consigliere regionale FIDAL Lombardia) per la miglior comunicazione a proposito di storia dello sport: a vincerlo sono Lisa Capaccioli e Lorenza Fantoni, rispettivamente regista e attrice della rappresentazione teatrale “Ondina Valla: oltre ogni ostacolo” che ha chiuso la mattinata.
Tra i presenti, oltre a Giuliana Cassani, c’erano Suor Elisabetta Stocchi per il Centro Asteria, Alessandro Castelli per il CUS Milano, i giornalisti Andrea ed Ennio Buongiovanni, Gianni Corsolini (grande dirigente del basket, general manager a Cantù negli anni d’oro della Forst di Marzorati), Gabriella Buizza (moglie del compianto coach Carlo Venini) ed Erminio Piccinelli (storico medico della Pro Sesto). (da comunicati Fidal Lombardia)
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