Focus TV: Ancelotti
COLOGNO MONZESE – Martedì 5 dicembre 2017, ospite d’eccezione del programma Premium Champions, Carlo Ancelotti dichiara: «La Juve ha dimostrato grande solidità ed efficienza che ha messo sul campo anche contro il Napoli. Penso che rivedremo questa stessa Juve anche quando ricomincerà la Champions a febbraio.
Dybala in difficoltà? Questo è un periodo della stagione particolare. Un po’ tutte le squadre arrivano con il fiato corto e non c’è una qualità straordinaria in Europa. Lo stesso Manchester City che fino a 20 giorni fa giocava un calcio incredibile ora è un po’ in calo. Alcune squadre sfruttano la sosta per recuperare le egregie altre no, come le inglesi, che non si fermano nel periodo natalizio.
Se arrivasse una buona offerta dalla Nazionale accetterei di diventare CT? La decisione di accettare o meno dipende da me ma anche dalla Federazione: non è scontato che la Federazione punti su di me come prossimo allenatore dell’Italia. La mia volontà è quella di allenare un club ma non scarto l’ipotesi un giorno di poter allenare la Nazionale: certamente fino a giugno non allenerò.
L’introduzione del Var? Penso che sia arrivato troppo tardi, ci hanno messo troppo tempo per aiutare gli arbitri e per dare più credibilità al calcio. E’ una cosa così chiara e semplice che finalmente è arrivata.
Col Var sarebbe cambiato il risultato del quarto di finale contro il Real Madrid dell’anno scorso? Ci penso spesso a quella gara. Penso che sia stato fatto un errore nella designazione. L’anno scorso, in quel momento, Kassai non era all’altezza di poter arbitrare un quarto di finale di Champions di quel livello: andava scelto un arbitro più affidabile.
La squadra alla quale sono rimasto più legato? Come allenatore sicuramente il Milan. Ma sono state tutte belle esperienze. L’estero è bello, ho conosciuto diverse culture e diverse metodologie di lavoro: è sempre una bella esperienza».
Nei Pre gara di Champions di Juve e Roma in studio
CARLO ANCELOTTI: «La Juve è una garanzia: può andare lontano in Champions. Al Bayern non c’era più sintonia, giusto chiudere il rapporto. Non era facile per Montella dopo i tanti investimenti. Gattuso merita il tempo necessario per migliorare la squadra»
Carlo Ancelotti dichiara: «Quale squadra italiana andrà più lontano in Champions? La garanzia credo che sia la Juventus e potrebbe andare lontano. La Roma sta facendo benissimo mentre per il Napoli è difficile dirlo perché non dipende solo dagli azzurri. In Champions però ci vuole moltissima attenzione, perché non c’è niente di scontato. C’è grande positività per le italiane ma le partite vanno giocate.
Cosa è successo al Bayern Monaco? Credo che la partita di Parigi era molto difficile per la forza degli avversari che hanno un attacco straordinario. E quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E il vaso era un differente veduta di metodologie di lavoro. Io sono abituato a lavorare in una certa maniera accumulata con l’esperienza di questi anni. Quando una squadra gioca 60 partite all’anno, credo che bisogna ridurre il tempo d’allenamento e aumentare la qualità. Questo alla fine è andato un po’ in contrasto con il club. Quando non c’è sintonia comunque è giusto chiudere, per il bene della società e dell’allenatore: è stata una decisione giusta sia per il Bayern Monaco che per me.
La polemica tra Sarri e Spalletti sui vantaggi di non giocare le coppe? Io sto dalla parte delle squadre che giocano ogni tre giorni perché la stagione è più intensa e più viva. Le grandi squadre devono giocare ogni tre giorni. L’Inter ovviamente sta sfruttando questo vantaggio di non avere le coppe e lo sfrutterà fino alla fine.
Gattuso può fare bene? Quando un allenatore subentra non ha un eccessivo carico di responsabilità perché se le cose non vanno bene è colpa del predecessore, se invece vanno bene è tutto merito suo. Rino ha allenato solo due giorni e poi sappiamo tutti cosa è successo a Benevento però deve avere il tempo necessario per migliorare la squadra e portarla nel migliore dei modi fino alla fine della stagione. Però questo non vuol dire che Montella ha fatto male, l’anno scorso ha fatto un’ottima stagione. Quest’anno il Milan ha investito molto e non è facile trovare subito la soluzione. Che giocatori sono
Douglas Costa e Matuidi? Douglas Costa è un giocatore molto forte. Ha molta qualità, è fortissimo nell’uno contro uno ma difetta nella continuità. Se però sta bene fisicamente determina perché ha un talento straordinario. Matuidi invece rappresenta la continuità, l’attenzione e l’abnegazione. E’ un ragazzo d’oro, molto disponibile e molto serio e rispetto a quando l’ho allenato io è cresciuto tantissimo: è una bella persona». (Dichirazioni Pervenute Da Direzione Comunicazione E Immagine Mediaset)
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