FOCUS: l’Atletica Per L’Atleta
MILANO – È pronto a partire il progetto “L’Atletica per l’Atleta”, iniziativa del Comitato Regionale FIDAL Lombardia ideata dal vicepresidente Gaetano Erba con la volontà di supportare la crescita “a tutto tondo”, sia dal lato sportivo sia sul piano umano e caratteriale, di 15 prospetti dell’atletica lombarda delle categorie Cadetti, Allievi e Juniores maschili e femminili. Erba, già primatista mondiale a livello Under 20 dei 2000 metri siepi, presenta così il progetto: «L’Atletica per l’Atleta è un progetto nato dal mio passato di mezzofondista azzurro: ho sempre partecipato a raduni eccellenti sotto il profilo sportivo, ma carenti di tutti gli strumenti necessari per accrescere l’esperienza di ogni singolo individuo. La mia atletica non è algida e fine a se stessa, ma è una Atletica viva e a misura d’uomo, con continue commistioni con la vita di tutti i giorni e capace di attraversare trasversalmente il vissuto quotidiano. E il mio atleta non è un individuo valutato solo sotto il profilo numerico e qualitativo in termini di risultati e prestazioni; al contrario, il mio Atleta è considerato nella sua interezza e nella sua complessità di persona, ancor prima che di sportivo; una persona da accompagnare nel cammino di crescita personale insieme alla famiglia e alla scuola, una persona alla quale offrire strumenti e mezzi necessari per riuscire al meglio tanto nella propria disciplina, quanto – e soprattutto – nella vita. Non tutti possono diventare campioni e vincere prestigiose competizioni, ma sono sicuro che ognuno possa diventare un buon dirigente sportivo e un valido allenatore in grado di fare da ambasciatore dell’atletica».
La selezione di coloro che prenderanno parte all’iniziativa ha tenuto conto non solo di aspetti tecnici (considerati con la supervisione del fiduciario tecnico regionale Sergio Previtali) ma anche di numerosi altri fattori quali (in primis) il rendimento scolastico. “L’Atletica per l’Atleta” coinvolgerà gli juniores Gregory Falconi (GA Vertovese, martello), Mattia Montini (Atl. Lecco Colombo, ostacoli), Luca Alfieri (PBM Bovisio Masciago, mezzofondo prolungato), Mattia Donola (Pro Sesto, velocità) e Klaudio Gjetja (Pro Sesto, 400 metri), gli allievi Francesco Rossi (Geas, 400 metri), Laura Pirovano (Atl. Monza, asta), Irene Masiero (Atl. Lecco Colombo, lungo), Gabriele Gamba (Atl. Riccardi Milano 1946, marcia), Christian Previtali (Pol. Carugate, velocità) e Lucia Besana (ABC Progetto Azzurri, ostacoli) e i cadetti Edoardo Corti (ABC Progetto Azzurri, ostacoli), Alessia Seramondi (Audaces Nave, lungo e prove multiple), Ilaria Menatti (US Derviese, mezzofondo) e Laura Renna (Pol. Mandello, mezzofondo).
La proposta si svilupperà attraverso 3 raduni annuali dove i 15 ragazzi avranno la possibilità di incontrare cinque professionisti qualificati che tratteranno aspetti importanti per la crescita sportiva di un atleta al di fuori dell’ambito tecnico: Luca De Ponti, medico dello sport ed ex specialista dei 400 ostacoli, incontrerà gli atleti trattando problematiche e argomenti relativi alla medicina sportiva; Sergio Giuntini, di casa all’Arena di Milano e in generale nel mondo dell’atletica leggera, parlerà di storia dello sport e in particolare della disciplina; interverrà anche Michela Girgi, psicologa dello sport; infine Francesca Andreani e Martha Riva approfondiranno alcuni aspetti dell’apprendimento della lingua inglese, basilare (tra le altre cose) anche per chi si troverà ad affrontare l’arena dell’atletica internazionale.
Il primo raduno si svolgerà a Cremona (grazie alla grande disponibilità della locale amministrazione comunale, in primis del sindaco Gianluca Galimberti e dell’assessore allo Sport Mauro Platè) da venerdì 23 a domenica 25 marzo: sarà presente, come ambasciatore, anche Marco Marchei, che ha vissuto lo sport da azzurro della maratona e che lo vive oggi da giornalista ma anche come genitore di una pattinatrice di livello internazionale come la figlia Valentina.
“L’Atletica per l’Atleta” rientra in una serie di progetti a supporto delle varie componenti del’l’atletica leggera che sta contraddistinguendo l’operato del Comitato Regionale FIDAL Lombardia: «L’iniziativa si aggiunge a una offerta di servizi del Comitato Regionale verso atleti, tecnici, dirigenti e società basata su clinic, raduni, iniziative tecniche, formazione per tecnici e per insegnanti, servizio sanitario e psicologico, sportello Impianti ed altro ancora. Il progetto “L’Atletica per l’Atleta” è innovativo e ambizioso e va a completare questa gamma, con particolare attenzione alla costruzione di uomini e donne per l’atletica del prossimo futuro» chiosa il presidente del Comitato Regionale FIDAL Lombardia Gianni Mauri.
A supporto degli atleti vanno ricordati i seguenti innovativi progetti.
PROGETTO SANITARIO – Nato grazie in primis al lavoro del presidente Gianni Mauri e del consigliere Maurizio Perini, il progetto impegna il Comitato Regionale sia dal punto di vista economico sia dal lato organizzativo ed è altamente qualificante per una realtà territoriale come la Lombardia.
Nel progetto sono attualmente coinvolti sette medici di elevata qualificazione che vantano un passato e un presente nell’atletica: Antonella Ferrario (area di Milano/Pavia), Giulio Rossi (Sondrio), Luca De Ponti (Milano), Costantino Corradini (Milano), Bruno Sgherzi (Bergamo), Raul Moselli (Brescia) e Frederic Peroni (Como/Varese).
Con il supporto di questi qualificati professionisti (che verranno affiancati presto da altre figure: presto sarà presente anche un riferimento sull’area Como/Lecco) e attraverso le convenzioni con alcuni centri specializzati il Comitato Regionale garantirà un’assistenza primaria (con particolare riferimento al first aid e alla fase post infortunio) agli atleti e alle atlete di livello della regione.
In una prima fase il servizio (sino a un massimo di tre interventi annuali per ogni atleta e con un tetto massimo di spesa) verrà garantito agli atleti delle categorie Allievi/e , Juniores, Promesse e Seniores M/F in possesso dei seguenti requisiti:
- finalisti (primi 8 classificati) ai Campionati Italiani di categoria o Assoluti 2016 o 2017;
- azzurri e azzurrini;
- atleti/e delle stesse categorie di particolare interesse per il Settore Tecnico Regionale.
Con il Consiglio si valuteranno sia altri inserimenti sia le modalità operative più adeguate per avviare il progetto. Presso gli uffici del Comitato Regionale vi sarà una persona della struttura organizzativa nella figura di Paolo Destro che si farà carico di raccordare l’atleta infortunato, il tecnico e la società con lo specialista più idoneo, più vicino e in grado di visitare l’atleta in tempi rapidi.
PROGETTO DI MENTAL COACHING E PSICOLOGIA SPORTIVA – Figura cardine di questo progetto è il dottor Andrea Colombo. Milanese classe 1974, Colombo è oggi apprezzato psicologo dello sport dopo essere stato in gioventù velocista di rilevanza nazionale e internazionale: avviato all’atletica dal compianto Vittorio Colò, ha militato nell’Atletica Riccardi Milano e nella Snam raggiungendo acuti al diapason come l’oro ai Campionati Europei Juniores sui 200 metri a San Sebastian 1993 e la finale ai Giochi Olimpici nella staffetta 4×100 a Sydney 2000. «Anche la mente si può allenare: farlo, come per l’allenamento in pista, significa accrescere il potenziale dell’atleta. Il mental coaching ha tra i compiti quello di lavorare sull’autostima affinché si possano superare più agevolmente i momenti difficili» spiega il dottor Colombo.
Il progetto legato alla psicologia sportiva di FIDAL Lombardia verte su più filoni. Si rivolge agli atleti in due vie. La prima è lo sportello virtuale con una serie di incontri peer-to-peer, creando gruppi di discussione e confronto anche attraversi tecnologie moderne (gruppi chiusi su Facebook e gruppi virtuali attraverso una app scaricabile comodamente sul proprio smartphone). La seconda è un corso di mental coaching in otto puntate, che lavorano sulla mente, sul corpo e sulle emozioni e che sono scaricabili direttamente dal sito FIDAL Lombardia e dalla relativa pagina Facebook. Un concetto-chiave proposto da Andrea Colombo è quello di “gruppo”: «Il gruppo è determinante, soprattutto quando un atleta si trova a dover fronteggiare una controprestazione: l’obiettivo del progetto è dare ai ragazzi maggiori strumenti per consolidare questo gruppo». Per i tecnici si lavora invece sulla formazione tecnica sul campo e su seminari ad hoc.
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