COLOGNO MONZESE – Venerdì 6 aprile 2018, la redazione di “Premium Sport” trasmetterà un’intervista esclusiva all’ex arbitro Piero Ceccarini, che per la prima volta in 20 anni parla in tv della controversa sfida tra Juventus e Inter del 26 aprile 1998, da lui arbitrata.
Sul dispiacere di essere ricordato solo per il contatto tra Iuliano e Ronaldo dichiara: «In un certo sì, perché identificarmi solo ed esclusivamente per quell’episodio, non mi fa piacere. Anche perché c’è tutta una vita dietro a una carriera arbitrale».
Sulla sua interpretazione dell’episodio dichiara: «Immediatamente è stata quella di uno scontro fisico di Ronaldo su Iuliano e non il contrario. Oggi, dopo che è passato molto tempo, confermo che quello che ho visto in campo corrisponde alla realtà delle cose, se si vuol parlare di un contatto fisico. E arrivo a dire che il mio errore è stato quello di non aver dato calcio di punizione a favore della Juventus, perché il fatto di non aver fischiato ha fatto pensare che io abbia visto il fallo di Iuliano e non abbia voluto concederlo. Invece io ho proprio visto il contrario. Se fossimo stati nel basket sarebbe stato fallo di sfondamento di Ronaldo, che poi sono le parole testuali che dissi in campo a Pagliuca».
Su cosa sarebbe cambiato se ci fosse stata la VAR dichiara: «In realtà la VAR in quell’occasione c’è stata e mi meraviglia che nessuno l’abbia preso in considerazione o abbia fatto finta di niente: in diretta e durante il replay dell’episodio il telecronista di allora, supportato da Collovati e da Chiesa, ex arbitro, ha detto che non era calcio di rigore».
Sui ricordi di quel pomeriggio e sul comportamento dei vertici arbitrali dichiara: «Mi sono stupito più che altro delle proteste piuttosto intense da parte dell’Inter. Ma sono soprattutto dispiaciuto di non aver potuto spiegare la mia versione subito dopo la partita. Non è stato possibile perché gli arbitri vivono in un castello circondato da alte mura: io avevo proposto di fare una conferenza stampa per parlare solo dell’episodio dal punto di vista tecnico, senza fare polemica o entrare in altre questioni, ma la mia proposta non è stata presa in considerazione. Nei giorni successivi, da parte dei vertici arbitrali e dalla Federazione c’è stato un silenzio assordante che mi ha fatto male».
Su un messaggio da mandare a Moratti, Simoni e Ronaldo dichiara: «Vorrei metterci sopra una pietra tombale, anche se penso non sia possibile. Per me il fatto che quell’episodio abbia fatto perdere lo Scudetto all’Inter è un’interpretazione non veritiera: ho valutato quell’episodio in maniera pulita, cristallina e trasparente. I tifosi dell’Inter possono stare tranquilli, da parte mia non c’è mai stata malafede».
Luigi Simoni: «Ceccarini non si arrende e continua a difendere una posizione sbagliata. Il papà di Iuliano mi ha detto che suo figlio gli confessò il fallo»
La redazione di “Premium Sport” ha realizzato un’intervista anche all’ex allenatore dell’Inter Luigi Simoni.
Simoni dichiara: «Le dichiarazioni di Ceccarini dopo 20 anni dal contatto Ronaldo-Iuliano? Oggi non mi sono arrabbiato per niente. E’ un fatto troppo evidente. Ceccarini dice una bugia perché deve cercare di difendere una posizione sbagliata. Lui non ha dubbi, vuole sconfiggere il mondo. Mi basta sapere che tutti pensano una cosa, tranne lui. Anche Ceccarini dovrebbe arrendersi, invece lui tiene duro e va bene così. Ma ormai non mi arrabbio più.
Non è neanche giusto dire che se avesse dato il rigore avremmo vinto il campionato, perché avremmo dovuto lottare ancora parecchio. Eravamo un punto dietro e avremmo dovuto giocare altre quattro gare difficili. Però c’erano i presupposti per poter vincere. Quando allenavo a Cosenza ho incontrato il papà di Iuliano che mi ha detto che anche suo figlio gli aveva confessato il fallo.
Con la VAR non sarebbe successo? Certamente. Non esiste un rigore non concesso che abbia la popolarità di questo di Ronaldo. Milioni di persone hanno visto quello che è successo». (dichiarazioni pervenute da Direzione Comunicazione e Immagine Mediaset)
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