VERONA – Acido desossiribonucleico o deossiribonucleico, nomi che per esteso il genere umano ha imparato a conoscere come DNA, abbreviazione di DeoxyriboNuclei Acid, in pratica l’insieme delle informazioni genetiche contenute nell’acido nucleico. Proprio li, si trovano le molecole, RNA e proteine che, in biosintesi , compongono il motore della stessa vita. Li, sono nascosti i segreti del funzionamento di ognuno di noi.
In pratica, li, le chiavi che aprono lo scrigno su chi siamo o meglio, su cosa possiamo essere o ancora più approfonditamente, su come possiamo mantenerci in salute e magari per questo, essere più longevi. L’organismo è come un motore di una 4 ruote, non puoi inserire benzina se si tratta di un auto diesel. Se sbagli il tipo di carburante rischi di mandare tutto in panne.
Trasportando il discorso ai bipedi, conoscendo il nostro Dna, sapremmo come funzionare meglio ad esempio, ingerendo solo ciò che non può farci male. Come apprendere tali informazioni su noi stessi? A questi quesiti ci sovviene proprio il nostro Acido desossiribonucleico.
Il Dna può rilevarci informazioni addirittura su quale tipo di attività sportiva possiamo intraprendere nel corso della nostra esistenza, proprio perche i dati incisi al suo interno, rivelano anche la quantità di fibre resistenti o meno abbiamo. Seguendo un determinato filo logico, facile arrivare ad individuare o ad intuire quelle discipline alle quali biologicamente saremmo più portati a svolgere. Dal DeoxyriboNuclei Acid possiamo arrivare a capire meglio quali alimenti per noi sono da eliminare dalla dieta, per migliorare il nostro stato di salute e di conseguenza anche favorire il recupero della nostra forma.
Il Dott. Claudio Gobbin, medico dello sport ma anche, specialista in malattie dell’apparato respiratorio, esperto in Omotossicologia ed omeopatia, in tossicologia dei metalli pesanti, degli alimenti, in bioenergetica dei Sistemi Viventi e Bioprogrammazione genetica ci illustra la sua sull’argomento: «Nella mia attività di medico mi occupo d’interpretare le risposte dei test del DNA, fornendo al paziente le indicazioni terapeutiche da seguire. In pratica da questi risultati personali, otteniamo risposte ad esempio sulle alterazioni metaboliche e funzionali delle persone dal punto di vista genetico, così abbiamo la possibilità di prevenire determinati tipi di disturbi: a volte basta l’utilizzo di vitamine o aminoacidi per sistemare per tempo le cose. La mia funzione qui, è quella d’indentificare le possibilità d’intervento e se possibile impostare un piano di azione nel tempo sul paziente.
Il DNA, in pratica è il nostro libretto d’istruzioni: il nostro patrimonio genetico si esprime in base agli stimoli che riceve dall’ambiente circostante: ovvero quello che mangiamo, quello che beviamo o che respiriamo.
Nello sport i test sono molto utili perché si individuano le situazioni genetiche delle strutture muscolari delle persone. Possiamo così identificarne la tipologia e di conseguenza, identificarne i tipi di sport più adatti singolarmente tanto da programmare per ognuno di noi, l’allenamento più idoneo in base al tipo di fibra muscolare che uno ha.
Chiaro è, che così, si ottiene un miglioramento della performance e si riducono i traumi e gli infortuni, perché a seconda del tipo di muscolatura che ognuno ha, si ottimizza lo sforzo sulla possibilità effettiva che le fibre hanno di esprimersi, quindi escludendo gli eccessi che favoriscono traumi.
Il test sul DNA però, sarebbe utile già farlo in tenera età in modo da instradare il bambino a un corretto e più salutare per lui, stile di vita. In ogni caso anche a diverse età, il test fornisce sempre e comunque indicazioni importanti.
Tornando allo sport è fondamentale sottolineare che, in ogni caso, i muscoli della resistenza non si trasformeranno mai in muscoli da scatto…».
Angelo Bonfrisco ex arbitro di Seria A, interpellato anch’egli sull’argomento spiega: «Se il Dna è il libretto d’istruzioni degli esseri umani? Sì la frase rende l’idea per questo tipo di test. Io l’ho fatto. L’uomo è si una macchina perfetta ma non sempre, sopratutto senza una guida illustrativa (ride.. ndr). Come un elettrodomestico, per capirne il funzionamento, all’inizio dovremmo possedere un bugiardino che ci illustri il processo di utilizzo corretto. (continua dopo la foto ndr.)
Il test del DNA che ho fatto aveva 6 step, l’ultimo dei quali era dedicato proprio allo sport. Ho scoperto di avere molte fibre adatte alla resistenza… Me ne ero già accorto autonomamente quando arbitravo, sopratutto nei vari test atletici: alla distanza facevo meno fatica di altri. Questa prova clinica me ne ha data conferma. In più ho scoperto cose su di me che non sapevo, come ad esempio i cibi che mi facevano male. Ora sto meglio, gli ho eliminati.
Un atleta potrebbe trarre beneficio dal conoscere il proprio DNA perché approfondirebbe il range delle proprie potenzialità scomprendo anche dei limiti. L’alimentazione corretta poi aiuta. Uno può arrivare così a capire se è un atleta esplosivo, un resistente o un intermedio. È tutto scritto li, nel dna».
Bruno Rancan lavora quotidianamente per fornire ai pazienti i test del Dna attraverso la sua struttura clinica. «Il 3 giugno a San Giovanni Lupatoto (VR) abbiamo un convegno sul test su DNA. Posso fare una rivelazione. Oggi importanti squadre di Serie A fanno eseguire per i proprio atleti i test del DNA: gli sportivi possono così arrivare ad ottenere un piano nutrizionale predisposto individualmente e su misura. Col test si può scoprire il tipo di fibre: affinché così, le preparazioni atletiche singole possano essere più specifiche e mirate e questo porta inevitabilmente a un miglioramento delle prestazioni sportive, mantenerle più a lungo ad alto livello. Dai risultati si possono anche capire le capacità di recupero ed evitare infortuni muscolari.
Anche eliminare alimenti per gli atleti che creano intolleranza aiuta. Più in generale intervenendo per tempo con prodotti integrativi o con medicinali adeguati, si possono interrompere quelle sintomatologie croniche che a lungo andare possono sfociare in qualcosa di più rischioso. Nello specifico andiamo a lavorare sulla prevenzione di problemi cardiovascolari, di pressione, di glicemia, di colesterolo ecc… La verità in ogni caso è che ognuno di noi è diverso. Ciò che si mangia ad esempio non va bene per tutti. Alcuni con delle diete hanno risultati di recupero della forma e altri no».
di Max Cavallaro