FOCUS: Prosecco CYCLING 2018
VALDOBBIADENE (TREVISO) – I colombiani l’avevano soprannominato El Diablo. E’ l’eroe di una vita in fuga. Poche fotografie, non ancora sbiadite: la Milano-Sanremo conquistata nel ’91, l’epico monologo sul Sestriere al Tour de France del ‘92, l’argento al Mondiale di Agrigento, i tre podi al Tour de France e al Giro d’Italia, la fiera rivalità con Miguel Indurain e Gianni Bugno, l’amicizia con il Marco Pantani degli esordi.
Claudio Chiappucci è stato questo, e molto altro ancora. E’ stato. Anzi: è. Oggi, a 55 anni, El Diablo non pedala solo idealmente nel ricordo dei suoi tanti tifosi. La bicicletta resta la grande passione dell’ex fuoriclasse varesino.
E’ per questo che, dopo aver partecipato all’edizione 2017 della Prosecco Cycling, Chiappucci è tornato nella Marca spinto da una curiosità: provare per intero i 96,4 chilometri dell’evento di Valdobbiadene, che l’anno scorso aveva affrontato solo parzialmente dopo che il percorso della Prosecco Cycling era stato ridotto per il maltempo.
Chiappucci ha così pedalato tra i vigneti del Prosecco Docg, scalando anche il celebre Muro di Ca’ del Poggio, dove si è tenuta la tappa a cronometro il 16 giugno chiuderà il Giro d’Italia Under 23. «L’anno scorso – spiega Chiappucci – a Valdobbiadene ho scoperto un evento unico al mondo, dove si pedala in un contesto ambientale magnifico e dove la gara viene vissuta senza tensioni, in un’atmosfera quasi famigliare, anche se fortemente professionale, e improntata alla valorizzazione del territorio. Il percorso della Prosecco Cycling – continua Chiappucci – è impegnativo e veloce al tempo stesso. E poi è molto vario: tra salite e discese, panorami incredibili, asfalto e brevi tratti di sterrato, non ci si annoia mai. L’ideale per un appuntamento di fine stagione».
Dopo aver pedalato sulle strade trevigiane, riconosciuto da molti appassionati che lo hanno seguito in bici, Chiappucci ha visitato le cantine di Villa Sandi, a Crocetta del Montello, dove ha incontrato il presidente Giancarlo Moretti Polegato, che aveva conosciuto sulla linea di partenza della Prosecco Cycling 2017, al quale ha regalato il suo libro “Una vita in fuga”.
Il 9 settembre, tornando a pedalare a Valdobbiadene, Chiappucci guarderà con curiosità anche all’originale format di gara che costituirà un’evoluzione dei meccanismi di classifica applicati alla Prosecco Cycling a partire dall’edizione 2016.
Sono infatti confermate anche per il 2018, le due modalità di classifica che tanto successo hanno incontrato nelle ultime edizioni: una graduatoria individuale in ordine alfabetico che terrà conto della somma dei tempi realizzati su quattro salite che i ciclisti incontreranno lungo i 96,4 km di corsa e una sfida dedicata alla partecipazione delle squadre che premierà i team capaci di piazzare sul traguardo il più alto numero di ciclisti nell’arco di 30”.
Non solo: quest’anno la Prosecco Cycling si arricchisce anche di una nuova classifica: il Fun Team. Premierà il gruppo (composto indistintamente da uomini e donne, purché tesserati con la stessa squadra), che realizzerà il miglior tempo sull’intero percorso di gara. Il gruppo dovrà essere composto da un numero minimo di 5 partecipanti, che dovranno transitare all’arrivo nello spazio di 30’’.
Prosecco Cycling prosegue dunque sulla strada di una proposta alternativa: un format unico e rivoluzionario, nel segno di un agonismo di qualità, valorizzato dal fascino della splendida cornice delle colline del Prosecco. L’evento di Valdobbiadene, nell’arco della sua storia, ha portato a pedalare oltre 35 mila ciclisti, diventando uno degli appuntamenti più apprezzati dagli appassionati stranieri (22 le nazioni rappresentate al via dell’edizione 2017). Le iscrizioni, aperte da metà gennaio, alla ricerca di un nuovo record di partecipazione. (da comunicato Press Officer Organizzazione)
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