FOCUS: XXX Rallye Elba Storico, Rally Adriatico e Rally di Casciana Terme
NOTIZIE DA REGIONI Toscana e Marche
Il XXX Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy, è ancora di Riolo-Floris (Subaru Legacy)
Per il pilota siciliano ed il copilota livornese si tratta del bis dopo l’alloro del 2014.
Il resto del podio conquistato da “Lucky” (Lancia Delta Integrale) e Da Zanche (Porsche 911 SC). Spettacolare performance dei locali Bettini-Acri, al loro esordio con una Lancia Delta Integrale, quarti nell’assoluta e addirittura autori del miglior tempo sulle due prove conclusive del rally.
Grande successo di pubblico per la gara, che ha confermato il proprio ruolo di ambasciatore del territorio elbano, avendo portato per l’occasione sull’isola circa 10mila presenze e ben 15 nazione rappresentate dai concorrenti in gara.
CAPOLIVERI (ISOLA D’ELBA, LIVORNO) – Vittoria-bis, per il siciliano Salvatore “totò” Riolo, in coppia con il livornese Alessandro Floris, con una Subaru Legacy, al XXX Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy, uno dei più classici ed ambiti appuntamenti del Campionato Europeo Rally Storici e del Campionato Italiano, penultimo round stagionale di entrambe le serie.
L’eclettico driver di Cerda aveva già chiuso la prima tappa di ieri al comando della classifica nonostante il brivido di una foratura nel finale di giornata, per poi arrivare a sudare freddo nelle prime battute odierne a causa di un problema alla turbina, che proprio durante la “chrono” inaugurale, i 26 chilometri della classica del “Volterraio” lo aveva relegato al secondo posto, vendendosi sorpassare dal valtellinese Lucio Da Zanche, in coppia con De Luis sulla Porsche 911 SC. Per quest’ultimo, autore di una forte progressione nel finale di prima tappa, la leadership è durata però il lasso di tempo di una sola prova, venendo a sua volta attardato da problemi alla barra stabilizzatrice, per la cui causa ha perso circa 40” scivolando al terzo posto, dietro anche al rimontante “Lucky” (Lancia Delta Integrale).
Riolo si è poi ripreso la testa della corsa ed ha saputo controllare magistralmente la situazione andando a bissare il successo ottenuto nel 2014 con l’Audi Quattro, oltre che aggiudicarsi il quarto raggruppamento, mentre la seconda posizione finale l’ha fatta sua “Lucky”, affiancato da Fabrizia Pons. Per loro un avvio di gara sofferto, per problemi al cambio, portati dietro per l’intera gara, un fardello che comunque non gli ha impedito di tenere il ritmo di vertice sino alla bandiera a scacchi, il cui sventolare in centro a Capoliveri li ha premiati anche come i primi tra gli iscritti al Campionato continentale.
Da Zanche ha chiuso poi terzo, comunque con merito per aver tenuto sempre accesa la fiamma del confronto elbano con grinta e classe, la stessa che hanno avuto i locali Francesco Bettini-Luca Acri, al debutto con una Lancia Delta Integrale, quarti nella generale ed anche del 4. raggruppamento, protagonisti di una prestazione cristallina che li ha portati anche a siglare il miglior tempo nelle ultime due “piesse”.
Il terzo raggruppamento ha confermato sul podio il trio di Porsche 911 SC che aveva comandato nella prima tappa. Hanno vinto Karl Wagner e Gerda Zauner, marito e moglie, con la loro gialla Porsche 911 Sc, secondi anche per la classifica continentale. Seconda piazza per i palermitani Mannino-Giannone e terzi i toscani Marcori-Innocenti, costantemente in crisi con gli pneumatici ma bravi a non perdere il contatto con la testa della categoria. Quarta posizione per il giovane Alberto Battistolli, il figlio di “Lucky”, in coppia con Cazzaro, con la spettacolare Fiat 131 Abarth, che ha così festeggiato al meglio il frsco titolo tricolore “under 30”. In questo questo raggruppamento si era registrata la maiuscola prestazione di un altro equipaggio locale, Volpi-Maffoni, con la VolksWagen Golf GTI, poi traditi dalla rottura della coppia conica quando gravitavano in quinta posizione dopo sette prove disputate.
I senesi Salvini-Tagliaferri, con la loro verde Porsche 911 RS, hanno primeggiato nel secondo raggruppamento. Già al termine della prima giornata avevano un vantaggio di quasi un minuto su Bertinotti-Rondi (Porsche 911 RSr), rallentati ieri da alcuni errori. La coppia piemontese ha poi finito seconda rimanendo in scia dei vincitori, con terzi – e con un distacco pesante – gli scandinavi Johnsen-Johnsen, pure loro con una Porsche 911 Carrera RSr.
Il primo raggruppamento lo ha incamerato il varesino Marco Dall’Acqua, in coppia con Galli (Porsche 911), con poco più di tre minuti di vantaggio su Parisi-D’Angelo (Porsche 911), e terzi – ed ancora più staccati – Giuliani-Sora con la Lancia Fulvia HF.
Tra i grandi attesi alla gara si sono registrati alcuni ritiri, a partire dallo svizzero Valliccioni (BMW M3), attesissimo dopo il recente ed inaspettato successo di Udine a fine agosto (fermatosi per aver accumulato ritardi a controlli orari), per arrivare al senese Walter Pierangioli, tradito dal cambio della sua Ford Sierra Cosworth durante la prima tappa quando era quinto nell’assoluta generale, finendo poi con il piacentino Elia Bossalini (Porsche 911), ritirato anche lui per il cambio durante la sesta prova, la prima odierna, quando era quarto e durante la prima tappa si era reso autore di una notevole progressione.
Il grande spettacolo del Trofeo A112 Abarth-Yokohama, che qui all’Elba assegnava i punti come se le due tappe fossero altrettante singole gare per consegnare l’alloro del vincitore stagionale, dopo il primo round di ieri andato in mano ai capoclassifica provvisori Scalabrin- Marin, la seconda sfida di oggi ha conosciuto il bis del driver vicentino di Marostica che ha così vinto il monomarca.
Le due gare di regolarità, il celebre “Graffiti” e quella di “Regolarità media”, anch’essa con la titolarità tricolore, sono state vinte rispettivamente da Roberto Ricci-Enio Biasci (A112 Abarth – 30 penalità) e da Paolo Mercattilj-Francesco Gianmarino, su una Porsche 911T, con 120 penalità.
E’ stato un successo a tutto tondo, il Rallye storico di quest’anno, che ha festeggiato al meglio il trentennale, confermando il proprio ruolo di ambasciatore del territorio elbano, portando per l’occasione sull’isola oltre 10mila presenze e ben 15 nazioni rappresentate dai concorrenti in gara. (da comunicato Aci Livorno Sport ASD – MGTCOMUNICAZIONE)
Classifiche: https://goo.gl/8wZNwS
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Rally Adriatico: Scandola-D’Amore (Skoda) firmano la sesta vittoria alla 25^ edizione della gara
La penultima prova tricolore ha rilanciato al meglio la coppia ufficiale Skoda che ha confermato il grande feeling con gli sterrati marchigiani.
Grande gara dello scaligero per contenere lo scatenato romagnolo Campedelli,
secondo con la Ford Fiesta, mentre terzo alla fine ha finito il padovano Marchioro, primo del tricolore “terra” con la Fabia R5 pure lui, avendo sorpassato all’ultimo tuffo il varesino Crugnola (Ford Fiesta).
Sfortunato il Campione in carica Andreucci, incappato in un capottamento – senza conseguenze – durante la prova conclusiva, quando gravitava in quinta posizione.
Cingoli (Macerata) – L’accoppiata ufficiale di Skoda Italia formata Umberto Scandola e Guido d’Amore, con la Fabia R5 ha nuovamente firmato il successo, il sesto consecutivo, al Rally Adriatico, la cui 25^ edizione si è svolta in questo fine settimana a Cingoli (MC), settimo e penultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally (CIR), ed anche quarta prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT).
Una gara tanto spettacolare quanto ricca di spunti tecnici, quella svolta sul “Balcone delle Marche”, che ha segnato vicende importanti per la corsa al titolo tricolore assoluto che si concluderà a metà ottobre a Verona, quindi in casa proprio di Scandola.
Una gara praticamente sempre al comando, quella di Scandola che con questa vittoria ha praticamente azzerato il vantaggio di Paolo Andreucci in vetta alla classifica provvisoria. Il Campione in carica è ora davanti di soli 0,5 punti allo scaligero, con Campedelli dietro a cinque punti, rimandando il verdetto finale appunto al “2Valli” di Verona.
Scandola, per tutta la gara, corsa in due giorni e quattordici prove speciali ha saputo tenere i nervi saldi contenendo i ripetuti attacchi che arrivavano soprattutto dal romagnolo Simone Campedelli, affiancato da Tania Canton sulla Ford Fiesta R5 ed oltre a lui hanno fornito una prestazione altisonante il varesino Andrea Crugnola, con vettura analoga, assecondato da Fappani ed anche il padovano Niccolò Marchioro, in coppia con l’esperto Marchetti su una Fabia R5. Se Scandola ha saputo terminare al meglio la sua cavalcata con il sesto alloro, se Campedelli si è confermato uomo da campionato, l’amaro in bocca è rimasto a Crugnola, che proprio in coincidenza all’ultima fatica cronometrata si è visto soffiare il “bronzo” da Marchioro stesso, che con il classico colpo di coda lo ha beffato, confermandosi anche primo degli iscritti al tricolore “terra”. Per il duo veneto un primato conquistato sulla vettura gemella del sammarinese Ceccoli con un grande vantaggio.
Tutto questo ha generato un grande spettacolo ed ha anche generato una nuova delusione per il Campione in carica, nonché capoclassifica provvisorio del CIR Paolo Andreucci che dopo aver sofferto nella prima tappa per il fatto di partire per primo e “spazzare” la strada, oggi – in quinta posizione – non ha scalato posizioni, finendo poi malamente la gara cingolana con il colpo di scena di incappare in un incidente. Incidente, che costringendolo a finire fuori dalla top ten, in undicesima posizione, come già detto ha decisamente riaperto i giochi per lo scudetto.
Ritmo serrato su sfondi spesso molto sdrucciolevoli significa anche qualche “giravolta” di troppo: è così che fin dalle speciali della mattina si vedono alcuni spettacolari capottamenti, privi di conseguenze per gli equipaggi. E’ il caso di quello della Skoda Fabia R5 di Costenaro-Bardini, andati sul tetto durante la sesta “piesse” di Cupramontana quasi da fermi per poi riprendere la gara con un notevole ritardo. Anche i giovanissimi outsider finlandesi, autori di una performance di livello non sono comunque stati esenti da dei “fuori programma”: Pietarinen, è stato fermato da un “up-down” alla nona speciale, e Lindholm è incappato in uno spettacolare loop nel dodicesimo impegno cronometrato.
Se il tricolore assoluto e il “terra” rimangono ancora da assegnare, il Rally Adriatico ha incoronato comunque un campione tricolore, ovvero il varesino Damiano De Tommaso (navigato da Michele Ferrara) con la Peugeot 208 R2 per il CIR Junior. Il pilota della F.P.F. Sport si è aggiudicato la vittoria di questa categoria, ma resta aperta fino all’ultima corsa la sfida per il Campionato Due ruote motrici.
Al termine di una manifestazione che ha dato il suo contributo di agonismo e spettacolo al prestigioso Campionato Italiano Rally, queste le parole dell’organizzatore, Oriano Agostini, di PRS Group: “Sono contento per aver portato a termine una manifestazione di questo genere, nonostante le problematiche burocratiche e logistiche che abbiamo dovuto affrontare nell’ante gara”. (da comunicato PRS GROUP – MGTCOMUNICAZIONE)
Questa la top ten assoluta del 25° Rally Adriatico:
1.Scandola in 1h05’35”8; 2.Campedelli+12.3; 3.Marchioro+46.1; 4.Crugnola+1.10.; 5.Lindholm+1.29.5; 6.Trentin++1.56.3; 7.Ceccoli+1.59.7; 8,.Della Casa+2.21.6; 9.Ricci+2.41.3; 10.Taddei+2.48.9.
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Rovatti-poker al Rally di Casciana Terme
La gara in provincia di Pisa, acquisita ad inizio anno da Laserprom015, ha conosciuto un grande agonismo, confortata da una splendida giornata estiva.
Il pilota pisano ha dominato sin dal via, precedendo sotto la bandiera a scacchi il lucchese Andrea Simonetti (Renault Clio R3) e terzo Federico Santini (Renault Clio Williams). Sfortunati i varii Lenci, Marraccini e Sinibaldi, attesi ad una prova di forza, fermati tutti da noie meccaniche. Il “Memorial Nicola Sardelli”, per il vincitore del Gruppo N, è andato al frusinate Abatecola (Mitsubishi), anche undicesimo assoluto.
Casciana Terme (Pisa) – Ha firmato il poker, Michele Rovatti, al Rally di Casciana Terme, la cui trentaseiesima edizione si è svolta oggi nel territorio intorno alla città termale sulla lunghezza di sei prove speciali (due per tre volte).
Affiancato dalla bolognese Valentina Catone, il pilota locale ha aggiunto un nuovo alloro a quelli già incamerati nel 2014, 2015 e 2016, sfruttando al meglio la Renault Clio S1600, compagna di tante avventure quest’anno, quelle che lo hanno portato a vincere la categoria nel campionato IRCUp.
Un dominio, quello di Rovatti, tanto annunciato quanto subito concretizzatosi in gara, andando al comando già dalla prima occasione cronometrata di Chianni con un ritmo rivelatosi disarmante dalla concorrenza. Sparito subito, per incidente, il valtellinese Gianesini, accreditato come il più ostico per puntare alla vittoria, Rovatti ha preso progressivamente il largo andando poi a vincere con ampio margine, nonostante abbia “sudato freddo” durante la quarta prova quando un problema di natura elettrica lo aveva leggermente attardato con il motore che girava a tre cilindri.
Risolto il problema al service successivo, l’epilogo è stato trionfale, la centralissima Piazza Garibaldi di Casciana lo ha abbracciato con il suo pubblico per porre la firma a questo nuovo successo.
Dietro a lui è stata bagarre, caratterizzata anche da diversi ritiri “eccellenti” e con diversi a lottarsi il resto del podio. Alla fine, la medaglia d’argento l’ha fatta sua il lucchese Andrea Simonetti, con Angilletta al fianco, su una Renault Clio R3. Sino a due prove dal termine il posto d’onore l’aveva fatto suo l’altro plurivincitore della gara Paolo Lenci, poi tradito dal motore della sua Peugeot 306 rally che divideva con Ronny Celli.
Autore di una prestazione maiuscola, Simonetti ha saputo tenere bene il ritmo di vertice sino alla bandiera a scacchi, con la terza posizione finale andata nel finale di gara a Federico Santini, in coppia con Romei, tornato all’inossidabile Renault Clio Williams dopo tre anni. Il pilota di Fivizzano aveva avviato la giornata in tredicesima posizione, per poi prodursi in una poderosa rimonta che lo ha portato, per un solo secondo davanti al genovese Paolo Benvenuti (Renault Clio R3), quarto ed anche lui autore di una gara decisamente perfetta, “macchiata” nel finale da un “lungo”, quello fatale per fargli perdere il podio.
Prestazioni di spessore anche per Fanucchi-Giorgi (Renault Clio R3), quinti assoluti e certamente l’hanno fatta da protagonisti anche Fagni-Massaro (Renault Clio S1600), Corona-Vichi(fiat Punto Abarth S1600) e mariani-Castiglioni (Renault Clio Williams) anche loro con merito nella nella top ten, dove pure vi ha messo la firma, in nona posizione finale, il giovane figlio d’arte Lorenzo Sardelli, navigato da Giovacchini. Alla seconda esperienza con la Peugeot 208 R2, pur limitato nel finale da noie elettriche ha saputo cogliere un altro risultato di vertice che lo disegna come tra i migliori giovani rallisti toscani. Dietro a loro, decimi, Lenzi-Carabellesea bordo dell’ennesima Renault Clio S1600.
Il MEMORIAL NICOLA SARDELLI destinato al vincitore di Gruppo N, in ricordo del compianto pilota di Forcoli (il papà di Lorenzo), scomparso prematuramente nel gennaio di due anni fa, grande interprete, appunto, a livello nazionale delle vetture “derivate di serie” è andato al frusinate Paolo Abatecola, con una Mitsubishi Lancer Evo IX, anche undicesimi assoluti.
Oltre a Gianesini e Lenci, sfortuna per altri attesi ad una prova di forza, come Nico Signorini (Renault Clio R3), fermato da problemi ai freni che lo avevano vincolato già dalle prime battute di gara, come anche il follonichese Stefano Sinibaldi (Renault Clio S1600), tradito dal motore durante la penultima prova, per finire con il fiorentino Leonardo Santoni (Renault Clio S1600), fermato a metà gara da una panne elettrica.
E’ stato forte, l’impegno da parte della nuova organizzazione Laserprom 015, in sinergia con le Amministrazioni locali, con la Società di gestione delle Terme, con le strutture ricettive e con gli operatori economici, al fine di tracciare insieme una strada importante per questo evento che si vuole abbia il ruolo di ambasciatore del territorio, oltre che cercare di farlo ritornare ai livelli nazionali di un tempo. Il “Casciana”, infatti, dagli anni ottanta sino ai primi del duemila era nel “giro” del rallismo nazionale di alto livello, con alcune edizione disputate anche su percorso sterrato. (da cominicato UFFICIO STAMPA c/o MGT COMUNICAZIONE)
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