FOCUS: Nido dell’Aquila 2018
NOCERA UMBRA (PG) – Il trevigiano Mauro Trentin, già tre volte “tricolore” su terra, in coppia con Alice De Marco, su una Skoda Fabia R5, ha vinto oggi pomeriggio il Nido dell’Aquila 2018, penultima prova del Campionato Italiano Rally Terra, (CIRT), valido anche per il Campionato Italiano Cross Country. Una vittoria maturata in coincidenza dell’ultima prova speciale, la salita finale del Monte Pennino, avendo ragione dello scatenato driver locale Francesco Fanari con il sammarinese Stefanelli alle note, anche loro su una Fabia R5, per solo un decimo di secondo.
La gara organizzata da PRS Group, insieme al Comune di Nocera Umbra ed a Radio Subasio ha espresso notevoli spunti tecnico-sportivi, con tre Skoda Fabia R5 sul podio assoluto dopo aver affrontato quasi novanta chilometri di un percorso in parte rivisto, che ha certamente esaltato i piloti in gara. Un rally quindi avvincente, questo in terra umbra, reso ancora più ostico dalle incertezze del meteo, che da metà giornata ha reso difficili le cose a molti con la pioggia.
Già dalle prime battute di gara si è evidenziato un acceso dualismo tra Trentin (tornato in gara a Nocera Umbra dopo quattro anni) e Fanari. Per le prime cinque prove il veneto era riuscito a tenere testa a tutti, con il pilota folignate rivelatosi l’unico a soffiargli il fiato sul collo, per poi vedere il rivale passare al comando dalla sesta chrono, il primo passaggio effettuato sulla salita del Monte Pennino dove, con la nebbia e la pioggia battente, aveva saputo esaltarsi sfruttando al meglio la conoscenza del percorso.
Trentin ha poi di nuovo attaccato sulla “piesse” successiva, tornando al comando, per poi rimanerci sino alla bandiera a scacchi, rilanciandosi così in modo concreto per la corsa al titolo, che verrà assegnato al “Tuscan Rewind” di Montalcino (Siena) il mese prossimo.
Fanari dunque “argento” sulle strade amiche confermandosi uomo da campionato, mentre terzo ha terminato il sammarinese Daniele Ceccoli, anche lui su una Fabia R5, assecondato da Capolongo. Un avvio sotto tono, per il Campione 2016, attardato da un “lungo” sulla prima prova, poi risollevato con una fase centrale della gara assai decisa.
Quarta posizione finale per il padovano Niccolò Marchioro, affiancato dall’esperto Marchetti, anche loro sull’ennesima Skoda Fabia. Anche per loro un avvio stentato, condizionato da un errore nella prova inaugurale e poi da un feeling con la strada mai arrivato in piena sintonia, soprattutto dovuto al fatto di aprire le partenze, quindi “spazzando” la strada ai competitor.
Top five conquistata dalla Peugeot 208 T16 R5 del trentino Alessandro Bettega, in coppia con il friulano Cargnelutti, limitato dal fatto di non aver trovato il giusto compromesso di set-up nella prima parte di gara, sesto ha poi finito il sempreverde Giovanni Manfrinato, affiancato dal figlio Michele (Skoda Fabia R5), che ha saputo ovviare al meglio a difficoltà di trazione, anche in questo caso nella prima porzione di gara, mentre la trasferta nella terra umbra delle acque ha detto male allo svizzero Federico Della Casa (Skoda Fabia R5, affiancato da Pozzi), che dopo un brillante avvio ha alzato bandiera bianca per incidente durante la sesta prova.
IN gruppo N successo per il laziale “Mattonens” (Mitsubishi Lancer Evolution)Tra le vetture a due ruote motrici vittoria sicura del bresciano Jacopo Trevisani, in coppia con Grimaldi, a bordo di una Peugeot 208 R2, davanti al debuttante su fondo sterrato Christopher Lucchesi con Cecchi alle note, con una vettura analoga. Il toscano di Bagni di Lucca, 19 anni, era il più giovane driver al via della gara.
Rilevante anche la presenza dei protagonisti del “tricolore” Cross Country, che hanno corso già dal sabato in un percorso che ha messo a dura prova l’affidabilità delle vetture e la “navigazione” degli equipaggi. La vittoria è andata al milanese Lorenzo Codecà, con una Suzuki Vitara ufficiale, che insieme al suo copilota Lorenzini ha così conquistato lo scudetto tricolore. Ma il grande protagonista (sfortunato) della gara è stato il torinese Amerigo Ventura, con una Yamaha YXZ 1000 condivisa con Fedullo, vincitore di tutti gli impegni cronometrati, ma purtroppo attardato durante la seconda prova di ieri per un’uscita di strada con la quale ha perso oltre 10’, un fossato scavato giocoforza diventato di fatto irrecuperabile. Seconda posizione finale per Petrucci- Manfredini e terzi hanno chiuso Bordonaro-Bono, tutti su una Suzuki Vitara.
TOP TEN ASSOLUTA: 1. Trentin-De Marco (Skoda FabiaR5 ) in 58’15.5; 2. Fanari-Stefanelli (Skoda Fabia R5) a 0.1; 3. Ceccoli-Capolongo (Skoda Fabia R5) a 26.4; 4. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia) a 50.5; 5. Bettega-Cargnelutti (Peugeot 208 T16 R5) a 59.8; 6. Manfrinato-Manfrinato (Skoda Fabia R5) a 1’43.1; 7. Chiarani-Gallorini (Ford Fiesta R5) a 8’16.6; 8. “Mattonen”-Taglienti (Mitsubishi Lancer Evolution) a 8’35.8;
- Codato-Dinale (Mitsubishi Lancer Evo X) a 8’36.6; 10. Tali-Crosilla (Ford Fiesta R5 Evo 2) a 9’44.4.
CLASSIFICA ASSOLUTA FINALE “NIDO DELL’AQUILA BAJA” (CROSS COUNTRY): 1. Codeca’-Lorenzi (Suzuki Gran Vitara) in 2:00’39.0; 2. Petrucci-Manfredini (Suzuki Gran Vitara) a 2’43.0; 3. Bordonaro-Bono (Suzuki Gran Vitara1.9 DDS) a 5’23.0; 4. Marino Gambazza-Castellani (Suzuki Gran Vitara1.9 DDS) a 7’33.0; 5. Ananasso-Ibba (Suzuki Gran Vitara1.9 DDS) a 12’23.0; 6. Mengozzi-Bombardini (Mitsubishi Pinin T1) a 18’12.0; 7. Ventura Montecamozzo-Fedullo (Yamaha YXZ 1000 R) a 24:08’29.0 (Da Comunicato Ufficio Stampa Mgtcomunicazione)
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