Le Dolomiti imbiancate di Beber e l’Asia di Salasono state protagoniste di «Mese Montagna»
TRENTO – Dal Lago di Garda agli Alti Tauri con gli sci ai piedi, da Trento ad Hanoi in motocicletta: due raid completamente diversi fra loro, ma egualmente capaci di catalizzare l’attenzione del pubblico di «Mese Montagna». La seconda settimana del ciclo di incontri organizzati a Vezzano nel mese di novembre, giunto alla 13ª edizione, va in archivio dopo aver proposto le immagini della traversata sulla neve, in sette tappe, portata a termine fra il gennaio e l’aprile di quest’anno della guida alpina Alessandro Beber insieme ad un gruppo di amici, e quelle dedicate al lungo viaggio in solitaria, con il proprio mezzo motorizzato, di Rosario Sala, che dal Trentino ha raggiunto il Vietnam. Due storie che hanno riempito l’aula magna della scuola mercoledì e venerdì sera.
Il filmato commentato da Alessandro Beber ha portato il pubblico sulla neve. Il tour che ha organizzato e portato a compimento il 22 aprile si è snodato in sette tappe, affrontate a distanza di due settimane per poter contare sul clima ideale per affrontare ciascuna di esse. Le immagini, montate da Claudio Lanzafame, hanno mostrato l’evoluzione dei paesaggi incontrati, partendo dagli ambienti mediterranei del Lago di Garda, proseguendo poi con il Monte Baldo, il Monte Bondone, il gruppo del Lagorai, le Dolomiti dalla Val Campelle a Sesto Pusteria in tre spedizioni, infine gli Alti Tauri da Sesto Pusteria a Lienz. Alle riprese realizzate da terra si sono aggiunte quelle molto suggestive girate con un drone. Alla fine tutti i protagonisti sono saliti sul palco per condividere con il pubblico le proprie emozioni e raccontare qualche aneddoto curioso.
Venerdì è toccato invece a Rosario Sala tenere desta l’attenzione della platea di «Mese Montagna». Con le sue immagini siamo stati proiettati sulle strade, raramente asfaltate molto più spesso sterrate e malandate, che ha percorso con la propria motocicletta attraverso l’Asia. In 85 giorni, 15 dei quali persi aspettando un visto per varcare un confine, ha coperto fra giugno e settembre del 2017 25.000 chilometri, affrontando climi e difficoltà logistiche di ogni genere, ma anche incontrando persone di etnie, costumi e religioni diverse, con le quali ha sempre interagito con grande umanità pur senza avere in comune con loro alcuna lingua. Sullo schermo sono così sfilati, rigorosamente riprese dalla camera montata sul casco, scorci e panorami turchi, iraniani, afgani, turkmeni, uzbeki, tagiki, cinesi, pakistani, indiani, nepalesi, tibetani, cambogiani, thailandesi e cambogiani, tutti impreziositi dai veicoli locali in grado di raccontare, pur senza poter parlare, centinaia di storie diverse, grazie al loro variopinto, mutevole, spesso sorprendente carico umano e materiale.
Al termine della serata Giuseppe Criscione ha illustrato il nuovo progetto dell’associazione «Oskar for Langtang», con la quale collabora anche lo stesso Sala, avendo devoluto ad essa i proventi della vendita di uno dei suoi diari di viaggio. In calendario c’è ora una spedizione, da affrontare a cavallo fra il 2019 e il 2020, che lo porterà ad affrontare un lunghissimo raid, dal Sudafrica a Trento, attraverso la parte occidentale del continente nero.
I prossimi due appuntamenti di «Mese Montagna» sono in programma mercoledì e venerdì prossimi: nella prima occasione, ancora nell’aula magna, Alessandro De Bertolini racconterà il proprio viaggio in bicicletta dalla California all’Alaska, nel secondo due big dell’alpinismo come Denis Urubko ed Elisabeth Revol ripercorreranno, nella palestra del polo scolastico, le proprie storie e, soprattutto, quella che li ha fatti drammaticamente incontrare sul Nanga Parbat nel gennaio di quest’anno.
De Bertolini, Urubko ed Elisabeth Revol i prossimi protagonisti di «Mese Montagna»
Ci sono ancora viaggi e panorami spettacolari nell’orizzonte di «Mese Montagna», la rassegna dedicata all’alpinismo e all’avventura, la cui 13ª edizione sta entrando nella terza settimana di programmazione. Domani alle ore 20,45, sul palco dell’aula magna del polo scolastico di Vezzano, ci sarà infatti Alessandro de Bertolini, che ci racconterà l’affascinante raid in bicicletta di cui si è reso protagonista nell’estate del 2017.
In sella alla propria mountain bike, con tenda e sacco a pelo, ha coperto ben diecimila chilometri attraverso le Montagne Rocciose, negli Stati Uniti e in Canada, da San Francisco a Deadhorse. Novanta giorni di fatiche, di soddisfazioni, di scenari da fissare nella memoria e immortalare. Il giornalista noneso, classe 1979, ha attraversato in completa autonomia California, Nevada, Arizona, Nuovo Messico, Colorado, Wyoming, Montana e Canada, giungendo infine in Alaska, immergendosi in ambienti naturali assai diversi fra loro e vivendo emozioni che domani proverà a regalare anche al pubblico di «Mese Montagna».
Venerdì sera, invece, alla stessa ora, la rassegna organizzata dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e dal Comune di Vallelaghi tornerà negli ampi spazi della palestra, per accogliere due big dell’alpinismo, quali sono Denis Urubko ed Elisabeth Revol. Russo di origine, ma italiano di adozione, Urubko è il quindicesimo uomo ad aver salito tutti i quattordici ottomila ed il nono ad averli scalati senza ossigeno, ma è soprattutto colui che nel gennaio di quest’anno si è reso protagonista di un atto di salvataggio eroico insieme a assieme ad Adam Bielecki. A loro due Elisabeth Revol, francese, prima donna ad aver raggiunto le vette di Broad Peak, Gasherbrum I e Gasherbrum II, in solitaria e senza ossigeno, deve infatti la vita, dato che i due andarono a salvarla, bloccata in un crepaccio del K2 a 7.200 metri di quota. Un’impresa di cui parlarono molto le cronache e della quale venerdì conosceremo ogni dettaglio. (da comunicati Pegaso Media)
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