FOCUS: Tour De Ski, Klaebo resiste a Ustiugov e trionfa
VAL DI FIEMME – Johannes Hoesflot Klaebo è un classe 1996 che vanta già tre ori olimpici, ed ora anche un Tour de Ski. Partenza fulminante la sua, in occasione dell’ultima tappa odierna del 13° Tour de Ski, la terribile Final Climb dell’Alpe Cermis in Val di Fiemme, e dopo circa 2 km percorsi al Centro del Fondo di Lago di Tesero il vantaggio sull’inseguitore Ustiugov, partito a 1:20 di distacco, aumenta di 1 secondo. Il russo Bolshunov è terzo con Francesco De Fabiani quarto, secondo ieri alla Mass Start dietro al ragazzo prodigio norvegese. Al quarto chilometro di percorrenza Klaebo ha guadagnato 4 secondi sul russo Ustiugov, vincitore del Tour de Ski 2017, ma siamo ancora “in piano” e le sorti della sfida si decideranno sulle prime rampe in direzione Cermis, novità assoluta per Klaebo, nonostante abbia al collo tre medaglie d’oro olimpiche.
“DeFast” perde ulteriormente contatto e 3 minuti lo separano da Klaebo al passaggio al 4° chilometro. Ottavo Sundby, 11° provvisorio lo svedese Halfvarsson, il “nemico” dichiarato del ritirato Northug, a propria volta “idolo” e ispirazione (anche in alcuni atteggiamenti) del giovane Klaebo. Alle prime rampe il russo si rifà sotto, portando a 1:07 lo svantaggio dal norvegese, una battaglia sportiva che si prospetta appassionante come non mai sull’Alpe trentina. Anche De Fabiani recupera, portandosi a 2:30 al 7° chilometro. 41 secondi… immaginate uno sprinter alle prese con 9 km in tecnica libera ad inseguimento, di cui 3.5 km tutti in salita e punte che sfiorano il 30% di pendenza, con una media del 12% e un dislivello di 420 metri. Resistere non è impresa da poco, solo Klaebo potrebbe riuscirci, e infatti anziché perdere secondi li guadagna, 45 secondi la differenza tra lui e Ustiugov sulle ultime rampe, apparentemente troppi per essere recuperati.
Klaebo leva berretto ed occhiali e fa vedere a tutti – anche agli spettatori assiepati lungo la pista – il fenomeno che è, nel frattempo De Fabiani è ottavo e ha alle spalle nientemeno che Martin Johnsrud Sundby, decisamente non un cliente facile. La cavalcata di Johannes Hoesflot Klaebo si chiude in trionfo tra le bandiere norvegesi, a sventolare nuovamente dopo il successo di Oestberg, il Tour de Ski è ancora una volta affar loro. Lo sprinter riesce dunque ad amministrare il vantaggio sull’inseguitore Sergej Ustiugov trionfando in 32:51.3. Il russo chiuderà in 33:08 e il terzo, il norvegese Simen Hegstad Krueger (33:40) è autore di una rimonta poderosa per merito del climb time di giornata (16:25.3).
Applausi anche per il nostro Francesco De Fabiani, nono assoluto in 35:09, stremato: “Sono molto contento del risultato di questa gara, mi ha soddisfatto, me la sono sudata. Speriamo di continuare così, soprattutto in vista dei prossimi Mondiali. Oggi sapevo che sarebbe andata così, la patisco sempre tanto questa salita.” Uno stanchissimo Klaebo si prende tutti gli applausi: “Avevo poche energie dopo la Mass Start di ieri, non è facile andare avanti quando ti dicono che dietro di te continuano a recuperare, fortunatamente ce l’ho fatta e non potrei essere più soddisfatto”. 34° Stefano Gardener, 35° Giandomenico Salvadori. Il presidente del comitato Fiemme Ski World Cup, Bruno Felicetti, è soddisfatto, pensando già agli appuntamenti di Salto Speciale e Combinata Nordica della prossima settimana: “Siamo a metà strada, quattro gare delle dieci in programma, e per ora abbiamo un risultato positivo.
Eravamo un po’ preoccupati per il forte vento che ci ha messo in difficoltà, ma grazie all’intervento di tutti i volontari che si sono dati da fare per ripristinare il percorso di gara e tutti gli allestimenti abbiamo potuto concludere nel migliore dei modi. Siamo soddisfatti, è un risultato estremamente positivo: grande collaborazione da parte di tutte le realtà coinvolte: dagli impianti dell’Alpe Cermis, alle amministrazioni comunali, fino alla Provincia Autonoma di Trento e alla Federazione Italiana Sport Invernali, a questi va un grande ringraziamento per il sostegno dato”. Una battaglia ‘mentale’, vinta da chi oltre ad essere giovane e forte, sembra essere – dopo aver limato qualche atteggiamento di ‘superiorità’ in gara – anche preparato ad affrontare le competizioni future. “Sky is the limit” per Johannes Hoesflot Klaebo.
9 Km Men FT
1 KLAEBO Johannes Hoesflot NOR 32:51.3; 2 USTIUGOV Sergey RUS 33:08.0; 3 KRUEGER Simen Hegstad NOR 33:40.1; 4 ROETHE Sjur NOR 33:56.6; 5 BOLSHUNOV Alexander RUS 34:17.9; 6 MELNICHENKO Andrey RUS 34:28.4; 7 SUNDBY Martin Johnsrud NOR 34:55.6; 8 SPITSOV Denis RUS 34:57.2; 9 DE FABIANI Francesco ITA 35:09.8; 10 LARKOV Andrey RUS 35:25.9
PASSERELLA OESTBERG SULL’ALPE CERMIS NORVEGESE IL 13° TOUR SU NEPRYAEVA E PARMAKOSKI
Final Climb femminile oggi in Val di Fiemme – ultima tappa del 13° Tour de Ski. La norvegese Ingvild Flugstad Oestberg trionfa anche oggi dopo il successo di ieri
Seconda la russa Natalia Nepryaeva, terza la finlandese Krista Parmakoski 20.a la trentina Caterina Ganz, 27.a Sara Pellegrini
Prima Final Climb in Val di Fiemme nell’ambito del Tour de Ski, tra lo Stadio del Fondo di Lago di Tesero e l’Alpe Cermis, con la favorita Ingvild Flugstad Oestberg a partire gestendo un margine di 53 secondi dalla prima diretta inseguitrice, la russa Natalia Nepryaeva. La terza, la finlandese Krista Parmakoski, partiva invece 2 minuti e 13 secondi dopo la norvegese. La passerella allo Stadio del Fondo di Lago di Tesero è importante per mantenere immutato il divario, con la difficoltà di non sapere come stiano andando le avversarie. Allo stesso tempo è bene gestire le energie, le rampe della pista Olimpia III dell’Alpe Cermis sono affare per “veri duri”: 9 km in tecnica libera ad inseguimento, di cui 3.5 km tutti in salita e punte che sfiorano il 30% di pendenza, con una media del 12% e un dislivello di 420 metri. Usciti dal Centro del Fondo di Lago di Tesero il divario anziché diminuire aumenta, con Oestberg a vantare oltre un minuto sulla Nepryaeva e oltre due su Parmakoski.
La norvegese vuole fortemente questo tredicesimo Tour de Ski, dopo aver fatto per anni da comprimaria alle connazionali Bjoergen, Johaug, con la quale spesso si allena, e Weng. L’americana Jessica Diggins segue in sesta posizione, subito prima della stessa Weng che pare intenzionata a raggiungerla. Dopo 6.2 km la russa continua a perdere secondi preziosi e la Oestberg sembra un passo alla volta più vicina al successo finale, con oltre 1 minuto e 16 secondi di vantaggio. Parmakoski a +2:21. La Final Climb dell’Alpe Cermis non a caso è una delle sfide più difficoltose dello sport mondiale, proprio perché non lascia tregua, mollare non è una opzione.
In quarta posizione l’altra russa Belorukova e in quinta la Sedova, entrambe ad oltre tre minuti quando mancano 3 km al traguardo. Sesta la Diggins mentre la Weng è ancorata alla settima posizione, e da lì non pare schiodarsi, arrancando lontana dalla brillante prova che le permise di portarsi a casa la scorsa edizione. Il vento fiemmese (fortunatamente a favore) le spinge verso il traguardo, atteso come nessun’altra tappa di Coppa del Mondo dagli atleti.
Nello sport il successo di un ‘gregario’ ha solitamente un sapore particolare e la Oestberg, dopo anni a finire dietro ma anche ad imparare, ha trovato la propria ribalta, le piste fiemmesi non lasciano scampo a scuse: si vince perché lo si merita. Oestberg crolla a terra: è lei la campionessa indiscussa del tredicesimo Tour de Ski. Un trionfo “in maniche corte”, come la sua mise. Seconda classificata Natalia Nepryaeva addirittura a 2:42, poco più staccata la Parmakoski a 2:55 da Oestberg. Caterina Ganz, “la ragazza con l’orecchino di perla” come il dipinto di Jan Vermeer, giunge 20.a al termine di una discreta prova, con un climb time di 21:54: “Faticoso, non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, c’era un tifo impressionante! L’importante per me è stato salire senza strafare, non ho avuto alcuna strategia salendo, siamo state nel gruppo fino alla ciclabile, e poi da lì ognuna è salita col proprio ritmo”.
Ventisettesima l’altra azzurra Sara Pellegrini in 51:44 e climb time di 23:14. Miglior climb time di giornata per Oestberg (19:49), la quale succede alla connazionale Heidi Weng come reginetta dell’Alpe Cermis, festeggiando il meritatissimo successo con un lungo abbraccio al proprio coach e un urlo vichingo finalmente liberatorio. “Non avrei mai pensato di diventare la “regina del Cermis”, questa gara non è mai stata quella più affine alle mie caratteristiche tecniche e fisiche ma oggi mi sentivo davvero bene e per me è una gioia immensa”.
9 km Ladies FT
1 OESTBERG Ingvild Flugstad NOR 35:15.0; 2 NEPRYAEVA Natalia RUS 37:57.0; 3 PARMAKOSKI Krista FIN 38:10.9; 4 SEDOVA Anastasia RUS 39:08.2; 5 BELORUKOVA Yulia RUS 40:02.4 6 DIGGINS Jessica USA 40:28.5; 7 WENG Heidi NOR 42:04.3; 8 ISHIDA Masako JPN 44:31.2; 9 SLIND Kari Oeyre NOR 44:45.5; 10 ISTOMINA Mariya RUS 45:00.0 (da comunicati Uff. Stampa Newspower)
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