FOCUS: Mezza maratona paralimpica di Oristano. ROMAOSTIA
PER REGIONI: Sardegna e Lazio
ALESSANDRO CICU SPAZZA IL SUO PERSONALE ALLA MEZZA MARATONA DEL GIUDICATO BENE ANCHE CARBONI E SECHI
ORISTANO – Ruote in visibilio tra le calle di Oristano. Sono quelle manovrate abilmente dal trio degli incanti saspino nel corso della Mezza Maratona del Giudicato e che segnano un passaggio fondamentale in quello che sarà il loro futuro agonistico.
Vince Alessandro Cicu di Domus de Maria che si migliora di circa 9 minuti (01:18:49) rispetto alla sua precedente apparizione nel capoluogo della Sardegna occidentale. Alle sue spalle l’autoctono Matteo Carboni, anche lui capace di andare sotto l’ora e mezza (01:28:56) dopo una corsa da applausi. Terzo e felice anche Sandro Secchi da Tresnuraghes che si migliora di due minuti (01:35:46).
Risultati che riempiono di gioia il presidente del sodalizio paralimpico cagliaritano Luciano Lisci: “I nostri atleti si sono dimostrati veramente bravi – dice – anche se ad onor del vero, prima che iniziasse la gara, ero un po’ titubante per il rendimento di Alessandro Cicu perché non pensavo avesse una preparazione adeguata a sopportare la mezza maratona e invece ci ha sorpreso con il suo risultato. Bravi anche Matteo Carboni e Sandro Sechi che hanno affrontato la gara con grande determinazione ed entusiasmo. Mi è sembrato anche molto positivo il loro allenatore Carmelo Addaris”.
E il testimone passa proprio a uno dei fari del paralimpismo isolano che con pazienza, forza di volontà e soprattutto molta passione segue sotto il sole e durante le intemperie i suoi atleti. “E’ andata molto bene, aldilà delle aspettative – argomenta il tecnico sansperatino – abbiamo preparato la gara in tempi ridotti, e la soddisfazione maggiore è stata vedere gli atleti impegnarsi al massimo. Sotto l’aspetto strettamente aerobico Alessandro Cicu ha dimostrato di aver tenuto bene la gara, aspetto testimoniato anche dall’ottimo tempo conseguito. Per Sandro Sechi non avevo parametri di riferimento ma l’appuntamento di Oristano era una base fondamentale per quelle che saranno le impostazioni da adottare nelle prossime uscite”.
E saranno soprattutto le gare su pista che terranno banco tra la primavera e l’estate: “Cicu si è impegnato ad essere presente agli allenamenti collegiali che teniamo a Oristano ogni tre settimane – conclude Carmelo Addaris – e che sono serviti molto sia a Matteo, sia a Sandro per caricarsi psicologicamente; questo è un valore aggiunto non indifferente”.
L’exploit di Oristano nelle parole dell’atleta paralimpico mariese: “Non mi allenavo da mesi per problemi al braccio sinistro – dichiara Alessandro Cicu – ma fortunatamente in maniera molto più lieve rispetto all’anno precedente quando affiorarono in quello destro. Solo nell’ultima settimana ho macinato 130 chilometri sia con la carrozzina, sia con l’handbike, e questo mi ha dato tante motivazioni sulla corsa oristanese dove volevo migliorarmi a tutti i costi, e così è stato. Sono soddisfattissimo, a me sarebbero andati bene anche trenta secondi in meno”.
Il vincitore racconta le sensazioni assorbite durante la gara: “Ci tenevo a farla perché mi piace Oristano e poi il percorso l’avevo già fatto e lo trovo ben disegnato anche se in alcuni punti non è stato molto favorevole a noi carrozzati per quanto riguarda la pavimentazione dell’asfalto; in certi tratti le radici degli alberi l’hanno sollevato parecchio, a volte anche di venti centimetri, aspetto che mi ha fatto perdere parecchi secondi. Di sicuro senza questo disagio avrei potuto fare molto di più”.
Ora il futuro è più roseo: “Questi 75 minuti di percorrenza mi fanno ben sperare; per me sono un valido punto di partenza perché mi sento bene a livello fisico e carico a livello mentale”. Infine un’ulteriore bella notizia: “Finalmente sono riuscito ad ordinare la carrozzina nuova che mi arriverà tra un mese e mezzo circa: sono sicuro che cambieranno tante cose”.
A Oristano ha gareggiato anche un altro atleta della Sa.Spo: incoraggiato da tanti tifosi Roberto Felicino Musiu ha chiuso il suo percorso della dodici chilometri e mezzo con il sorriso sulle labbra e un buon (01:54:30) che gli vale il primo posto nella categoria T 36.
UOVA PASQUALI PER SOSTENERE LA SA.SPO.
Gustose uova di cioccolata da vendere per una giusta causa. Durante tutto il periodo quaresimale la Sa.Spo girerà tra le piazze e le vie della Sardegna meridionale per una campagna raccolta fondi che mira a sovvenzionare le numerose attività intraprese nell’ambito paralimpico. E proprio in occasione dell’appuntamento podistico di Oristano, alcuni dirigenti saspini, tra cui il tecnico Katia Pilia, hanno allestito un banchetto dove le uova sono state vendute alla modica cifra di cinque euro l’una. “Siamo molto contenti di questa esperienza – ha detto Pilia – perché ci ha consentito di propagandare la nostra attività. Ne abbiamo approfittato per chiedere sostegno anche attraverso il 5 per mille visto che si avvicina il momento di compilare la dichiarazione dei redditi”. Nelle prossime settimane dirigenti e genitori degli atleti saranno impegnati nel cercare luoghi idonei per vendere le uova.
ROMAOSTIA: OK LA ROSA, ASSOLO SALPETER
ROMA – Si corre forte anche quest’anno alla Huawei RomaOstia. Nella 45esima edizione della classica mezza maratona dalla capitale al mare, targata IAAF Gold Label, l’etiope Guye Adola conquista il successo per la seconda volta in 1h00:17, dopo la vittoria di due anni fa, per battere il keniano Geoffrey Yegon (1h00:23). Un altro atleta del Kenya arriva al terzo posto, Cornelius Kangogo con 1h01:17. In chiave azzurra dimostra di essere competitivo Stefano La Rosa, settimo al traguardo con 1h02:29 e primo dei non africani.
È il secondo tempo in carriera per il 33enne grossetano dei Carabinieri, oro a squadre in maratona agli ultimi Europei di Berlino, poco distante dal crono di 1h02:15 che aveva realizzato nel 2012 proprio in questa manifestazione. L’evento si conferma molto partecipato, con circa 8500 podisti al traguardo. Al femminile trema il record della gara con il trionfo di Lonah Chemtai Salpeter.
L’israeliana di origine keniana prevale in 1h06:40, ad appena due secondi dal primato della RomaOstia stabilito nel 2012 da Florence Kiplagat. Un assolo vincente per la campionessa europea dei 10.000 su pista, davanti a due portacolori del Kenya: alle sue spalle finisce Diana Kipyokei (1h07:13), terza Antonina Kwambai (1h07:50).
Tra le atlete italiane, la migliore è Laila Soufyane che chiude ottava con il suo miglior risultato di sempre sulla distanza dei 21,097 chilometri in 1h12:30. La 35enne romana dell’Esercito, rientrata nella scorsa stagione dalla maternità, precede la primatista nazionale di maratona Valeria Straneo (Laguna Running), nona in 1h13:00, e Anna Incerti (Fiamme Azzurre), decima con 1h13:05. (da comunicato Uff. stampa Fidal)
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